venerdì 29 febbraio 2008

COME SI FA A DARE IL VOTO A QUESTA GENTE?

Andò e tornò

La scelta di far scrivere a Salvo Andò, ex ministro craxiano, il programma di Anna Finocchiaro per le elezioni in Sicilia fa storcere il naso a molti elettori: ecco perché

Già la decisione del Pd di preferire Anna Finocchiaro a Rita Borsellino come candidata a governatore di Sicilia, senza passare per le primarie (vinte dalla Borsellino nel 2006), ha causato qualche maldipancia tra gli elettori. Ma i dolori di stomaco sono decisamente aumentati quando s'è appreso dalla stessa Finocchiaro, intervistata da 'Repubblica Tv', che il suo programma lo sta scrivendo un trust di cervelli guidato da Salvo Andò. Alcuni spettatori di buona memoria hanno protestato on line. E la Finocchiaro è sbottata: "Andò è una persona di grande livello culturale, un cultore di diritto pubblico. Non capisco.".

Aiutiamola a capire: Salvo Andò, classe 1945, ex deputato e ministro craxiano, già docente nel prestigioso ateneo di Malta, ora rettore dell'università Kore di Enna e dirigente dello Sdi, è un personaggio - per così dire - controverso. Nel 1993 la Dda di Catania chiede l'autorizzazione a procedere contro di lui per voto di scambio con Cosa Nostra: i collaboratori di giustizia che hanno appena fatto arrestare il loro capo Nitto Santapaola raccontano come il boss latitante incontrasse Andò e lo appoggiasse alle elezioni. Claudio Samperi, che faceva campagna per Andò ricevendone buoni benzina e denaro contante, spiega che l'onorevole ricambiava con "favori nei processi". Giuseppe Puglisi, braccio destro di Santapaola, conferma. In uno degli ultimi covi della latitanza del boss la polizia trova un cartoncino intestato 'Camera dei Deputati' con una scritta a penna: "Cari saluti, Salvo Andò".

Già nel 1985 un membro dell'assemblea nazionale del Psi, Enrico Salluzzo, scrisse a Craxi che un fedelissimo di Andò, Andrea Finocchiaro, "trait d'union per fini elettorali con la malavita organizzata, influenza decine di migliaia di voti e ha tesserato interi clan mafiosi". Finocchiaro verrà ucciso dalla mafia pochi giorni dopo aver inaugurato, insieme ad Andò, una sezione del Psi nel quartiere San Cristoforo. Claudio Fava racconta tutto in un libro: Andò lo querela e vince in primo grado, ma perde in appello: "Il fatto non è reato". Andò viene poi assolto dal voto di scambio. Ma è rinviato a giudizio per le tangenti sul centro fieristico di Viale Africa (appalto da 173 miliardi di lire), pagate e confessate da uno dei 'cavalieri dell'Apocalisse': Francesco Finocchiaro.

E, il 23 luglio '93, viene arrestato per le mazzette sulla ristorazione nell'ospedale di Catania. L'accusa, poi derubricata in finanziamento illecito, cade in prescrizione. Per Viale Africa invece Andò viene condannato in primo grado a 5 anni e 6 mesi e in appello a 4 anni; poi la Cassazione annulla con rinvio e nel secondo appello scatta la prescrizione, grazie alle attenuanti generiche. Il 'cultore del diritto' sa che chi vuol essere assolto nel merito può rinunciare alla prescrizione. Ma se ne guarda bene.

Nel 2004 la Cassazione conferma che il tempo è scaduto, ma mette nero su bianco che i fatti sono veri e gli imputati i soldi li hanno presi. Forse è per questo che Andò s'è tenuto stretta la prescrizione. Salvo di nome e di fatto. Ora che scrive il programma della Finocchiaro, c'è da giurare che si batterà come un leone per irrobustire la giustizia siciliana e ridurre finalmente i tempi intollerabili dei processi. Tanto lui non ne ha più.

(29 febbraio 2008) ( da Opinioni di Marco Travaglio- Espresso)


E di questo che hanno da dire Anna e Rita? Come si può aver fiducia di fronte a questi fatti?


giovedì 28 febbraio 2008

Darwin, evoluzionismo secondo il TG2

Il taglia e cuci di Mario Tozzi ovvero come ti cucino una voce contraria



Una tecnica usata dai giornalisti televisivi è il "taglia e cuci".
Le tue parole vengono usate contro di te. La tecnica è utile
per farti sostenere l'opposto di quello che pensi o per farti
passare per pazzo. L'ospite da squalificare è intervistato
prima della trasmissione, mai in diretta. Chi segue da casa
non sa nulla dei tagli. Ascolta solo le frattaglie scelte dal
conduttore. Tutto quello che non sapete è vero!

Mario Tozzi mi ha invitato ha partecipare alla sua trasmissione
Terzo Pianeta” sui rifiuti, andata in onda sabato 16 febbraio.
Lo spezzone in cui sono stato inserito è stato registrato venerdì
15 nella discarica di Serre. Il mio interlocutore è stato Paolo
Degli Espinosa
, sostenitore dell’inceneritore di Brescia.
Sapevo che non sarei stato trattato alla pari e sospettavo che
alcune mie affermazioni potessero essere tagliate, ma pensavo
che valesse comunque la pena far sentire una voce fuori dal
coro in cui Tozzi canta. In effetti Degli Espinosa ha avuto molto
più spazio, con un’intervista iniziale da solo e poi nel dibattito
con me. Ma non è stato un fatto negativo, perché ha potuto
dire più cose infondate
e facilmente smentibili in poche parole.
Ciò che non mi aspettavo è invece la quantità dei tagli che
sono stati fatti ai miei interventi. Qualche sforbiciata l’avevo
messa in conto, ma non è rimasto quasi niente. Ti faccio l’elenco
delle cose che sono state cassate.
1. L’inceneritore è uno sfacelo economico. Senza Cip 6 non se
ne farebbero. Dopo che sono stati tolti ai nuovi inceneritori, la
gara per completare quello di Acerra è andata deserta e Prodi
li ha reintrodotti con un apposito decreto per i tre nuovi impianti
previsti in Campania.
2. L’incenerimento è una scelta alternativa alla raccolta
differenziata
. Se le quantità di rifiuti conferiti a un inceneritore
diminuissero e il forno non lavorasse a pieno regime il deficit
economico crescerebbe.
3. Ogni mezza parola i politici dicono che dobbiamo stare in
Europa. Eppure l’incenerimento è l’opposto delle indicazioni
europee
sul trattamento dei rifiuti, che prevedono, in ordine: la
riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio, il recupero
energetico senza combustione (fermentazione anaerobica della
frazione organica), il recupero energetico con combustione.
Questa sequenza me l’ha fatta ripetere una seconda volta.
Per tagliarla meglio?
4. Per la parte indifferenziata residua ho descritto il Trattamento
Meccanico-Biologico
e i suoi vantaggi rispetto all’incenerimento
in termini di costi d’investimento, recupero di materia, guadagno
economico, impatto ambientale e sulla salute, smaltimento finale
dei minimi residui inerti.
5. Di fronte alla (pseudo)argomentazi one che le emissioni del
traffico sono maggiori di quelle degli inceneritori ho messo in
evidenza la sua assurdità logica. Non si possono paragonare
le mele con i tacchini
. Le emissioni degli inceneritori vanno
confrontate con quelle di altri sistemi di trattamento dei rifiuti;
quelle del nostro patrimonio edilizio con quelle di case costruite
meglio; quelle del traffico automobilistico con quelle di altri
sistemi di trasporto.
6. È stata cassata la parte in cui dicevo che le nanopolveri
possono essere causa di tumori.
7. Quando Tozzi ha sostenuto che l’incenerimento smaltisce
i rifiuti gli ho ricordato la legge di Lavoiser. Anche questa
citazione è sparita.
Credo che sia utile far conoscere questi retroscena, che in
ultima analisi sono un segno di debolezza culturale e politica.
Se si ricorre a questi mezzi per convincere l’opinione pubblica
della bontà di una scelta scellerata in termini economici ed
ecologici qual è l’incenerimento, vuol dire che, nonostante
la forsennata campagna mediatica in corso, non ci sono riusciti.
Anzi, da quel poco che vedo, hanno contribuito a far crescere
il numero di chi ne ha giustamente paura e li rifiuta."
Maurizio Pallante




sabato 16 febbraio 2008

Un individuo molto disturbato




PURTROPPO SUA MADRE

NON ha ABORTITO



"Credo di essere affetto anche io da una qualche forma di sindrome di Klinefelter. Volevo annunciare che domani farò le analisi del sangue". Ospite di 'Panorama del giorno' su Canale 5, Giuliano Ferrara non risparmia una delle sue provocazioni parlando del caso della donna di Napoli sottoposta a interrogatorio subito dopo un intervento di interruzione della gravidanza.
"Solidarietà e compassione" nei confronti della donna, dice Ferrara, che "è stata lasciata sola dal suo uomo, perché gli uomini sono spesso deresponsabilizzati, non è comparso colui che con lei, in un rapporto d'amore, aveva generato questo bambino". Ma poi aggiunge: "Questo bambino è stato abortito alla ventunesima settimana. I medici avevano diagnosticato - la diagnosi è sempre probabilistica - una sindrome di Klinefelter. E' una sindrome che è stata scoperta nel `42 da questo medico che si chiamava Harry Klinefelter. Volevo annunciare che io domani farò le analisi del sangue. La sindrome di Klinefelter è questa: si hanno i testicoli piccoli, io ho i testicoli piccoli. Si hanno grandi mammelle e io fin da bambino ho grandi mammelle. È una alterazione ormonale dovuta ad una anomalia cromosomica. Gli effetti da sindrome da Klinefelter vivono, si sposano, hanno una vita ricca, sono uomini come tutti gli altri. Hanno una vita normale".

Questo ciò che sostiene il saccente Ferrara. Di seguito alcuni passi da Wikipedia

Una minoranza dei soggetti affetti dalla sindrome di Klineferter presenta un ritardo mentale , molti invece hanno difficoltà verbali. I bambini imparano spesso a parlare molto più tardi rispetto ai coetanei e possono avere difficoltà ad imparare a leggere ed a scrivere. I soggetti affetti hanno testicoli piccoli, disturbi della personalità fino al ridotto q.i., ginecomastia (mammelle simil-femminili), pene piccolo, alterazioni ossee, prolasso della valvola mitralica 55%, diabete franco 10%, incidenza del carcinoma della mammella 20 volte superiore al normale, leucemie gravi, disturbi psicologici legati alla loro condizione legata all’abitus eunucoide.


indovina indovinello

chi è codesto porcello?


grande grosso e un po' cialtrone

quando avea piccolo l'uccello

e non ancora quel bel faccione

lui tifava falce e martello


poi è cresciuto a dismisura

imparò a leggere e a scrivere

e questa fu per noi una iattura

che a tutti vuol insegnar a vivere


fu all'inizio sessantottino

quindi al fianco di Fassino

poi fu per tempo socialista

oggi è ormai quasi fascista


dell'America è gran sostenitore

fu della Cia spione e confidente

su quel giornale di cui è direttore

spara balle per imbrogliar la gente


s'impegna a fondo sul suo Foglio

avviando crociate con baldanza

ed ora per far piacere alla Dell'Olio

si occupa pure di gravidanza


va dicendo a tutti: lo confesso

ho palle piccole e grandi mammelle

quindi posso insegnar all'altro sesso

come devon comportarsi brutte e belle


per ogni lei che decide in coscienza

di non dar la vita ad una creatura

specie quando dice no la scienza

onde evitar brutti scherzi di natura


quel che vuol fare è presto detto

paladino a cavallo di un embrione

acceso sponsor di papa Benedetto

va evocando una nuova Inquisizione


già ministro con il cavaliere

ora a capo di un'assurda lista

sempre più affamato di potere

è pronto a scendere in pista


per difendere la vita dei bambini

anche fossero deformi e cretini

perché pur se da sindrome affetto

lui si sente assai furbo e di concetto



venerdì 15 febbraio 2008

M'ILLUMINO DI MENO


RADIO DUE CATERPILLAR

Caterpillar, sordo fragore

di capitalismo in moto

per schiacciare inglobando

attese di mondi poveri…

bieco potere di falso aiuto

per chi ha solo terra e sangue…

supremazia tecnologica

del dollaro sganciato

su popoli avidi di democrazia…

Ma,

non solo simbolo subdolo!

Alla radio voci allegre

di ragazzacci impertinenti

e di soavi inviate…

nei miei ascolti da lunga data

fin dai tempi antesignani

di Cirri e Ferrentino…

Caterpillar, padrone dell’etere Rai

insieme ai conigli ruggenti

concilia qualità senza tradire…

fausto fu il suo numero verde

e la sua segreteria telefonica

che mi fecero ritrovare

il vecchio amico disperso

compagno di un lungo viaggio

nell’Afghanistan del 68

non ancora talebano

e non ancora “liberato”…

Caterpillar, un buon sentire

per aprire nuove frontiere

nella testa della gente…

Lode a Voi dunque

oggi più di ieri

Cirri e Solibello

ora che anche della poesia

vi fate paladini.




Rita Borsellino Presidente


Una firma per una candidatura contro le Caste e il malaffare mafioso

Rita Borsellino Presidente

giovedì 14 febbraio 2008

Convegno dibattito su: inceneritori e alternative sostenibili-Palermo 21 febbraio Facoltà di Lettere


Federico-14 Febbraio 2004

Federico

video_aldrovandi.jpg







Due manganelli spezzati sul corpo di un ragazzo di 18 anni. Teppisti? Extracomunitari? Criminali comuni? No, tutori dell'ordine pagati da noi. Uno di loro dice ad un operatore del 113: “Abbiamo avuto una lotta di mezz'ora, l'abbiamo bastonato di brutto, solo che adesso è svenuto, non so, è mezzo morto...”.
I genitori di Federico Aldrovandi, ucciso a Ferrara dopo essere stato fermato da una Volante della Polizia, hanno fatto di tutto per fare emergere la verità contro le stesse autorità .
Il filmato che la mamma di Federico mi ha autorizzato a pubblicare è terribile. Federico è lasciato per ore sull'asfalto senza un lenzuolo bianco per coprirlo. Trattato peggio di Cristo in croce. Si sentono voci e risate su chi prende il portafoglio. Va visto per evitare che succeda ancora.
Spero che la Polizia dica qualcosa. I poliziotti rischiano la vita ogni giorno per noi, non devono avere per colleghi degli assassini.

Guarda il blog di Patrizia e Lino Aldrovandi

mercoledì 13 febbraio 2008

Schifoso attacco ad Alex Zanotelli

ARTICOLO PUBBLICATO SU LA REPUBBLICA DI VENERDI' 8 FEBBRAIO.

Tutte le responsabilità di Alex Zanotelli

Giuseppe Nitto Napoli

Su Repubblica di qualche giorno fa, Carlo Bonini ha opportunamente citato
i nomi dei responsabili della irrisolta crisi della spazzatura. Tuttavia ha omesso di fare un nome. Quello del sacerdote comboniano padre Alex Zanotelli. No global, pacifista, sempre solerte nel bucare i media, il pio frate non perde occasione per dire la sua, accreditandosi quale esperto o meglio tuttologo, predicando in materia di ecologia, di pace e di guerra, di privatizzazioni e di smaltimento della spazzatura. Oggi grida “differenziata differenziata”, tuttavia anch’egli era fra quelli che hanno protestato contro la costruzione del termovalorizzatore di Acerra, arringando la piazza con accorta demagogia e iniezioni di populismo cattolico-sociale. E’ troppo chiedere a padre Zanotelli un piccolo mea culpa, invitandolo ad un uso del Vangelo meno politico e più spirituale?


Questa specie d'individuo che risponde al nome di Giuseppe Nitto, che cos'è un giornalista, di quelli prezzolati che risponde ad un solo interesse? quello del padrone di turno o del suo portafoglio? O è un semplice ignorante arrogante esponente di una cultura infausta e squallida? Come fa a scrivere quelle nefandezze di un Uomo che dedica la sua vita alla lotta delle genti martoriate del terzo mondo, e che ha scelto Napoli e la Campania per stare vicino a quella parte di popolazione che per condizioni assomiglia al terzo mondo? Un Uomo che è sempre pronto a spendersi per tutte quelle situazioni dove l'illegalità e il malaffare vorrebbero imporre il potere mafioso delle Caste, anche quella dei giornalisti, su cittadini utilizzati solo come serbatoio elettorale per mantenere privilegi insopportabili. Un Uomo, che io da ateo, considero un patrimonio di tutto quel movimento fatto di comitati civici, spontanei, ingenui, disorganizzati che si battono contro la privatizzazione dell'acqua, contro gli inceneritori, contro il saccheggio del territorio e dell'ambiente, per il diritto alla casa, al lavoro e alla dignità di ogni individuo senza differenza di razza e di cultura. Un Uomo che a differenza di tale Giuseppe Nitto, che non è degno neppure di spazzargli il terreno davanti ai suoi piedi, vive per creare i presupposti di una vita migliore in un mondo migliore. E comunque con Alex Zanotelli cammina già un mondo migliore,
di cui non fa parte il signor Nitto.

lunedì 11 febbraio 2008

IL PARTITO DEMOCRATICO
E’ UN PARTITO INNOVATIVO
COMPLIMENTI ALLA “INNOVATIVITA’”!!

ALLORA ADESSO ANCORA PIU’ DI PRIMA, CI SARA’ SOLO UN VOTO:

PER RITA BORSELLINO


Il Partito democratico è un partito innovativo?

Il Partito Democratico si presenta da solo perché questo vogliono gli Italiani.?
Il Partito Democratico avrà un solo programma, trasparenza e partecipazione democratica dei cittadini. ?

Ma che meravigliose parole Walter, Anna, Dario, ci avevate quasi convinto.!

Ed allora come mai, apprendiamo dalla stampa che la probabile candidata alla Presidenza della Regione Siciliana sarà Anna Finocchiaro?.

Al fine di interloquire con gli esponenti del “NUOVO” partito, e per chiedere alcune informazioni ai partiti della sinistra arcobaleno, useremo lo stesso strumento: “LA STAMPA”, augurandoci che almeno questa volta, dia la parola, anche ai cittadini.

Caro NUOVO Partito Democratico , cosa c’è di tanto innovativo nel decidere tra di voi, tra la Sicilia e Roma ed all’interno delle vostre segreterie chi deve essere il candidato alla Presidenza della Regione Siciliana, e che di conseguenza andrà a rappresentare tutti i cittadini e non solo gli iscritti ed i militanti del vostro partito?
Caro NUOVO Partito democratico non ci risulta che nella vostra grande “innovatività”, abbiate organizzato un’assemblea aperta alla cittadinanza tutta, convocandola per chiedere se poteva andare bene questa candidata, anche solo per parlare, per farci sentire esistenti.
Caro NUOVO Partito democratico, lasciacelo dire, sei neo-nato….ma sei gia’ troppo vecchio e rugoso.

Ed adesso qualche domanda ai partiti della “sinistra arcobaleno”.
Cari partiti della sinistra , di quella sinistra che si è battuta contro le “scelte” o le “non scelte” dei partiti moderati della coalizione del centro-sinistra, adesso data l’attuale legge elettorale, vi accorderete con il PD anche per il candidato unico piombato dalla segreteria del NUOVO Partito Democratico?
Cari partiti della sinistra arcobaleno come farete a “convivere” con un “programma” che non rientrerà certamente con quanto da voi portato avanti nel vostro “programma”?
Ne andrete a “creare” uno ad hoc?.
Non ci risulta che tutti i nomi che si leggono su Repubblica e che vanno in appoggio alla candidatura di Anna Finocchiaro, siano proprio i vostri “interlocutori piu’ vicini” (vedi l’Ermete Realacci).
Naturalmente nulla di personale nei confronti di Anna Finocchiaro, anche se francamente non neghiamo la nostra forte delusione.
Infatti almeno da lei ci saremmo aspettati che avesse chiesto a gran voce la “partecipazione democratica dei cittadini”, ritenendo e convenendo chiaramente che non sarebbe bastato soltanto partecipare alla convention del NUOVO partito. (ben diverso da un’ assemblea aperta sul tema specifico)
Infatti, tempo fa parlava della “differenza di genere” e della “donna in politica”.
Consideriamoli tempi passati.

Concludiamo dicendo:

CARO NUOVO PARTITO DEMOCRATICO, per quello che ci riguarda la nostra candidata adesso, ancora più di prima è RITA BORSELLINO, proprio perché ci avete dimostrato di considerarci dei “vostri sudditi” e di utilizzare metodologie vecchie e superate.
Noi siamo andati oltre.
Cari partiti della sinistra, cercate di fare vedere e dimostrare ora, la vostra coerenza.

CARI TUTTI, SE NON SAREMO CHIAMATI A SCEGLIERE, LA NOSTRA SCELTA E’ GIA’ FATTA

MOLTI DI NOI NON ANDRANNO A VOTARE

Possiamo assicuravi che se parte il “passa parola”, saremo tanti.
Non è una minaccia ma purtroppo un dato di fatto.
E questo certamente darà molti punti di vantaggio alla coalizione di centro-destra, che alla fine se dovesse vincere, dati questi presupposti, non avrà molta importanza.
Infatti per noi cittadini ( molti dei quali già abbondantemente delusi) sarà veramente difficile accorgerci dell’esistenza di una concreta e reale “differenza sostanziale e formale” tra le due coalizioni.

Saluti di pace
Per I Cittadini Invisibil Barbara Grimaudo Ninni Vinci

(Quei cittadini che sono solitamente considerati “gli invisibili”.

Invisibili alle Istituzioni, ai partiti politici, a gran parte della stampa, perché non troppo importanti e comunque non fondamentali o decisivi delle scelte. )

I CITTADINI INVISIBILI

CHI SIAMO

Siamo cittadini, che abbiamo deciso di non accettare più di essere considerati degli optional” nelle scelte effettuate dalle Istituzioni o di chi detiene i poteri forti.
Siamo cittadini hanno deciso di farsi sentire , vedere, e essere presenti in prima linea sui grandi temi.

Siamo cittadini che credendo profondamente nel concetto di partecipazione democratica” hanno deciso di metterlo in pratica con il metodo della “cittadinanza attiva” svolgendo una politica dal basso che possa fare comprendere a tutti i Soggetti istituzionali di tutti i livelli (Regione, Province e Comuni) che una volta eletti a loro non è stata data una delega in bianco”.
Ne possono far parte studenti, associazioni, professionisti, con diverse idealità o appartenenze politiche ma con una convinzione comune, che costruire reti sia fondamentale ed indispensabile per il raggiungimento di obiettivi condivisi.

Ognuno di noi ha una professione, un mestiere, una vita personale ma abbiamo fatto la scelta forte e consapevole di dedicare parte della nostra giornata ad impegnarci per il rispetto dei diritti umani, dell’ambiente della giustizia, della legalità, dell’equità e della pace.

Per il raggiungimento di tali obiettivi studiamo le complicate tematiche dal punto di vista procedurale, giuridico e sociale, per essere in grado successivamente di fornire alla cittadinanza una vera informazione , in contrapposizione all’ “informazione blindata”, strumento in mano ai poteri forti.
Siamo cittadini attenti convinti che con il metodo della non violenza” un mondo migliore ed alternativo” è possibile.
Per raggiungere gli obiettivi siamo presenti nei territori con tutte le forme e metodologie possibili; per mezzo dei media, della stampa, ma soprattutto con la presenza attiva e concreta sul territorio.

Ci vestiamo , provocatoriamente dafantasmi”, per dimostrare esattamente il contrario.

SIAMO CITTADINI CHE HANNO DECISO DI NON PERMETTERE PIU’ AD ALCUNO , CHIUNQUE ESSO RAPPRESENTI, DI POTERCI CONSIDERARE “FANTASMI ED INVISIBILI”.
Ci facciamo portavoce anche di coloro i quali, non se la sentono di essere in prima linea nelle piazze, ma che in ogni caso, con il contributo di idee di esperienza e competenza hanno deciso di incidere in maniera forte nelle diverse località.

Abbiamo una mailing list con la quale parliamo, ci confrontiamo e prendiamo decisioni.
Siamo cittadini , perfettamente consapevoli di avere il DIRITTO” di esistere come siamo altrettanto consapevoli che i politici e le Istituzioni che ci rappresentano hanno il DOVERE” di ascoltarci.

In Provincia di Ragusa abbiamo vinto, in sinergia con le altre realtà territoriali che ne condividevano gli obiettivi, due grandi battaglie sociali e civili.
Abbiamo contribuito con il Collettivo Migranti di CT e RG a chiudere lo scandaloso Centro di Permanenza Temporaneo per donne ubicato nella città di Ragusa, e a bloccare la gara per la gestione del Servizio Idrico Integrato (privatizzazione dell’acqua).
Di queste due grandi vittorie di civiltà abbiamo prodotto due voluminosi “dossier”.
Dossier importanti sia per non dimenticare, ma anche che per dimostrare agli altri “cittadini” che “ attivando la pressione con la presenza attiva” sulle forze politiche ed istituzionali : vincere si puo’.

Per alcuni di noi importante punto di riferimento è Padre Alex Zanotelli con il quale condividiamo le lotte di civiltà e la politica della costruzione delle piccole comunità che lavorano dal basso sui grandi temi. Lotta alla privatizzazione dell’acqua, lotta agli inceneritori, disarmo, pace, equità e giustizia social
Non abbiamo referenti, non vogliamo essere strutturati. Vogliamo solo essere una comunità di persone che insieme ed in maniera compatta non ha timore di farsi vedere nelle piazze per manifestare la propria disapprovazione sulle scelte istituzionali.

A turno ognuno di noi è referente per la comunicazione e per l’informazione, per l’organizzazione degli eventi e per la sensibilizzazione territoriale.
Non facciamo riferimento ad alcun partito politico, nel rispetto comunque delle scelte individuali
Crediamo fermamente che occorre una vera rivoluzione etica della politica.

Se anche tu vuoi essere un cittadino consapevole di potere incidere nel nostro territorio e per il nostro futuro invia una mail a cittadiniinvisibili@hotmail.it

venerdì 8 febbraio 2008

Perché la casa è un diritto!







ImageNuova occupazione del Comitato di Lotta per la Casa 12 luglio


Questa mattina alcune famiglie del Comitato di Lotta per la Casa 12 luglio, sostenute dai collettivi e dai centri sociali
autogestiti, hanno occupato uno stabile di quattro piani sito in via fondo Margi Faraci.

Le famiglie, dopo aver più volte tentato d’incontrare il capo di Gabinetto per il proseguo delle trattative aperte, sulla spinta di iniziative portate avanti dal comitato, l’estate scorsa, trattative che potessero fornire una soluzione adeguata al loro bisogno drammatico ed impellente di una abitazione, hanno assistito alla continua sottrazione al
confronto da parte dell’amministrazione comunale.

L’ennesimo segno evidente del fallimento delle politiche sulla casa a Palermo esenplare nell'eseguire sfratti e creare liste di attesa.

Oggi le famiglie del Comitato hanno deciso di conquistare da sole il loro diritto all’abitazione.

Lo stabile è un bene confiscato alla mafia, di attuale proprietà demaniale, che è stato vandalizzato e saccheggiato ed è per questo sprovvisto attualmente di beni essenziali per la vivibilità: finestre, sanitari, impianto indrico ed elettrico.

Il Comitato di Lotta ha l’intento di utilizzare lo spazio all’interno di un progetto di autorecupero a fini abitativi, che vede l’intervento di professionisti che supporteranno le famiglie nell’autocostruzione.


giovedì 7 febbraio 2008

NO DEMOCRAZIA.NO VOTO!

Basta non se ne può più. La misura è colma. Dopo due anni di governo deludente di centrosinistra si deve ritornare a votare con una legge definita unanimemente una porcata. Una legge che scippa l'elettore del diritto democratico di almeno scegliere i propri rappresentanti politici. Unico mezzo che potrebbe, forse, limitare quel potere autoreferenziale degli attuali parlamentari che costituisce il presupposto per la creazione del partito trasversale blindato che ha l' interesse primario di conservare i propri immensi e ingiustificati privilegi, e che per tutti va sotto il nome di Casta, ma che ormai non fa più effetto: Perfino il leggiadro Casini si riempie la “boccuccia” di sdegnato biasimo. Un po' come da divorziato e al secondo matrimonio inneggia all'indissolubilità dello stesso.

Lo sappiamo tutti che chiunque vincerà non sarà in grado di dar vita ad un governo in grado di operare per un'intera legislatura e senza continui compromessi e baruffe tra alleati.

Ma, ahimè, il popolo, parte dei cittadini italiani, gran parte dell'elettorato fa come le tre scimmiette: non vede non sente non parla, e quel che è peggio al momento del voto continua a dare il proprio consenso controvoglia e turandosi il naso.

Ebbene io non ci sto. Da semplice cittadino, ma cosciente della situazione drammatica in cui versa il Paese, da attivo partecipante di comitati civici in lotta per la difesa dell'ambiente e la salvaguardia della salute del pianeta, da militante impegnato anima e corpo contro le lobby dell'incenerimento dei rifiuti e della privatizzazione dell'acqua e contro ogni forma di presenza mafiosa nella realtà quotidiana, io dico, per quel che mi riguarda, che NON ANDRO' A VOTARE.

Sono convinto che molti italiani siano in sintonia con questa mia decisione. So benissimo che abdicare al voto non serve, anzi favorisce i favoriti in questo caso Berlusconi, ma se il voto è il modo in cui un cittadino manifesta la sua approvazione e la sua scelta per la definizione di una classe politica e del relativo governo, chi disapprova e non ha altro modo di esplicitarlo deve poterlo fare con un astensionismo partecipato e manifesto. E non dico di lasciare la scheda bianca che poi può essere tranquillamente riempita, né di annullarla con frasi di sfogo. Bisogna non andare a votare, rifiutarsi di dare il proprio voto, con convinzione. Se fossimo in tanti, ma veramente tanti a fare questa scelta, sono convinto che qualcosa succederebbe, una scossa, un allarme, un fatto di grande attenzione mediatica.

E' una proposta, né qualunquista, né rinunciataria dei sacri diritti della democrazia, bensì per tentare di ripristinare questi diritti che ci sono stati ormai scippati, e per scongiurare un possibile scenario inquietante: se non ci svegliamo potremmo prima di quanto si pensi ritrovarci pesti e gabbati in un nuovo sistema totalitario, equivoco e subdolo ma paralizzante.

Chi è d'accordo batta un colpo, passi parola.

NO DEMOCRAZIA. NO VOTO.

Gli inceneritori e la truffa dei fondi pubblici Cip6


Senza Soste - Gli inceneritori e la truffa dei fondi pubblici Cip6:

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lunedì 4 febbraio 2008

Inquietante scenario. Una proposta


La situazione è sotto gli occhi di tutti, è veramente tragica e la nostra difficoltà, che da anni siamo impegnati a informare i cittadini su questa complessa tematica della gestione rifiuti e dell’enorme business che c’è dietro, aumenta considerevolmente. Soprattutto grazie anche, lo sostengo da tempo, dei messaggi contraddittori provenienti da un forte partito trasversale dell’incenerimento, che va dai partiti del centrosinistra, alle associazioni ambientaliste dominate da una sorta di schizofrenia per cui a volte dicono NO, spesso NI e in definitiva SI, e naturalmente a tutta quella pletora di media prezzolati e di tecnici e scienziati a vario titolo che come l’insigne Veronesi per guadagnarsi la pagnotta sono pronti a giurare sui loro figli che i nuovi impianti d’incenerimento presentano rischio ZERO in fatto d’inquinamento e danni per la salute. La certezza assoluta non è della scienza ma della malafede e dell’imbecillità. A questo proposito assistiamo anche a deludenti comportamenti equivoci e di colpevole acquiescenza di giornalisti ed intellettuali vari, a diverso titolo stimati e democratici, che quando in trasmissioni, dibattiti ed inchieste si affronta il tema scottante della gestione dei rifiuti dimostrano ignoranza sui temi specifici accettando quindi supinamente le tesi più scorrette e bislacche dei vari rappresentanti del Partito Trasversale. Pochi si salvano, sicuramente tra questi Beppe Rovera e il suo programma “Ambiente Italia” più qualche altra breve comparsa di buona informazione. Ma è troppo poco nell’oceano di falsità e messaggi pilotati che costituiscono l’assillante campagna mediatica in corso per convincere l’opinione pubblica dell’ineluttabilità del sistema incenerimento. In Campania l’arrivo di Super De Gennaro ha lo scopo di far ingoiare la pillola, la stessa che Bassolino non è riuscito a propinare se non in piccola parte. Ed è tanto evidente che non si è voluto privilegiare la ricerca di una corretta gestione dell’emergenza, peraltro volutamente creata, con la nomina di qualche esperto o abile tecnico, preferendo un uomo buono per tutte le stagioni, ma che ammette candidamente, intervistato da Fabio Fazio a “che tempo che fa”, di non saperne molto della gestione rifiuti. Penosamente non ha fatto che ripetere vaghe enunciazioni teoriche, per lo più battendo il chiodo delle discariche e degli inceneritori come ultima doverosa fase del processo di smaltimento, senza soffermarsi, se non di sfuggita come risposta ad una precisa domanda, sulla necessità di avviare una improcrastinabile raccolta differenziata per creare le condizioni ovvie affinché non si ripresenti una situazione d’emergenza. Ovviamente la Campania, e tutta la sceneggiata messa in campo, farà da battistrada per riproporre lo stesso scenario ovunque esista un minimo di opposizione agli inceneritori, la prossima sarà la Sicilia dell’ex presidente Cuffaro dimissionato perché condannato a 5 anni come favoreggiatore di “mafiosi singoli” e pronto ad essere premiato dalla sua Casta con un posto in Senato. Senatore ad honorem dell’UDC (Ultima Deriva Cattolica). A questo proposito il quadro dell’attuale panorama politico è veramente desolante, e non passa giorno che i diversi rappresentanti della Casta non offrano al Paese un tipico comportamento da solidarietà massone per la difesa della propria poltrona, e del potere fatto di privilegi e immunità, che è più da paese arretrato del terzo mondo che da componente dell’Europa evoluta. Ma, ahimè, il popolo, parte dei cittadini italiani, gran parte dell’elettorato fa come le tre scimmiette: non vede non sente non parla, e quel che è peggio al momento del voto continua a dare il proprio consenso a chi andrebbe buttato fuori a calci. Eppure a manifestazioni come quella del Vday di Beppe Grillo e della sua proposta di legge si sono presentati milioni di persone; nei vari comitati civici, sparsi ovunque ci sia da opporsi a progetti rischiosi o illegali vanno e vengono migliaia di cittadini più sensibili e coscienti: in Rete c’è un proliferare di siti e mail-list che trattano temi dedicati all’ambiente, alla salute, alla politica alternativa, e in alcuni programmi radiotelevisivi arrivano centinaia di messaggi di persone attente e impegnate a contrastare il degrado di questa società, e allora mi chiedo perché non si riesce a creare un movimento coeso che possa dare un colpo deciso al malaffare del nostro sistema politico? Certo il problema grosso, ovunque, è il riuscire a coordinarsi, a non frammentarsi e scontrarsi su questioni di visibilità e rivalità. Problema annoso di tutti i movimenti. Ma io, con questa riflessione vorrei riuscire a mandare un imput, una proposta concreta che potrebbe diventare un momento unificante. Magari è un’idea balzana, ingenua o irrealizzabile, ma comunque la voglio esporre. Se come sembra ci saranno nuove elezioni a breve, malgrado tutti si siano sperticati a dire che la legge è una porcata e i problemi di governabilità si ripresenteranno, io propongo di lanciare una parola d’ordine semplicissima: NON ANDIAMO A VOTARE. Se il voto è il modo in cui un cittadino manifesta la sua approvazione e la sua scelta per la definizione di una classe politica e del relativo governo, chi disapprova e non ha altro modo di esplicitarlo lo faccia con un astensionismo partecipato e manifesto. Se fossimo in tanti, ma veramente tanti a fare questa scelta, sono convinto che qualcosa succederebbe, una scossa, un allarme, un fatto di grande attenzione mediatica. E almeno tutti coloro cui facevo prima riferimento, che non ne possono più, potrebbero con un esteso passa parola attuarlo. E’ una proposta, né qualunquista, né rinunciataria dei sacri diritti della democrazia, bensì per tentare di ripristinare questi diritti che ci sono stati ormai scippati, e per scongiurare un possibile scenario inquietante: se non ci svegliamo potremmo prima di quanto si pensi ritrovarci pesti e gabbati in un nuovo sistema totalitario, strisciante ma paralizzante.


domenica 3 febbraio 2008

da Agorà magazine

Il cerchio si chiude: emergenza rifiuti ed il business degli inceneritori

Ad Economix si svela la realtà dei rifiuti da Napoli a tutt’Italia

domenica 3 febbraio 2008 di Gianluigi Redaelli



Il cerchio si chiude. Prima la creazione dell’emergenza, poi la campagna mediatica isterica ed ora di fronte all’urgenza di non pagare le ingenti multe minacciate dall’Europa, ecco il buon Prodi che invece di Bersani firma il decreto magico (merda che si trasforma in oro) e dà i sospirati incentivi cip6 ai boss degli inceneritori.

E non basta perché ieri sera, meglio notte direi, data l’ora che va in onda (almeno fortunatamente non vista dal grande pubblico) la trasmissione "Economix" condotta da Myrta Merlino (giornalista!) ha parlato della Campania e dei suoi rifiuti ed ha ospitato il senatore Roberto Barbieri, Presidente di quella Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che ha fatto tappa anche in Sicilia, il quale sapete cosa ha detto e ridetto?

"Che la raccolta differenziata è solo una componente del corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti; che dopo il riciclo di qualche materiale utile si deve necessariamente procedere all’incenerimento; che si devono quindi costruire rapidamente gli impianti che ormai non costituiscono più alcun pericolo data la tecnolgia d’avanguardia; che quelli esistenti a Vienna e in altre località del Nord Europa, pur essendo al centro delle città, (questo argomento gentilmente offerto dalla conduttrice) costituscono un grande vantaggio per le comunità, non solo perché producono energia che soddisfa le esigenze generali, ma anche perchè "diminuisce" (letteralmente) l’inquinamento dell’atmosfera permettendo di eliminare molte caldaie condominiali!

Di fronte a queste argomentazioni così solide di un senatore presidente di una commissione di inchiesta che cosa si può dire?

Tanto di cappello! Ma non si è limitato a questo, perché spalleggiato dal direttore del "Mattino" di Napoli, ha chiuso sostenendo che anche in Sicilia se si non si provvede a far partire subito gli impianti, compito del nuovo governo che verrà, finirà come in Campania.

Morale: mettetevi tutti l’animo in pace, voi contestatori del moderno che avanza perché NOI esponenti di quella grande consorteria che si chiama CASTA (sottotitolo mafia) non permetteremo che si intralci il cammino del progresso, basato sull’energia prodotta mirabilmente dal bruciare tutto ciò che ci capita a tiro, dall’emettere in atmosfera grandi quantità di gas e CO2 che permettano alle future generazioni di non soffrire il freddo ed avere un pianeta più caldo, e soprattutto a noi consulenti ed esperti prezzolati di avere sempre il portafoglio più gonfio.

Di fronte a tutto questo l’amara costatazione che non possiamo neppure tentare di "eliminare" queste impurità col nostro voto, che ci hanno scippato pure quello!

Due insigni pareri sugli inceneritori

Interviste del blog beppegrillo.it: Maurizio Pallante

Federico Valerio: GLI INCENERITORI SONO UNA BUFALA