mercoledì 28 maggio 2008

Al fianco della Campania in lotta


Il movimento No Inc siciliano è al fianco della Campania in lotta.

Il movimento No Inc di Palermo e della Sicilia tutta, si schiera decisamente al fianco delle popolazioni campane impegnate in una dura lotta per la difesa dell’ambiente e della salute collettiva, e condivide totalmente il comunicato del Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, che ribadisce punto per punto, rivolgendosi alla Magistratura, tutte le illegalità sfoderate da governo e amministrazioni varie, nella conduzione del sistema smaltimento rifiuti di questa e della passata gestione.

Di fronte alla violenza delle forze dell’ordine nei giorni scorsi contro l’opposizione pacifica, ma determinata della gente di Chiaiano, che non vuole una discarica rifiuti in un territorio naturale e agricolo limitrofo alle abitazioni, è necessario fare fronte comune. Chi si batte contro la realizzazione di impianti inquinanti e pericolosi, come gli inceneritori o i rigassificatori, o contro grandi opere a rischio d’impatto ambientale negativo, come il Ponte sullo stretto o la Tav o le basi militari di Vicenza e di Sigonella, o contro la privatizzazione dell’acqua, corre oggi lo stesso rischio dei cittadini di Chiaiano. In pratica tutti i comitati civici che hanno come unica fede la difesa del bene pubblico e lo sviluppo dei territori in maniera corretta e sostenibile sono, con la politica dichiarata del nuovo governo Berlusconi, non strumenti di confronto e valutazione delle problematiche relative ad ogni specifico territorio, ma dei fastidiosi ostacoli da schiacciare con il caterpillar di una dura invocata intransigente fermezza. Questo ciò che dichiaratamente vorrebbe il nuovo Potere di stampo xenofobo che già ha dato i primi assaggi di una politica illiberale e antidemocratica, predisponendo anche gli strumenti repressivi, come quelli della criminalizzazione dei manifestanti, o del segreto di stato per fare i propri comodi nelle questioni scottanti dell’energia e delle infrastrutture, o della recrudescenza di azioni contro Rom ed extracomunitari additati come unici responsabili di un problema sicurezza, ingigantito e strumentalizzato da una campagna mediatica ad hoc. Ma non è detto che gli riesca tanto facilmente. Una prima significativa vittoria, con uno stop di prudenza e valutazione da parte del riemerso Bertolaso, c’è stata nelle ultime ore in conseguenza delle barricate di Chiaiano, anche se ovviamente siamo solo all’inizio di un durissimo braccio di ferro, che potrebbe avere perfino conseguenze molto tragiche. A questo si aggiunge anche l’intervento della magistratura con l’arresto e l’incriminazione di 25 eccellenti personaggi, dirigenti e responsabili vari, tra cui la vice di Bertolaso, tutti implicati nel sistema dell’emergenza che ha ridotto, volutamente e colpevolmente, la Campania nella stato in cui si trova.

Di fronte quindi al deciso proposito governativo di portare avanti tutti i progetti che interessano logiche di mercato liberiste e neocapitaliste, solo debolmente e ipocritamente contrastate da una opposizione complice e subalterna, le popolazioni sono esposte a rischi d’ogni genere e di diversa gravità e l’unico baluardo potrà venire dal variegato arcipelago dei movimenti antagonisti e di chiunque s’impegna per la difesa dei diritti sociali, solo se sarà in grado di realizzare, oltre ad una concreta solidarietà partecipata, un’ampia e determinata unità d’azione. Conseguentemente il movimento No Inc siciliano aderisce fattivamente alla manifestazione del 1 giugno, operandosi per realizzare anche nella nostra regione una giornata di mobilitazione.

Comitato No Inc- Palermo

venerdì 23 maggio 2008

23 maggio 1992 - Giovanni Falcone


il suo sorriso calmo

sfottente sotto i baffi

e subito un lampo duro

negli occhi fissi

sul racconto di un impegno

che è dura lotta

a scapito della vita


e quando il giorno

del supremo sacrificio

è arrivato con il suo carico

d'incredibile crudeltà

e di micidiale potenza

qualcuno avrà gioito

ma in molti abbiamo pianto


poi migliaia di pugni alzati

e grida di rabbia nella navata

zeppa di bieca autorità

e la voglia accesa

di riprendere il testimone

della sua corsa irta

d'ogni specie di ostacolo

per un traguardo da osare


mi chiedo: in quanti

avremo/avranno la forza

per una staffetta così ardua?

martedì 13 maggio 2008

IL MOVIMENTO NO INC IN SICILIA

Domenica 11 maggio 2008 a Cinisi (PA) in occasione del Forum Sociale Antimafia a trent'anni dall'omicidio di Peppino Impastato, ha avuto luogo il convegno "Movimenti alternativi dal '68 ad oggi".
Cliccare sul titolo per leggere l'intervento per il movimento NO Inc

giovedì 8 maggio 2008

Il tuo nome, Peppino


Da poco planato in Sicilia

tra le baracche di un territorio

stremato dal terremoto,

immerso nella lotta di un popolo

stretto tra il dramma e la mafia,

improvviso nella mia vita

irrompe il tuo nome

quel lontano 9 Maggio 78…

esplode sconosciuto come un fuoco

sempre più caldo e vivo

col passare degli anni…

io che credevo di fare, di essere

militante impegnato e coerente

mi sono imbattuto in te

nel tuo impegno, nel tuo ardore

nel tuo coraggio inimitabile…

e da allora, da quel primo corteo

tra la gente atterrita di Cinisi

che spiava da dietro gli scuri

di un’atavica impotenza

quel fiume variopinto di giovane forza

che gridava con rabbia il tuo nome

30 anni sono già passati…

metà di una vita

da quel giorno memorabile

in cui una truce menzogna di stato

ha tentato di coprire il tuo martirio

dipingendoti, come gìà Giangiacomo

suicida o dinamitardo inesperto…

troppo a ridosso d’un cadavere eccellente

vittima di un terrorismo imbecille

puntualmente usato per mistificare

infangando la tua e la nostra volontà

di rivoltare il vecchio mondo

per costruirne uno migliore

di cui tu già ne eri cantore e poeta…

da allora il tuo nome echeggia ovunque

è lievitato fino a coprire i continenti

è germogliato in menti d’ogni etnia

ha suscitato emozioni dagli schermi

favorendo lo sviluppo

di nuove promettenti consapevolezze…

da allora ogni anno il 9 maggio

è il momento dell’inventario

delle lotte, di qualche battaglia vinta

in una guerra ancora lunga,

dei caduti esemplari

come i tanti Giovanni Falcone

che dai loro posti hanno conquistato

una morte importante come la tua…

ogni anno il tuo sacrificio

diventa sempre più ingombrante

per chi aveva pensato da vigliacco

di risolvere un problema…

ma anche in giorni comuni, sempre

tu ci costringi a fare i conti

con la nostra coscienza

con il nostro umore di irriducibili…

ci costringi a confrontarci

con l’immenso capitale

che il tuo nome rappresenta

timorosi di dilapidarlo…

non più solo contro un Tano Seduto

boss locale più o meno potente

oggi, ci si batte contro tutti

chi vuole rubarci l'acqua

chi avvelena l'aria

e uccide ogni ora di più il pianeta

contro un governo nuovo

ma che è vecchio di sempre

di menzogne e di voglia di guerra

di leggi buone per lor signori

e sferza e miseria per gli altri

il Cavaliere Nero è tornato

con un voto suicida e vile

che per me è solo un incubo

e allora mi rifugio nel tuo nome

che vivrà per sempre

scolpito nei nostri cuori

di chi non si arrende mai…


gianluigi redaelli 9 maggio 2008

Trentennale dell'assassinio di Peppino Impastato

Forum sociale antimafia "Felicia e Peppino Impastato"
1978-2008

Il trentennale è l'occasione per riflettere su alcuni punti fermi che riguardano la storia di Peppino, le sue scelte politiche, le sue analisi, il suo progetto di mutamento sociale. Ciò è necessario poiché da alcuni anni sono in atto tentativi di mitizzazione, di sacralizzazione, di appropriazione e strumentalizzazione della sua immagine , da parte dei mezzi di informazione e di parti politiche che tendono a snaturarne il pensiero.
1. Peppino, ha attraversato il suo percorso politico in quelle formazioni della "sinistra rivoluzionaria" nate prima e dopo la contestazione del '68, dai gruppi marxisti-leninisti alla campagna elettorale per il Manifesto, a Lotta continua, alla candidatura alle elezioni comunali come Democrazia Proletaria. La sua scelta del comunismo rifuggiva dalle dittature burocratiche del "socialismo reale" e si fondava sull'eguaglianza, il soddisfacimento collettivo dei bisogni, la partecipazione dal basso. Tutto questo viene drasticamente piallato o fortemente emarginato dall'iconografia affermatasi negli ultimi anni. Nascevano da queste scelte la polemica con il Pci nella stagione del "compromesso storico", l'impegno a fianco dei contadini espropriati per l'ampliamento dell'aeroporto, degli edili disoccupati, con l'obiettivo di coniugare lotte sociali e impegno culturale e politico fuori e all'interno delle istituzioni.
2. L'analisi della mafia, intesa come modello di accumulazione e di interazione con tutti gli aspetti del potere, è stata il punto centrale di questo molteplice impegno, fatto di proposte, denunce, controinformazione, mobilitazione. Tutto ciò in netta opposizione con chi ritiene che la mafia sia soltanto un gruppo criminale o un generico comportamento, e che la lotta contro di essa non abbia valenza politica, non sia né di destra né di sinistra. Peppino fa parte di una storia che è quella della lotta di classe diretta dalle grandi forze della sinistra, dai Fasci siciliani alle lotte contadine degli anni '50, un patrimonio in seguito disperso con l'adozione di una politica di cedimenti e di compromessi. L'esperienza di Peppino, troncata dalla violenza, rivive nelle analisi più serie e conseguenti della mafia e delle mafie, che mettono al centro la loro complessità e lo sviluppo di borghesie mafiose all'interno dei processi di globalizzazione neoliberista, nelle esperienze di movimento, dai Noglobal all'antimafia sociale, non certo nelle generiche manifestazioni di legalità formale e negli appelli a un'antimafia unanimistica.
3. In Sicilia e nell'intero Paese negli ultimi anni si è assistito al prevalere di forme di legalizzazione dell'illegalità, con l'affermarsi del cuffarismo e del berlusconismo, con il tentativo di cancellazione della matrice della Resistenza antifascista a fondamento della Costituzione repubblicana. Il centrosinistra si è dimostrato incapace di opporre un argine al dilagare del conservatorismo e all'inasprirsi dei problemi suscitati dalla precarizzazione e flessibilizzazione del lavoro. Occorre dare vita a politiche alternative non subalterne al mercato capitalistico e ai suoi dogmi della competitività a ogni costo e del successo con ogni mezzo, in un quadro internazionale in cui le logiche di dominio e i fanatismi identitari portano alla guerra permanente e alla diffusione dei terrorismi.
5. In questo contesto i tentativi di costruire nuove forme del fare politica, le esperienze di antimafia sociale (dalle lotte dei senzacasa di Palermo alle forme cooperativistiche per l'uso sociale dei beni confiscati, all'antiracket) debbono essere capaci di uscire dal minoritarismo e dalla logica della testimonianza, estendere il coinvolgimento dei movimenti, legando vari temi, dal lavoro all'ambiente: occorre costruire alleanze, valorizzare il pluralismo, creare cultura, a cominciare dalle scuole, darsi forme adeguate di comunicazione, in un clima, dominato dalle banalità del "pensiero unico" e dalla stupidificazione programmata delle televisioni omologate. E'necessario aprire una nuova stagione di scontro politico per la conquista della libertà del lavoro e delle idee contro l'uso spregiudicato del potere come strumento di sfruttamento e di ricatto per procurare consenso. La condanna e le dimissioni di Cuffaro pongono il problema del superamento di un sistema di potere e della costruzione di un'alternativa credibile sul piano sociale e politico.
6. Su questo terreno il Forum vuole continuare a costruire uno spazio d'incontro, d'analisi e di operatività tra i nuovi movimenti di lotta, le esperienze più significative del mondo religioso, della cooperazione internazionale, le organizzazioni che operano in varie parti del mondo, per dare vita a un progetto che unifichi le resistenze, coniughi la liberazione dalle mafie e la costruzione di una nuova società possibile, nel. nome di Peppino e sulla strada da lui indicata.

Promotori: Associazione Peppino Impastato-Casa Memoria di Cinisi, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato di Palermo, Associazione Radio Aut, Circolo Metropolis di Castellammare del Golfo.
Aderiscono: Libera, Arci Palermo.
Le adesioni si raccolgono presso la Casa Memoria di Cinisi (giovannimpastato@gmail.com) e il Centro Impastato di Palermo (csdgi@tin.it)


PROGRAMMA FORUM SOCIALE ANTIMAFIA 2008

TRENTENNALE DELL'OMICIDIO DI PEPPINO



8 MAGGIO

Ore 16,30: Accoglienza
Concentramento presso la stazione ferroviaria Cinisi-Terrasini e Casa Memoria (C.so Umberto I, 220)
Lettura Appello manifestazione nazionale + documento programmatico Forum sociale

Ore 18,00: Il Femminismo
Forum di discussione sull'impegno in difesa dei diritti della donna
Ospiti - relatori: Collettivo Femminista M.C., Collettivo Malefemmine-Pa, Novat

Ore 21,00: spettacolo di Ciccio Impastato; spettacolo di Lucia Sardo


9 MAGGIO Informazione e controinformazione ieri e oggi

Ore 10,00: forum di discussione sulla libera informazione e la comunicazione dal basso

Ospiti - relatori: Radio Onda Rossa, Francesco Catalano - Radio Onda d'urto, Valerio Monteventi - Radio Alice, Roberto Morrione, Lirio Abbate, Riccardo Orioles

Arrivo nel porto di Terrasini della veleggiata con partenza da Sanremo dedicata a Peppino e Felicia.

Ore 17,00: Manifestazione nazionale contro la mafia
Corteo da Radio Aut di Terrasini a Cinisi lungo la via che Peppino percorse la notte tra l'8 e il 9 maggio 2008 quando fu sequestrato ed ucciso.

Ore 21,00: concerto in piazza. Si esibiscono i Têtes de Bois, Ciscovox, Pippo Pollina + Linard Bardill, Flavio Origlio e i LUFF


10 MAGGIO Mafia e antimafia dagli anni '70 ad oggi

Ore 10,00: forum di discussione su mafia e antimafia negli ultimi 30 anni.

Relatori: Umberto Santino: introduzione, Francesco Forgione: l'attività della Commissione antimafia, Giuseppe Lumia: la relazione della Commissione antimafia sui beni confiscati, Franca Imbergamo: legislazione e azione giudiziaria, Rosario Crocetta: l'azione degli Enti Locali, Pietro Milazzo, Nino Rocca, Tony Pellicane: l'antimafia sociale e la lotta per la casa a Palermo, Enrico Colaianni: l'associazionismo antiracket, Davide Ganci, Rosa La Plena: l'uso sociale dei beni confiscati, Pia Blandano: l'attività nella scuole, Gianluca Faraone: il ruolo delle cooperative di Liberaterra, Tom Behan: un libro in inglese su Peppino Impastato, Salvo Vitale e Giovanni Impastato: la presenza della mafia nel territorio di Cinisi.

Ore 16,00: continuazione forum

Ore 21,00: concerto: Migrantes, Collettivo Musicale Peppino Impastato, Carmen Consoli e i Lautari


11 MAGGIO Movimenti alternativi dal '68 ad oggi

Ore 10,00: forum di discussione sui movimenti di ieri e oggi.

Ospiti - relatori: Renate Siebert, Guido Viale, Vincenzo Miliucci, Piero Bernocchi, Renato Franzitta (Conf.COBAS), Totò Cavaleri (Laboratorio Zeta), Tano D'Amico

Ore 16,00: continuazione forum

Ospiti - relatori: No Tav, No Ponte, Comitato verità e giustizia per Genova, No Dal Molin, Comitato No Inc – Palermo, Comitato contro l'ampliamento delle basi militari-Sigonella

Ore 21,00: concerto: Gente strana posse, Assalti Frontali



Per contribuire alle spese è aperta una sottoscrizione. I contributi vanno inviati a: Associazione culturale Onlus "Peppino Impastato" di Cinisi. Conto corrente postale n. 26951889, indicando nella causale: contributo per il Forum sociale 2008.