venerdì 28 settembre 2007


Ciao Mauro

Mauro, ciao

da lontano ti saluto

perchè lontano ormai sono

da quella terra infame

che mi ha visto anni fa

amarla e compiangerla...

io come te, scesi dal nord

per colonizzare? no

per apprendere nuovi valori

nuove emozioni...

ed abbiamo trovato strette di mano

che non conoscevamo

occhi neri fiammeggianti

sopra spalle troppo curve...

abbiamo imparato entrambi

che la nostra rivoluzione

era forte solo nelle idee

e lì tra le baracche del Belice

o tra le saline di Trapani

contavano di più i fatti

o le parole come pietre...

e le tue lo erano

così come quelle di Peppino

cui hai fatto seguito nella mattanza...

dieci anni dopo radio aut

altre parole come pietre

hanno scatenato le belve

per chiuderti la bocca

e nessuno ha ancora scoperto chi...

(Ancona 28/09/88)

...oggi riprendo questi

appunti che avevo dimenticato

e nel giorno che pochi

ancora ti ricordano

posso solo fare il solito bilancio

fallimentare come l'angoscia

che mi ritorna prepotente...

quasi vent'anni son passati

e ancora non si sa

non si vuol sapere...

ciao Mauro, anche tu

un lungo percorso di lotta

per diventare immortale

in terra di mafia...

(Balestrate 28/09/2007) (pubblicato su antologia "siculiana" di Giulio Perrone Editore)


documento dell'associazione "ciao mauro",
letto in apertura della conferenza stampa di ieri pomeriggio, presso la comunità
saman, a lenzi (tp); dove mauro rostagno lavorava, abitava, e di fronte al cui
ingresso è stato barbaramente assassinato nella notte del 26 settembre 1988.
Sei anni fa un gruppo di persone variamente impegnate nel volontariato e nelle associazioni (nell’Arciragazzi e nel Coordinamento per le pace, nell’Arci e nel movimento del commercio equo e solidale, ecc.) decidevano di dare vita ad un evento denominato “Ciao Mauro” per ricordare la figura di Mauro Rostagno in occasione dell’anniversario della sua morte.

Dal quel 26 settembre del 2002, “Ciao Mauro” ha rinnovato anno per anno la memoria di Mauro.

Quest’anno, nel preparare la 6a edizione di “Ciao Mauro”, ci siamo costituiti in associazione con l’intendimento, fra l’altro, di promuovere, di comune accordo con la Comunità Saman, almeno una volta l’anno una manifestazione simile. Peraltro il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario della morte di Mauro Rostagno ed è nostra intenzione organizzare un evento più corposo e di respiro nazionale.

Stiamo costruendo un sito internet denominato “ciaomauro.it” ed è nostra intenzione promuovere alcune pubblicazioni su Rostagno.

Ma perché sei anni fa decidevamo di organizzare “Ciao Mauro”?

Erano trascorsi ben 14 anni da quel 26 settembre del 1988, e le indagini condotte degli inquirenti non avevano prodotto alcun risultato. Non si conoscevano né gli esecutori materiali dell’omicidio, né i loro mandanti.

A distanza di 19 anni la situazione è immutata. Né si notano attività investigative che fanno sperare nel prossimo futuro.

L’omicidio di Mauro Rostagno –hainoi!- è uno dei tanti misteri della storia di questa repubblica. In questo caso avvenuto davanti l’uscio di casa nostra.

La sensazione che non si sia fatto ciò che si doveva e si poteva fare è legittima. Possiamo dire, senza tema di smentite, che in questi 19, lunghi, anni le attività investigative sono state caratterizzate per una certa fase da errori, omissioni, ed anche depistaggi; per concludersi con una totale inattività.

Il balletto semestrale della richiesta di archiviazione ci ferisce profondamente, anche perché sappiamo che, seppure le indagini restino formalmente aperte, nei fatti l’attività investigativa è nulla.

Noi non siamo in grado di determinare con certezza quanto di questo comportamento sia da addebitare a scelte precise, a complicazioni oggettive, e quanto a cialtroneria ed incompetenza; ma sappiamo che tutto ciò è molto gradito ai poteri occulti politico-mafiosi locali e nazionali, quei poteri che hanno scelto di togliere di mezzo Mauro perché la sua attività giornalistica dava molto fastidio.

Sappiamo che queste parole sono generiche e che non aggiungono nulla alla concretezza delle cose e, soprattutto, rischiano di suonare come degli sterili slogan.

Ma noi siamo semplici cittadini che intendono partecipare alla vita della comunità manifestando il loro impegno civile e sociale. Non disponiamo di strumenti di indagine particolari.

Non abbiamo “fatti” da raccontare.

Però, insieme a tutti i cittadini, soprattutto quelli trapanesi, una cosa la sappiamo, anche se non disponiamo di prove che possano dimostrarlo. Si è trattato di un omicidio politico-mafioso che ha goduto di molte complicità.

Come diceva Pasolini parlando della strage di Piazza Fontana del 1969: noi sappiamo chi è stato, anche se non possiamo dimostrarlo.

La nostra verità non è giudiziaria, ma è una verità morale. Per certi versi una verità più importante, più “alta”.

Una verità che accomuna tutti i cittadini trapanesi, la verità del sentire comune.

Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicarci al ricordo di Mauro Rostagno. Abbiamo pensato che valesse la pena di impegnarsi per ricordare, soprattutto ai trapanesi quello che era stato il loro amico. Un trapanese per scelta, non per nascita.

Quello strano giornalista che, vestito di bianco, attraverso il video ogni giorno, all’ora di pranzo, raccontava e commentava i fatti locali in una maniera inusuale.

Le notizie dei processi di mafia, delle malefatte dei politici locali e dei potenti di turno venivano raccontate in modo compiuto e comprensibile. Anche la cronaca era raccontata in modo compiuto, ma, nello stesso tempo, rispettoso dell’umanità dei protagonisti. Le interviste erano condotte in modo intelligente e passionale.

Spesso Mauro usciva fuori dagli schemi, come quando, in modo del tutto naturale e commovente, chiuse con un bacio l’intervista alla mamma del giovane Antiochia, un poliziotto ucciso da criminali mafiosi.

Parole roboanti e proclami irrinunciabili riguardanti una lotta alla mafia gridata, ma non praticata quotidianamente, assumevano per i cittadini trapanesi il sapore delle frasi vuote e di circostanza, irrimediabilmente ipocrite.

Mentre Mauro dalla scatola magica di una piccola tv locale diceva cose concrete che nuocevano agli affari e agli intrighi dei mafiosi e dei potenti, perché erano una iniezione di autentica fiducia per il cittadino/spettatore.

Noi pensiamo, insieme a Mauro, che i cittadini sono capaci di indignarsi e di esprimere il loro dissenso se acquistano fiducia. Senza fiducia il cittadino pensa che è meglio farsi i fatti propri e lasciar fare ai mafiosi e ai potenti. “Calati iunco, ca passa la china” dice il vecchio detto siciliano. E Mauro lo conosceva bene.

Questo è stato Mauro per i trapanesi: uno tsunami sotto un cielo plumbeo di conformismo e rassegnazione, che con la sua onda lunga incitava i trapanesi a guardarsi intorno e a diventare protagonisti del loro futuro. E per questo noi vogliamo ricordarlo ai trapanesi, perché continuino ad avere fiducia nella possibilità di vivere in un mondo che valga la pena di essere vissuto, con semplicità e null’altro.

Noi non vogliamo ricordare Mauro con i toni dei grandi giornalisti calati a Trapani dopo l’omicidio a spiegare cosa andava fatto (da tutti noi) e cosa avrebbero fatto (loro) dall’indomani, per poi tornare a dedicarsi alle loro folgoranti carriere senza alcun rischio. Noi non vogliamo ricordare Mauro con i discorsi e gli impegni dei grandi uomini politici in cerca di un palcoscenico su cui esibirsi.

Noi non vogliamo ricordare Mauro con le promesse infedeli dei “trentini” che annunciarono improbabile catene umane.

Noi pensiamo che il ricordo di Mauro deve essere rappresentato da quanto c’è di meglio nella nostra comunità, da tutti quei cittadini che hanno fiducia in un futuro diverso.

Gli appuntamenti annuali di “Ciao Mauro” sono stati immaginati come un palcoscenico sul quale si potessero esprimere liberamente le ragazze e i ragazzi di Trapani e quelle persone impegnate nel teatro, nella danza, nella musica, nella poesia e in tante altre attività che sono la negazione della prepotenza e della sopraffazione mafiosa e non.

La 1° edizione di “Ciao Mauro” si è svolta in uno spazio straordinario gonfio di sofferenza. All’interno, cioè, del parco dell’ex manicomio. E dunque all’interno di uno spazio ormai liberato che fu di dolore e deportazione, ragazze e ragazzi hanno ballato, suonato e recitato con gioia e partecipazione, ascoltando con commozione e curiosità le testimonianze di chi aveva conosciuto Mauro e con lui aveva lavorato quando era in vita.

In quella occasione è stato proiettato il video di Gianni Lo Scalzo sulla vita di Mauro. Si tratta di un video bellissimo e commovente, raccontato in prima persona dalla voce fuori campo dello stesso Mauro. E’ un documento straordinario di un geniale compagno “trentino” di Mauro, anch’esso purtroppo scomparso.

Tutto questo, ne siamo certi, sarebbe piaciuto a Mauro che era stato ragazzo, e che con i ragazzi ci sapeva stare.

La seconda e la terza edizione di “Ciao Mauro” si sono svolte presso il Teatro San Barnaba di Valderice, in collaborazione con quel comune che ha per sindaco una ragazza di allora che ha amato Mauro insieme a noi.

La quarta edizione si è svolta, invece, quasi interamente presso la Comunità Saman di Lenzi, perché si è voluto rappresentare fisicamente la comunanza di sentimenti e memoria con chi ha vissuto un pezzo importante della propria vita insieme a Mauro.

In quella occasione è stato proiettato il video di Alberto Castiglione che racconta in modo egregio l’attività di Mauro giornalista a Trapani.

La quinta edizione si è svolta in un luogo che i ragazzi amano frequentare, la Casina delle Palme, ed ha assunto la forma della festa giovanile. Si è trattato in buona sostanza di un concerto di gruppi rock, preceduto da alcune letture di giovani attori.

Le ultime tre edizioni hanno visto la partecipazione di un caro amico di “Ciao Mauro”, l’attore Renato Scarpa che ha dato un originale contributo con i suoi interventi e con il materiale video da lui selezionato. Per l’impegno personale offerto da Renato Scarpa alla nostra attività, lo abbiamo chiamato a ricoprire la carica di Presidente dell’Associazione Ciao Mauro.

E veniamo alla sesta edizione quella in corso che ci vede impegnati ancora una volta presso la Comunità Saman, composta da quelle persone che ormai noi consideriamo le nostre sorelle e i nostri fratelli per l’idealità che ci accomuna.

Questa edizione sarebbe piaciuta ancora molto, ne siamo certi, a Mauro perché si concluderà presso lo spazio dell’ex manicomio dove verrà rappresentato uno spettacolo teatrale messo in piedi dalla Compagnia Icaro composta da detenuti del carcere di Favignana. Si tratta della trasposizione scenica della novella di Capuana “il Re Tuono”. Al di là dei significati del testo che abbiamo già apprezzato in altre occasioni, ci preme sottolineare che non è casuale per noi l’incontro fra disagi diversi, tra percorsi di sofferenza umana concreta. La tossicodipendenza e l’alcolismo, la segregazione del carcere e del manicomio. Si tratta, infatti, di diversi aspetti del disagio sociale, che si intersecano spesso fra loro, e che Mauro, insieme a noi, ha dipinto come “l’inferno”. Certi che un percorso di liberazione sia possibile, noi, insieme a Mauro, pensiamo che chi ha vissuto questo disagio meriti il “paradiso”. Noi intendiamo provare a lavorare anche per questo.

Associazione “Ciao Mauro”, Trapani

domenica 23 settembre 2007

Manifestazione del 22 Settembre a borgonuovo


Clicca sul titolo per vedere il video
L'informazione al servizio dei padroni del vapore? Fortissimamente Sì, se ancora poteva esserci qualche dubbio oggi 23 settembre, non si può che averne certezza. Ieri a Palermo si è svolta la più grande manifestazione contro il Piano Regionale Rifiuti targato Cuffaro, che dalla costruzione di quattro grandi inceneritori che avveleneranno l'aria e la salute dei cittadini, evidentemente il Presidente della
regione non potrà che ricavarne dei lucrosi benefici.
La Mafia aspetta di poter partecipare al banchetto, noi aspettiamo che la giustizia
faccia il suo corso, speranzosi che chi è riuscito a "legittimarsi" con il voto truccato di elezioni farsa possa essere messo fuori gioco una volta per tutte.
Tornando alla manifestazione del 22, organizzata da un Coordinamento regionale che ha favorito una grande unità tra i comitati civici attivi da anni, e la CGIL, Partiti e organizzazioni ambientaliste: almeno tremila persone sono arrivate a Borgo Nuovo, per un imponente corteo per le vie di questo quartiere un pò decentrato che sta proprio sotto al sito di Bellolampo dove è previsto il più grande dei quattro inceneritori, che è stato poi raggiunto da una buona parte dei manifestanti per una ulteriore dimostrazione di occupazione simbolica dell'area interessata; il tutto preceduto al mattino da un sit-in, con ipotesi di conferenza stampa rimasta tale, in quanto assente proprio la stampa, davanti alla Presidenza della Regione in piazza Indipendenza a cui sono intervenuti comitati civici provenienti da Paternò, Augusta, Campofranco, compresi alcuni consiglicomunali dell'agrigentino, tutti contrari agli inceneritori; in entrambe le occasioni, sia al mattino che nel pomeriggio si è vista la partecipazione, oltre a Rita Borsellino, di deputati regionali e di bei nomi della politica locale che si dichiarano solidali con il movimento di opposizione al piano di Cuffaro, compresi quei consiglieri del gruppo Altra Palermo che sono riusciti a far approvare dalla giunta Cammarata una mozione significativa che impegna il Comune a dichiararsi contrario alla prosecuzione del Piano regionale e ad avviare maggiori approfondimenti delle tematiche relative.
Ebbene tutto questo è successo senza che la grande e piccola informazione siciliana se ne accorgesse, o meglio qualcuno ha dovuto fingere di interessarsene, con striminziti articoletti, o con ridicoli servizi televisivi. Molto più importante per le prime e seconde pagine il concorso di Miss Italia, a cui udite udite, per il vanto della Regione, partecipa una bellezza doc, di Alcamo. Ed ecco qui di seguito
specificato come si sono espressi i vari media che, ognuno per le proprie capacità, hanno dato dimostrazione di grande professionalità e sensibilità.
Repubblica di Palermo: grazie agli articoli di Sara Scarafia, è l'unico organo d'informazione che può continuare a fregiarsi di questo appellativo, con due esaurienti articoli sia sulla conferenza stampa del 21, sia sulla manifestazione, anche se le dichiarazioni riportate sono più degli autoreferenziati che di chi lotta duramente e in silenzio.
Gli altri: Giornale di Sicilia, hanno mandato un inviato, ma avrebbero potuto farne benissimo a meno, visto che si sono limitati ad un piccolo trafiletto sulla conferenza stampa, e ad un ridicolo oltraggioso riferimento alla manifestazione con una foto incastonata nella pagina con gran titolone e articolo su un vice presidente della Confindustria dimissionato perchè in odore di mafia. Ogni accostamento casuale la direzione del giornale più di destra dell'isola ovviamente sa bene come
si usa. La Sicilia di Catania, dalla cui provincia sono arrivati pulman zeppi di
cittadini dei comitati ed esponenti della CGIL, non ha ritenuto di fare
neppure un accenno alla faccenda, che evidentemente non li riguarda.
Tutt'al più qualche riga sulla manifestazione contemporanea (sic!)contro le trivellazioni in Val di Noto.
Le televisioni: Rai TRE brilla per latitanza, sia alla conferenza stampa del 21 e del 22, e della manifestazione solo un titolo senza servizio nel telegiornale di sabato delle 22.30! Ne sarà felice Totò"vasa vasa" Cuffaro. Le altre locali, regionali, a parte un piccolo servizio sulla conferenza stampa del 21 nella sede del WWF, fatto da TV NEW ed andato in onda ad ore impossibili su una sola rete locale, in tutti gli altri canali nebbia! i soliti fatti di cronaca ambientale, furti, rapine, arresti e Miss Italia. La ricerca affannosa facendo zapping di un breve
accenno ad un'importante manifestazione, di cittadini che sono scesi in piazza per ribadire che non vogliono che qualcuno, illegittimamente autorizzato, si prenda la briga di decidere in modo dittatoriale del loro futuro, non produce risultato. Non interessa gli esperti operatori della comunicazione isolana, che con lievi differenze tra una emittente e l'altra compongono generalmente i loro palinsesti in maniera standard: tra culi vibranti e proposte di acquisti vari ogni tanto spunta la
notizia che qualcuno è stato arrestato, che qualcun altro, papavero importante ha fatto dichiarazioni solenni per migliorare questo o quel servizio, il tale Ufficio, o la tale Amministrazione; si passa poi alle notizie di cronaca e di gossip locale, o di qualche importante convegno con presenza di Sua Eccellenza il vescovo o il cardinale di..., poi, per alleggerire, qualche manifestazione canora o festaiola e per chiudere lo sport ... il tutto continuamente intervallato dai comunicati
pubblicitari, (altrimenti come potrebbero sostenersi questi importanti strumenti d'informazione!)che stemperano notevolmente il pathos emotivo suscitato dalla qualità delle notizie e dalla rigorosa dizione priva d'ogni fastidioso accento degli speaker, e i telegiornali locali hanno fatto il loro dovere. Certo non meglio, nè peggio della televisione statale Rai 3.


domenica 16 settembre 2007

comunicato stampa

Agli organi di stampa

Manifestazione regionale il 22 settembre 2007ore 15.00 a Palermo.

Concentramento a P.zza S.Cristina (Borgonuovo) con corteo al sito di Bellolampo per dire NO:

· al piano regionale siciliano dei rifiuti del governo Cuffaro

· alla costruzione di inceneritori previsti in Sicilia a Bellolampo, Casteltermini-Campofranco, Augusta, Paternò

· agli aumenti ingiustificati della Tarsu

· al contributo truffa sulla bolletta Enel per finanziare la costruzione degli inceneritori (CIP6).

UN ALTRO PIANO DEI RIFIUTI È POSSIBILE

Bruciare i rifiuti è il modo più inquinante e costoso per affrontare il problema del loro smaltimento, poichè trasforma la comune immondizia riciclabile (anche quella non tossica) in ceneri e gas mortali (diossine, metalli pesanti, polveri sottili, nano particelle che l’OMS riconosce come estremamente pericolose perché provocano tumori e malformazioni genetiche), usando tra l’altro più energia di quella prodotta.

Un piano regionale serio dovrà, nel rispetto della normativa nazionale ed europea, prevedere la riduzione a monte dei rifiuti, la raccolta differenziata spinta (porta a porta) e il riciclaggio dei materiali raccolti.

Il 27 settembre si svolgerà all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente una conferenza dei servizi “blindata”. Infatti nessuno dei diversi soggetti, che hanno depositato in tempo utile le osservazioni sugli impianti di Bellolampo e hanno chiesto di partecipare per poterle illustrare, come prevede la normativa, sono stati invitati e quindi verranno ascoltati. La conferenza di servizi dovrà dare l’ultima autorizzazione (AIA) per il via definitivo ai lavori per la costruzione del megainceneritore di Bellolampo , considerato il più grande d’Europa, che trasformerà la nostra isola nella pattumiera d’Italia.

Il coordinamento regionale “ NoInceneritori” fa appello ai cittadini siciliani a mobilitarsi per la manifestazione del 22 settembre, per opporsi al disastroso impatto ambientale e ai gravi danni per la salute dei cittadini che gli inceneritori provocherebbero, ed invita a partecipare ai seguenti momenti:

1)Per informazioni e raccolta firme “noinc”, banchetto via Ruggero Settimo, angolo via G. Magliocco ore pomeridiane tutti i giorni.

2) 21 settembre ore 18.00 banchetto informativo e filmati dalle ore 18.00, seguirà cena sociale (ore 20) e Djset dalle 22.00 all’ASK 191, viale Strasburgo 1.

3) 22 settembre ’07 ore 11 presidio e conferenza stampa piazza Indipendenza sotto la Presidenza della Regione.

Per ulteriori approfondimenti consultare il sito

www.benicomuni.net email:info@benicomuni.net

CORDINAMENTO REGIONALE “NOINC”

PALERMO 13/09/07

martedì 11 settembre 2007

11 SETTEMBRE 1973

11 SETTEMBRE 1973


Suicidati!presto, Salvador Allende!
(stanno arrivando…)
il tuo corso è finito,
interrotto insieme al cammino
sulla “via cilena al socialismo”.
È finito l’esperimento democratico
che ti aveva assegnato il tuo popolo
e che la parte sinistra del mondo
seguiva con trepidazione…

Suicidati! presto, Compagno Presidente!
(ti attaccano dalla terra e dal cielo…)
hanno infranto la provetta
e l’esperimento è culminato in tragedia,
stanno cercando di fermare
le coscienze in movimento della gente
sterninandola a cannonate.

Suicidati! presto!
(stanno violando il Palacio...)
basta, hanno detto
con questo tentativo presuntuoso
di ristabilire —o inventare?—
l’equilibrio delle dignità umane,
di ridurre il dislivello
tra uomini ricchi e uomini poveri,
idee assurde pericolose
guai se prendono piede,
lo sciame ingrossa e diventa molesto
occorre un potente insetticida.

Suicidati! presto!
(ti stanno cercando...)
Hanno deciso di sbarazzarsi di te
e delle utopie che incarnavi,
Unidad Poputar , le riforme sociali
tutto finito! pregi e difetti del tuo sforzo
di raccogliere anche le voci delle poblaciones,
le audaci nazionalizzazioni,
il braccio di ferro con la Demoipocrisia,
l’ingenua imperdonabile fiducia
nella”neutralità delle divise”
tutto finito!
un sogno dì civiltà infranto.

Suicidati! presto!
(stanno fiutando il tuo odore...)
non sei più l’uomo di governo
“un pò buffo, bonario
dai piccoli passetti decisi,
duro e ostinato dietro ai baffetti,
e dall’inquieta vivacità dello sguardo”
come la stampa ti dipingeva
con la solita pettegola retorica,
ora sei solo uno che ha voluto strafare
fare il passo troppo lungo,
un ingenuo della politica.

Suicidati! presto!
(eccoli i mastini ringhiosi...)
non lasciare ai gorilla amerikani
agli squallidi scagnozzi della CIA
il piacere USAdico
di troncare con le loro mani
lorde di crudeltà autogiustificate
la tua vita di coraggioso riformista.

Suicidati! presto, Presidente Allende!
(già ti prendono di mira…)
perché l’11 Settembre 1973
ha incominciato a cadere sul Cile
una fitta pioggia scarlatta
che chissà per quanto tempo
scorrerà in rivoli e torrenti
fino a formare ed ingrossare
un grande lago di sangue cileno.

Suicidati!
(ormai non c’è più tempo…)
ecco al tuo posto di comando
sulla tolda del Palacio de la Moneda,
lega il tuo nome e quello del tuo popolo
a questo tristissimo giorno
infausto per tutta l’umanità,
destinato a prendere un posto nella storia
discusso forse ma indelebile,
doloroso come una sconfitta bruciante
per chiunque sia ancora costretto
a battersi per la propria libertà,
splendente per chi vive nella lotta
ed è comunque disposto
anche al sacrificio della sua vita
per gli ideali di giustizia ed equità.

Un posto discusso e pieno di “ma”
certamente ben più scomodo
per loro, per i tuoi assassini
di quanto potrà mai esserlo
per te martire o eroe.

lunedì 10 settembre 2007

11 Settembre

come si cambia! Questa l'ho scritta all'indomani dell'11

12 /09/2001 Dopo l’11 Settembre

America che fai piangi?
piangi pure, disperati, cerca affranta
nella polvere tra le rovine delle due torri
i brandelli dei tuoi mille morti,
grida al mondo la tua rabbia,
sbandiera la tua indignazione
da tutte le Tv del pianeta
ma, non dimenticarti America
degli altri infiniti Settembre neri…
America Usa, America Yankee, America Gringo
America Capitalista, America dalle due facce
bianche e nere, facce dure e tristi
facce da schiavi e da negrieri…
madre d’irripetibili Woodstock comunque tu appaia
ora sei nuda sul palcoscenico del mondo e tremi!
ma quante volte tu America
hai colpito e colpisci ammantata dal tuo ruolo
di GendarmeLiberatore!
e quante volte hai imposto
il tuo dictat liberatorio-coloniale
a Paesi sconfitti e umiliati…
e quante volte hai dato spettacolo
con i tuoi orrori raffinati
di spavalda supremazia,
con i tuoi intrighi tentacolari
per stroncare Personalità scomode
dentro e fuori i tuoi confini
per abbattere governi a te invisi
o aiutare dittature gradite...
e quante volte America, spregiudicata e immorale
hai foraggiato- ahimé imprudente- presunti amici
che ti si sono poi rivoltati contro
come cani rabbiosi, ingrati…
prima sponsor d’alleati a tempo,
per raggiungere i tuoi scopi
scavalcando sfrontata ogni limite,
per poi risvegliarti con l’incubo di un Bin Laden…
e poi ancora tante storie top secret
di mani sporche della tua CIA
qualche volta appena accennate
da una piccola Holliwood coraggiosa…
Oh!America! che ti proclami
“portatrice sana” di Democrazia
nel tuo DNA sono scritte
infinite pagine di sangue e d’orrore…

America hai il fiato corto e cattiva memoria
se già hai dimenticato l’11/9 della “Moneda”
quello del Cile di Salvador Allende
sbranato con il tuo alto patrocinio…
oltre 30 anni di oblio dalla strage
di un popolo che ha pagato col sangue
la sua ricerca di Democrazia…
America, anche Sabra e Chatila
sono state sgozzate in Settembre
ricordi? dai tuoi protetti d’Israele
nella feroce faida di Palestina...
nel tuo passato c’è Custer e il Little Big Horne
c’è l’assassinio di Malcom X e di Angela Davis,
ci sono Sacco e Vanzetti,
JFK e gli attentati ai tuoi Presidenti
e c’è la Bomba Primordiale
il film della memoria
di Hiroshima e Nagasaki,
gemelle nell’orrore del grande fungo
dell’Immane Sterminio
mille volte più delle due torri
già dimenticato, rimosso...
ma le radiazioni regalate al popolo giallo
ancora ti accompagnano,
gravano come un’ombra indelebile
sulla tua Storia, non così esemplare…
America! oggi colpita a tradimento
da un vile genio del terrore
nello spirito civile
dei tuoi cittadini multietnici
solerti stipendiati d’ogni fede
del tuo Efficiente Sistema Economico
non sei la stessa che ha eliminato M.L. King?
America, dea effimera della democrazia apparente
della libertà prezzolata, di chi se la può comprare,
tu sei la stessa che ha prima sterminato
e poi ingabbiato nelle riserve come polli da stia
il fiero popolo pellerossa
umiliandolo sotto il tuo giogo
esposto in recinti senza diritti e senza futuro
facendone zimbello per il tuo West…
certo sei anche l’America dei liberatori
sbarcati in Europa
per salvarla dal nero mostro nazista
ma a che prezzo!
in Sicilia hai nutrito la Mafia
a Berlino hai spartito una nazione...
ogni tua impresa è business
sei sbarcata e ci sei rimasta
on la Coca Cola e con le Basi Nato,
e ancora ti dobbiamo subire in bieche alleanze…

Depositaria della “sedia elettrica”
sempre accesa per friggere qualcuno,
oggi, sei l’America di Bush
di uno sciocco integralista immaturo
impavido condottiero di una funesta avventura
che disprezzando la lezione del Vietnam
ti ha trascinato in una guerra senza fine…
America, attenta a dichiarare il falso!
“non è Guerra di Religione, non è Guerra all’Islam
non è la logica dell’occhio per occhio dente per dente
non è la rabbiosa vendetta del Gigante colpito..”
forse è solo Scontro di Civiltà,
intrusione tutt’altro che civile
ammantata d’ipocrisia nelle sorti di altri popoli
che non l’hanno chiesto né invocato…
America! non perdi il vizio,
cambia solo il colore del pretesto
ieri, il rosso del Comunismo
oggi il nero, del dogma talibano
-in realtà del prezioso petrolio-
pretesti ammantati d’ideali:
vuoi strappare il Burka alle donne sottomesse
per poter sfoggiare nuovi ordigni micidiali,
devi seminare morte intelligente
per portare la libertà e l’ordine…
America-USA!
patria di yankee e di gringos
madre del Ku Klux Klan
e d’inestinguibili razzismi
di Woodstock e d’animosi Easy Ryder
in te più che in ogni altra terra
la Contraddizione è Sistema
in te c’è l’odio e il sentimento
l’ingiustizia e la legalità…
Oh! America!
tutto di te mi affascina
mi sconvolge, mi ripugna
in una struggente inesplicabile malìa
ma proprio oggi nuovo D-Day del duemila
oggi più che mai sei senza speranza!
amata e odiata
io mi chiedo e ti chiedo
chi sei veramente America?


e questa un anno fa

11 Settembre 2001, un film

11 Settembre 2001…
la storia deflagrata
nel tuo ventre molle Oh! America!
con la violenza spettacolare
di un film del terrore,
mai immaginato
se non da un regista pazzo
orrendamente geniale
come un Luthor incarnato,
colpendo facili bersagli ignari
con aerei-ordigni carichi
d’odio etnico religioso,
spazzando le coscienze
del resto del mondo attonito
affacciato alla finestra tv…
la storia ti ha centrato
nel simbolo stesso
del tuo potere cibernetico
nei cento e più piani
crollati come fragili simulacri
del tuo sontuoso capitalismo
nella polvere multietnica
di mille dipendenti d’ogni fede e colore…

Oh! America!
Noi cittadini del mondo
abbiamo pianto sull’immane tragedia
nello spettacolo reiterato
di quell’incredibile videogame
che ha sconvolto e sgretolato
la tua inviolabilità,
ma …
poi sono venuti i dubbi
alimentati da scrupolosi indagatori
come serpi velenosi
si sono infiltrati nelle coscienze
e hanno minato il senso di appartenenza....
la teoria del Complotto
i video che svelano misteri inquietanti
testimonianze di sopravissuti
dissertazioni scientifiche
tutto ha un nome: Perchè?
a chi ha giovato la tragedia?
perchè migliaia di vite nella polvere
del World Trade Center?
tutto quell'orrore spettacolare
come pretesto per guerre di potere?
niente è certo ma il dubbio angoscia
e una verità così abnorme
sarebbe la dolorosa conferma
di un mondo impazzito
dominato da un sistema osceno
prossimo alla distruzione del pianeta...

Bush, Bin Laden il mostro bifronte
di logiche di potere e di morte
che sono estranee alla maggioranza
dei cittadini di questo pianeta,
sono entrambi un cancro
che non è facile debellare...

Viviamo ogni giorno
nell'incertezza dei dogmi
e nelle diverse rappresentazioni della verità
in attesa di una perla di luce
che rischiari il buio della sala
dove ormai si proietta un film annoso
denso di colpi di scena
ma con un finale interattivo
che in molti cercano di comporre
e anche quel ferro-cemento
possente che si sgretola come sabbia
è solo una sequenza
che non avremmo mai voluto vedere...

venerdì 7 settembre 2007

HA VINTO LA MAFIA DELLA CACCIA



Bene, così la mafia della caccia ha vinto! Certo le ragioni delle doppiette sono state convincenti per il TAR! L'interesse dell'ambiente, dell'ecosistema, degli animali che in fondo sono solo animali passa in secondo piano anche per i togati deltribunale regionale, prima di tutto viene il diritto al piacere di sparare, meglio se allo scoperto della vegetazione, e in lande desolate.
Non ci sono stati incendi devastanti in tutta la regione, non c'è stata un'ecatombe di fauna generalizzata, non c'è stata una protesta e una richiesta al ministero dell'Ambiente a sospendere la caccia per dar modo alla natura sconvolta e violentata di riprendersi ..no! c'è stata solo la vergognosa manifestazione dei cacciatori; che sono ormai è certo la lobby più potente e elettoralmente influente.
Non c'è stato niente da fare, bene io da oggi mi dimetto da cittadino siciliano, e magari anche italiano. Questo è un paese che non ha speranza di diventare civile, un paese dove l'Uomo, dedito a tanti pellegrinaggi, è lo stesso che ha deciso di avvelenare con gli inceneritori per i rifiuti una delle più belle regioni d'italia, peraltro oggi mezzo annerita.
Noi, umili cittadini protestiamo, manifestiamo, ma loro della Casta fanno spallucce, e tirano dritto per la loro strada, che è quella della difesa dei propri privilegi anche a costo della distruzione del creato.
firmato gianluigi redaelli, non più cittadino italiano.



la caccia nel 2000, un'assurda
reminiscenza del passato

cacciatori che cosa siete?
uomini d'altri tempi proiettati
inadeguati nell'era del computer
nostalgici della clava
con cui l'uomo delle caverne
cacciava per sostenersi...
una volta la vostra
era una nobile arte
oggi è un'insopportabile putrescenza...
ieri, cacciare la preda era cibo
nell'efferata giusta legge della natura
oggi, stanare animaletti impauriti
pochi sopravvissuti con armi infallibili
è solo sport e diletto...
uno sfogo per uomini imperfetti
violenti senza sapere di esserlo...

voi che bruciate le vostre albe
per braccare coi vostri cani
amorevolmente addestrati
le creature indifese
che solo nella corsa e nel nascondersi
hanno la loro salvezza
voi oggi più di ieri siete colpevoli...
insensibili ingiustificati
la vostra SETE di strage
non si è spenta neanche dopo
tutto l'immenso fuoco
che ha inaridito e desolato le terre
da voi calpestate...
voi non l'amate la natura
voi ne siete acerrimi nemici
se già non siete voi stessi che la incendiate
per meglio depredarla
quando qualcuno lo fa per voi
non ne avete alcuna pietà...

bipedi immondi armati
della vostra doppietta-sesso
non avete rispetto di niente
non del dolore della terra
bruciata e violentata
rimasta orfana di fiori piante animali...

non delle piccole creature
costrette senza più ripari
a fuggire senza scampo...
per voi conigli uccelli sono solo prede
non hanno una propria dignità
di esseri viventi...
nella vostra furia cieca
non concedete loro
neppure qualche chance
un minimo di equilibrio
in una lotta già impari...

certo, avete la legge dalla vostra parte
una legge fatta da poteri complici
avete la forza della vostra lobby
che vi ha dato il coraggio infamante
di manifestare per il vostro ludibrio
ed avete vinto, bravi!
andate allora per i campi bruciati
sparate a tutto ciò che vedete muoversi
riempite i carnieri del vostro odio
verso una natura sempre più offesa
per colpa di uomini indecenti...
non siete che i killers
di una umanità indegna
di chiamarsi con questo nome...
siete la scoria di quella parte ebete
che sta facendo karakiri del creato
che sta suicidando il pianeta
nell'indifferenza di chi non vuol vedere.