lunedì 30 novembre 2009
Un Paese alla deriva
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Eccezionale lettera articolo, che avrei voluto scrivere io, e che dovrebbero leggere tutti, ma proprio tutti, anche quelli che potrebbero non capirla.
Milano come Roma,o di più?
Il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato e l’assessore alle Politiche Sociali Mariolina Moioli hanno detto: “Con lo smantellamento di via Rubattino scompare a Milano l’ultima grande baraccopoli. Ora in città non rimangono che piccoli insediamenti che richiedono interventi molto più semplici. L’operazione nell’area ex Enel era necessaria non solo sul piano igienico-sanitario ma anche per la sicurezza, visto che i furti sono pressoché triplicati come hanno denunciato i residenti. Particolare riguardo, anche questa volta, è stato rivolto all’accoglienza dei minori:
Bisogna guardarle bene queste facce dei nuovi nazirazzisti, che parlano di sicurezza, anche calpestando povere cose e anime di bambini che stavano, faticosamente, percorrendo
una difficile strada per integrarsi, evolversi.
Questo individuo, vicesindaco di Milano, già distintosi negli sgomberi dei centri sociali, ora ha pure il coraggio di parlare di "accoglienza dei minori", dopo che una trentina di bambini del campo che andavano a scuola ora rischiano di non poterlo più fare. L'abbiamo saputo solo ora grazie alla trasmissione Parla con me della Dandini, di quest'altra pagina terrificante che fa il paio con quella di Roma (vedi post 11/11), e che da il senso del barbarimento cui si è giunti in certi ambienti politici.
sabato 28 novembre 2009
quando le lotte vincono
E’ FINITO L’INCUBO
L’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ha dato parere negativo al rigassificatore di Melilli
Alla conferenza di servizi sul rigassificatore di Melilli del 26/11/09, l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ha depositato un provvedimento con cui ha testualmente deciso che: "...per quanto sopra rappresentato, nell'ottica della prevenzione, della sicurezza e del contenimento e riduzione degli incidenti derivanti dai rischi prima evidenziati, si esprime parere negativo alla realizzazione dell'opera prevista dal progetto...(RIGASSIFICATORE)".
Sono state accolte e condivise dall’Assessorato tutte le nostre osservazioni, assieme ai referendum dei cittadini di Priolo e Melilli che si sono espressi a larghissima maggioranza contro la costruzione del Rigassificatore, in zona ad altissimo rischio sismico, chimico e militare.
La maggioranza delle forze politiche e sindacali, e gran parte della stampa che hanno sostenuto il Rigassificatore, non curanti dei costi sociali e sanitari delle popolazioni, sono stati sconfitti.
Fra i perdenti vanno annoverati i Comuni di Priolo, Melilli ed Augusta, impegnatissimi nel contrattare con
Il sindaco di Augusta, consapevole delle gravi patologie che affliggono i suoi cittadini (dati OMS del 5.11.2009), intervistato il giorno precedente la conferenza dei servizi da Riccardo Bedogni, del Quotidiano di Sicilia, ha dato una risposta secca, inequivocabile e coerente: "Sono convinto che il rigassificatore nel medio e lungo termine possa innescare un meccanismo virtuoso per il rilancio della zona industriale".
QUATTRO ANNI DI GRAVOSO SACRIFICIO DI POCHI CORAGGIOSI PADRI DI FAMIGLIA, OGGI, AD ONTA DEI BOICOTTAGGI DI AMMINISTRATORI E POLITICANTI PRIVI DI AUTENTICA FEDE, SONO CORONATI DA MERITATO SUCCESSO. MELILLI, PRIOLO, AUGUSTA E ALMENO META’ DELLA SICILIA ORIENTALE SONO OGGI LIBERATE DALL’INCUBO RIGASSIFICATORE.
AugustaAmbiente: Comitato Cittadino contro gli Inceneritori e per il Diritto alla Vita e Decontaminazione Sicilia, esprimendo grande soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziano quanti si sono impegnati in questa battaglia.
Augusta 28 novembre 2009
Bene! Evviva! Questa vittoria di Melilli è l'ennesima dimostrazione che le lotte vincono se in piazza scendono non dico le masse , ma una buona parte dei cittadini, guidati e spronati da quella avanguardia dei più coscienti e combattivi, che all'inizio erano uno sparuto gruppo.
venerdì 27 novembre 2009
forse il nodo comincia a stringersi?
Accade che, nella convinzione di "essere stata venduta" dopo "le trattative" degli anni Novanta, la famiglia di Brancaccio ha deciso di aggredire - in pubblico e servendosi di un processo - chi "non ha mantenuto gli impegni". Ci sono anche i messaggi di morte. Al presidente del Senato, Renato Schifani, siciliano di Palermo. O, come raccontano le "voci di dentro" di Cosa Nostra, avvertimenti che sarebbero piovuti su Marcello Dell'Utri. Un'intimidazione che ha - pare - molto impaurito il senatore e patron di Publitalia. Sono sintomi che devono essere considerati oggi un corollario della resa dei conti tra Cosa Nostra e il capo del governo. È il modo più semplice per dirlo. Perché di questo si tratta, del rendiconto finale e traumatico tra chi (Berlusconi) ha avuto troppo e chi (Cosa Nostra) ritiene di avere nelle mani soltanto polvere dopo molte promesse e infinita pazienza.
giovedì 26 novembre 2009
Chi sono?
Forse sono quelli
che ricchi di un oro maleodorante
hanno zanne e grinfie
per stare aggrappati accaniti
alle leve del comando…
che per artigliare un potere da necrofili
sono pronti a difenderlo spietati
con armi sempre più intelligenti e micidiali
disposti solo a cederne qualche briciola
ai complici più esperti e sottomessi…
che conoscono solo
la ferocia della faina nel pollaio
lo sfruttamento di mani e schiene
l'odio razziale e la violenza sui più deboli…
che imbandiscono guerre
alla tavola della spartizione del pianeta
amministrano complotti
per le strategie del terrore
complottano con finta legalità
per nascondere l'atrocità dei loro misfatti…
che come voraci vampiri
succhiano il sangue delle risorse
e della natura rigogliosa vedono solo
il possibile business…
che vogliono impadronirsi perfino dell’acqua
della fonte stessa della vita
per poi concederla
goccia a goccia a caro prezzo…
che non si preoccupano
di avvelenare l’aria
con i miasmi dei rifiuti inceneriti
sterminano con uguale leggiadria
genti animali e foreste…
che umiliano con la censura
le parole degli spiriti più liberi
temuti e odiati
come riflesso della propria vergogna
decidendo d'impiccare al palo più alto
chi di loro sa fargli sberleffo…
che vivono di sotterfugi e falsità
momenti di sesso rapace
privi d’ogni parvenza d’amore…
che condannano senza appello
chi reclama libertà di scelta
per la propria libidine…
che foraggiano i più biechi istinti
di chi stupra l'infanzia e la femminilità…
che scatenano trucide cariche
di sadiche belve sulla protesta in piazza
che favoriscono con ipocrita condanna
l’overdose allucinata di stormi
di giovani inquieti sottratti alla ribellione…
che comprano alla borsa del mercimonio
cervelli putrefatti all'ammasso
proni al miglior offerente…
chi sono?
perché li vediamo
camminare al nostro fianco?
perché li lasciamo
camminare insieme a noi?
Lettera appello di Alex Zanotelli
Napoli, 19 novembre 2009
Acqua privatizzata
“MALEDETTI VOI….!”
Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!”
Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua .
Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano.
E’ la più clamorosa sconfitta della politica. E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “
Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni.
Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di
-protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari;
-creare gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale;
-costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di
-indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua;
-dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’;
-fare la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE .
AGLI ATO
-ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONI di
-impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia;
-varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua.
AI SINDACATI di
-pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua;
-mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
AI VESCOVI ITALIANI di
-proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27);
-protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA’ CRISTIANE di
-informare i propri fedeli sulla questione acqua;
- organizzarsi in difesa dell’acqua.
AI Partiti di
- esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua;
-farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini.
L’acqua è l’oro blu del XXI secolo. Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra. L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”
Alex Zanotelli
per firmare ed aderire inviare a: beni_comuni@libero.it
adesso, subito non nel 2050
è incredibile, ma da ogni conferenza, riunione internazionale, summit dei grandi della terra, il proposito più sbandierato è sempre mirato al 2050. Impegni a ridurre le emissioni nocive, a cambiare modelli di comportamento, a favorire le condizioni dei paesi poveri o in via di sviluppo, a ridurre la piaga della fame ecc, fateci caso, tutto è sempre riferito al 2050. peccato che io non ci sarò per allora per verificare i risultati.
mercoledì 25 novembre 2009
E così il cerchio si chiude.
È l'operazione più a rischio che abbiano mai tentato. Ma è quella che "davvero serve al presidente", come vanno dicendo tra loro. Che scatenerà un nuovo e duro conflitto con i magistrati. Ma con una possibile imputazione per mafia è una battaglia che vale la pena giocare. Assieme, e stavolta con il pieno appoggio di Fini, i piediellini si stanno per buttare nell'avventura dell'immunità parlamentare,Ecco, ora che si profila anche il pericolo di essere incriminato per mafia, insieme al suo amicone Cuffaro, e al tirapiedi Dell'Utri, lo staff di avvocati e azzeccagarbugli del Cavaliere Nero è pronto a qualche altra manovra per salvare loro il culo. Del resto l'azione illuminata di questo governo nei confronti della mafia è sotto gli occhi di tutti. Prima si è fatto lo scudo fiscale che permette il rientro dei capitali con cui la mafia potrà ricomprare parte dei beni che erano stati provvisoriamente sequestrati, poi con il processo breve ci sarà pure la impunità. E così si chiude il cerchio. Berlusconi bene sta lavorando per i suoi amici "che fanno schifo".
Una acuta proposta, per dimagrire e risparmiare
Anche l'ineffabile Rotondi ha detto la sua, minchiata.
lunedì 23 novembre 2009
basta con questa casta
Referendum per l’abolizione dei privilegi dei parlamentari!
Sull’espresso di qualche settimana fa c’era un articolo che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all’Unanimità un aumento di stipendio per i parlamentari di circa
€. 1. 135,oo al mese
Tale mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO- € 19.150,00 AL MESE
STIPENSIO BASE- € 9.980,00 AL MESE
PORTABORSE- € 4.030,00 AL MESE (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO- € 2.900,00 AL MESE
INDENNITA’ DI CARICA- DA € 335,00 A € 6.455,00
TUTTI ESENTASSE
TELEFONO CELL gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS-METRO gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBIASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONI INFORTUNI gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
E molto molto altro ancora. La classe politica ha causato al paese un danno di
1 MILIARDO E 255 MILIONI DI EURO
La sola camera dei deputati costa al cittadino:
EURO 2.215.00 al minuto!!!!!
Vi sembra giusto che i parlamentari abbiano tutti questi privilegi??
Repubblica con Don Ciotti
clicca sul titolo per il video
venerdì 20 novembre 2009
FIRMIAMO TUTTI
Ecco un'altra prova concreta di quanto questo governo, al di là dei proclami, sta facendo "contro" la mafia.cliccando sul titolo video di Don Ciotti che mette all'asta la casa dei boss
mercoledì 18 novembre 2009
Peccato che non sono finiti come Stefano Cucchi
Molto meno accomodante la reazione del vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato: "Non avevamo dubbi che i due studenti arrestati sarebbero stati subito liberati. Nonostante i precedenti penali degli accusati, i poliziotti picchiati e l'interruzione di pubblico servizio. Una prassi, quella della scarcerazione facile e dei processi fissati a distanza, che accomuna il trattamento degli affiliati ai centri sociali ai clandestini, puntualmente rimessi in libertà. Sistema che finisce per rendere più difficile la tutela dell'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine. Che paradossalmente saranno messe sotto accusa, nel classico stravolgimento e deformazione della realtà cui siamo da tempo abituati".
(18 novembre 2009)
il pensiero del vice sindaco Corato è emblematico del profondo sentimento di tolleranza e "carità cristiana" che permea i vertici delle amministrazioni pubbliche, e delle istituzioni preposte al rispetto delle leggi. E' nella sostanza la filosofia della tolleranza zero che produce i casi di Cucchi e Aldrovandi.
Bastonate senza pietà sugli inermi e condoni e impunità per i reati più gravi, per gli "uomini d'onore" e i malfattori in doppio petto. E via con le originali leggi berlusconiane che devono salvare il culo a lui, il Cavaliere Nero e a tutti gli amici suoi Tanzi, Cragnotti e via piritando.
martedì 17 novembre 2009
FIRMIAMO TUTTI
PRESIDENTE, RITIRI QUELLA NORMA DEL PRIVILEGIO
SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.
Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.
ROBERTO SAVIANO
Firmate l'appello
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giovedì 12 novembre 2009
BASTARDI, SCHIFOSI, RAZZISTI, NAZISTI
Un plauso alla Questura di Roma per l'operazione di sgombero arriva invece da Fabrizio Santori (Pdl), presidente della commissione Sicurezza del comune. «Le sollecitazioni e le segnalazioni dei cittadini sul costante aumento del numero dei nomadi nel quadrante della città compreso tra i Municipi VI, VII e VIII rendevano questo sgombero particolarmente atteso dalla gente, soprattutto a causa dell'impennata della quantità di furti e rapine, ma anche per i fenomeni di degrado ambientale che minacciavano l'intera zona. Questa operazione ben si colloca nell'attenta e sensibile politica dell'amministrazione Alemanno verso la
questione nomadi, volta a dare una sistemazione definitiva all'assetto dei campi autorizzati a Roma, con strutture ricettive adeguate a dare la giusta accoglienza a coloro che si mettono in regola con la legge. Ancora una volta dal sindaco Alemanno arrivano risposte concrete alle attese dei cittadini romani».
Che schifo, che rabbia impotente, a vedere quelle immagini in tv. Sgombero vuol dire spaccare tutto, senza alcun rispetto anche delle poche cose dei poveri "abitanti" di baracche. Fetenti, certo per loro scelta. Non amano queste persone vivere in ambienti puliti, in appartamenti civili, che sono a loro completa disposizione grazie alla umanità di questo popolo italiano e dei suoi governanti. Sono bestie da caricare con le ruspe, in attesa di poter usare i carriarmati. Sono fastidiose, inquietanti presenze per la gente bene, pulita e civile, che li ritiene responsabili di tutti i crimini possibili, e che quindi vanno spazzati via come monnezza. Dove andranno? cosa faranno? i bambini avevano iniziato un percorso di integrazione frequentando la scuola? Che importa, che vadano tutti a ramengo, a farsi fottere, a morire ammazzati.
Questo è il succo della nostra civiltà targata 2000. Nessuna vergogna, nessuna pietà.
mercoledì 11 novembre 2009
polizia sotto sfratto
sentita ieri a Ballarò, in un servizio sulla situazione della sicurezza a Roma, che dovrebbe essere garantita dalle forze di polizia. Non solo sono stati tagliati fondi, non solo c'è carenza di organico e di mezzi, ma, cosa incredibile, alcuni commissariati e sedi di polizia rischiano lo sfratto in quanto morosi, perché il Ministero non paga gli affitti. Questo nella pratica ciò che il governo fa concretamente al di là delle belle parole, degli enunciati pubblicitari e dei continui autoincensamenti.
ed ora anche gli squadristi...
La segreteria nazionale della Fiom ha denunciato l'azione come una "gravissima aggressione contro il presidio sindacale alla sede romana del gruppo da parte dell'ex ad della Eutelia". "Questa mattina alle 5.20 - rende noto la Fiom in un comunicato - una squadraccia di una quindicina di uomini capitanata dall'ex amministratore delegato di Eutelia, Samuele Landi, ha fatto irruzione nella sede romana di Eutelia presidiata all'interno dai lavoratori. Con piedi di porco hanno divelto le porte degli uffici, hanno svegliato i lavoratori che presidiavano la sede puntando loro negli occhi le torce elettriche, spacciandosi per poliziotti, chiedendo i documenti, minacciando gli stessi lavoratori e impedendo loro di muoversi".
"L'immediato arrivo delle forze dell'ordine - prosegue la nota - chiamate dai lavoratori, ha evitato il peggio visto l'atteggiamento violento e arrogante di questi loschi personaggi". Secondo quanto si è appreso la polizia sta ora ascoltando l'ex amministratore delegato di Eutelia, accusato di aver fatto l'irruzione nella sede dell'azienda.
lunedì 9 novembre 2009
muri difficili da abbattere
quattro lustri dalla sua caduta
noi celebriamo il muro che non c’è più
quello di Berlino, forse
ma quanti altri svettano ancora!
falso e ipocrita chi non vuol vedere
i tanti muri che pesano sul mondo:
quello che spacca la Palestina
edificato dalla finta paura d’Israele,
quello super tecnologico degli Usa
con il troppo vicino sporco Messico,
quello di sabbia alto dieci metri
voluto nel deserto del Sahara
dal sovrano del Marocco contro
la fiera emancipazione delle genti indigene,
e quello di spine e mine
che divide ancora le due Coree…
ma più di tutti questi muri d’odio reali
fan paura quelli virtuali imponenti
fissi nella mente degli uomini
quelli che induriscono i cuori
che non permettono di amare
e di considerare fratello chi è diverso
per il colore della pelle o delle idee
per le scelte di sesso e di vita…
muri difficili da abbattere