domenica 3 febbraio 2008

da Agorà magazine

Il cerchio si chiude: emergenza rifiuti ed il business degli inceneritori

Ad Economix si svela la realtà dei rifiuti da Napoli a tutt’Italia

domenica 3 febbraio 2008 di Gianluigi Redaelli



Il cerchio si chiude. Prima la creazione dell’emergenza, poi la campagna mediatica isterica ed ora di fronte all’urgenza di non pagare le ingenti multe minacciate dall’Europa, ecco il buon Prodi che invece di Bersani firma il decreto magico (merda che si trasforma in oro) e dà i sospirati incentivi cip6 ai boss degli inceneritori.

E non basta perché ieri sera, meglio notte direi, data l’ora che va in onda (almeno fortunatamente non vista dal grande pubblico) la trasmissione "Economix" condotta da Myrta Merlino (giornalista!) ha parlato della Campania e dei suoi rifiuti ed ha ospitato il senatore Roberto Barbieri, Presidente di quella Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che ha fatto tappa anche in Sicilia, il quale sapete cosa ha detto e ridetto?

"Che la raccolta differenziata è solo una componente del corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti; che dopo il riciclo di qualche materiale utile si deve necessariamente procedere all’incenerimento; che si devono quindi costruire rapidamente gli impianti che ormai non costituiscono più alcun pericolo data la tecnolgia d’avanguardia; che quelli esistenti a Vienna e in altre località del Nord Europa, pur essendo al centro delle città, (questo argomento gentilmente offerto dalla conduttrice) costituscono un grande vantaggio per le comunità, non solo perché producono energia che soddisfa le esigenze generali, ma anche perchè "diminuisce" (letteralmente) l’inquinamento dell’atmosfera permettendo di eliminare molte caldaie condominiali!

Di fronte a queste argomentazioni così solide di un senatore presidente di una commissione di inchiesta che cosa si può dire?

Tanto di cappello! Ma non si è limitato a questo, perché spalleggiato dal direttore del "Mattino" di Napoli, ha chiuso sostenendo che anche in Sicilia se si non si provvede a far partire subito gli impianti, compito del nuovo governo che verrà, finirà come in Campania.

Morale: mettetevi tutti l’animo in pace, voi contestatori del moderno che avanza perché NOI esponenti di quella grande consorteria che si chiama CASTA (sottotitolo mafia) non permetteremo che si intralci il cammino del progresso, basato sull’energia prodotta mirabilmente dal bruciare tutto ciò che ci capita a tiro, dall’emettere in atmosfera grandi quantità di gas e CO2 che permettano alle future generazioni di non soffrire il freddo ed avere un pianeta più caldo, e soprattutto a noi consulenti ed esperti prezzolati di avere sempre il portafoglio più gonfio.

Di fronte a tutto questo l’amara costatazione che non possiamo neppure tentare di "eliminare" queste impurità col nostro voto, che ci hanno scippato pure quello!

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