sabato 16 giugno 2007

HANNO GETTATO LA MASCHERA!

Dopo il tempo delle parole ambigue, dei distinguo, dei tentennamenti il governo di centrosinistra si è messo d'accordo con l'affarista, plurinquisito per associazione mafiosa, il Presidente della Regione Cuffaro e ha dato il via definitivo alla costruzione dei quattro megainceneritori: di Bellolampo, Casteltermini, Paternò ed Augusta. Scavalcando anche le decisioni del TAR.

VERGOGNA! Il Ministro dell'ambiente (sic!) Pecoraro Scanio e la Ministra dellaSalute (doppio sic!) Lidia Turco si porteranno la responsabilità gravissima di avere avallato un sistema di smaltimento dei rifiuti che nei paesi più evoluti è stato rifiutato PERCHE' GRAVEMENTE DANNOSO E PERICOLOSO, oltre che dispendioso.

Lo dicono la scienza e gli studiosi non in combutta con gli affaristi del potere, che l'incenerimento produce sempre e comunque diossina e polveri sottili che entrano nella catena alimentare e provocano tumori e malattie gravi.

Loro, gli inquinatori, parlano di ridurre le emissioni in atmosfera del 50%, ma in rapporto a cosa? Sono numeri che non dicono niente, che sono una presa in giro dal momento che chi calcolerà i valori sono sempre loro. VERGOGNA!

Siciliani Attenti! Poi con chi ve la prenderete? Se nasceranno figli malformati come succede a Priolo ed Augusta, molti padri si pentiranno di non aver ascoltato chi li metteva in guardia.

In una terra dove continua a vincere la destra, dove si falsificano in maniera grossolana le elezioni e la mafia torna a rialzare la testa, solo la forza di una cittadinanza attiva e cosciente può fermare lo scempio dell'ambiente e di ogni forma di legalità, perseguito da una casta interessata solo ad arricchirsi sempre di più. Non gli bastano stipendi e pensioni da nababbi!

ALLORA bisogna unire le forze, senza rivalità e fare un fronte comune fra tutti coloro che sinceramente vogliono battersi per un diverso piano rifiuti: RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA-PORTA A PORTA- COMPOSTAGGIO E RICICLAGGIO -TARIFFA A RIDUZIONE INVECE DELLA TASSA. Questo si può fare, già altrove lo fanno, questo dobbiamo chiedere che si faccia, per trasformare i rifiuti in risorse che possano anche creare posti di lavoro.

A tutti, compresi gli ambientalisti più in vista che si dichiarano pronti ad incatenarsi ai cancelli del cantiere di Bellolampo, noi della "Rete per la difesa dei beni comuni" lanciamo una proposta: RIUNIAMOCI in una sede (che non è di partito) come il Centro Padre Arrupe per decidere insieme che fare.

Tutti i mercoledì alle ore 18

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Rete per la difesa dei beni comuni www.benicomuni.net/home

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