lunedì 27 luglio 2009

in memoria di Rita

Rita da Partanna-

un uccellino che non sa volare

prima ancora che diventasse fulgido

da onorare come quello di Graziella

-anche lei con solo 17 anni di vita-

e di tutte le donne coraggio

stroncate senza colpa

il tuo nome Rita mi è stato caro…

tu sei nata lì in quella terra

scossa nel profondo delle viscere

e bruciata da vile violenza

dove anch’io sono stato in un altro tempo…

lì a Partanna nel Belice sei cresciuta

in una gabbia di mura familiari

con l’eco della parola mafia

in ogni momento delle tue giornate

nei frammenti intimi del tuo diario…

tu hai capito a poco a poco

che per sfuggirla o combatterla

bisogna prima stanarla dentro di sé

l’atavica cultura della rassegnazione…

e quella belva feroce implacabile

che ti ha sottratto i naturali affetti

tu giovane donna hai provato a sfidarla

con coraggio sorretta dal buon “zio Paolo”

dall’uomo di legge falciato anche lui

come tanti con la testa eretta

e il nome inciso nella storia…

dove ora c’è anche il tuo

dopo quel volo spiccato nel vuoto

simile a quell’uccellino spaurito

che incredibilmente un giorno vidi

precipitare davanti ai miei piedi stupiti

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