giovedì 24 febbraio 2011

La vera faccia del dittatore

Libero Mail
Le forze armate della Libia stanno usando mitragliatrici e caccia da combattimento contro i manifestanti pro-democrazia: migliaia di loro sono stati ammazzati e senza un'azione internazionale immediata la repressione potrebbe tramutarsi in un bagno di sangue nazionale.



Libia, tra i mercenari di Gheddafi forse anche degli europei - Lettera43
Serbi, europei e africani: i mercenari al soldo di Gheddafi

E' pazzesco! Si parla di un compenso di 9000 € per ogni civile ucciso, per i mercenari di Gheddafi.
Non c'è limite alla quota di brutalità e disumanità a cui può arrivare un individuo di razza umana pur di difendere il potere e i privilegi. E gli altri, noi, gli uomini civili invece che fanno che dicono? 
Alcuni li chiamano "sporchi invasori, che mi fanno proprio schifo" ( dichiarazioni di un leghista doc a proposito dei possibili profughi), altri parlano genericamente di solidarietà ma si guardano bene dal fare qiualcosa di concreto. 
Qualcuno ha proposto che ogni famiglia italiana si accolli un profugo. Benissimo, ma chi organizza il tutto?
Poi oltre a parlare non si fa nulla per fermare il pazzo sanguinario, che fa bombardare il suo popolo e che minaccia addirittura di bombardare i pozzi petroliferi. Neppure questo pericolo smuove l'Europa, la Nato, gli Usa, che in altre situazioni sono stati rapidissimi ad intervenire con la forza?
E intanto si scavano fosse sulle spiagge, dove un giorno se tornerà la pace, qualche ragazzino smuovendo sabbia per gioco troverà ossa antiche.

mercoledì 23 febbraio 2011

come cambia la musica

La banda del fare quel che ci pare - L'espresso
Così Berlusconi, Letta e Bertolaso hanno affidato le opere più importanti a un gruppo di costruttori senza scrupoli. Con una cascata di leggi su misura per eliminare ogni ostacolo e ogni controllo

questa era l'era Bertolaso, ora è cambiata la musica, e la protezione civile non ha più risorse neppure per intervenire nei casi più immediati di eventi catastrofici.
(ASCA) - Roma, 22 feb - ''Sono valutazioni che fa il governo. Rivendico solo la possibilita' di avere fondi certi per gestire l'emergenza; gli strumenti attraverso i quali vengono acquisiti i fondi e' una valutazione politica e correttamente in quell'ambito deve rimanere''. Lo sottolinea Franco Gabrielli, Capo dipartimento della Protezione Civile, al giornale della stessa Protezione Civile, parlando del ricorso alla leva fiscale per l'emergenza rifiuti in Campania e per i Comuni in difficolta' sulla gestione dei rifiuti.




lunedì 21 febbraio 2011

"non lo posso disturbare"

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Caos in Libia, morti e fiamme a Tripoli Giallo su Gheddafi, voci di golpe militare - Il Messaggero
Le voci sulla fuga di Gheddafi. Il colonnello potrebbe aver lasciato la Libia, secondo voci circolate oggi. Su un blog di Al Jazeera l'ambasciatore libico in Cina Hussein Sadiq al Musrati ha detto che Gheddafi potrebbe essere già partito
Così il nostro rais, il dittatore nostrano, aggiunge un'altra pagina meritevole di passare alla storia. Con tutto quello che accade in Libia lui prende le distanze,  o meglio, parteggia per il suo grande amicone Gheddafi. 

Insieme al bell'imbusto che risponde al nome di Frattini, ministro da piste di sci, che non prende ancora posizioni ufficiali, l'Italia di Berlusconi ancora una volta si distingue sullo scacchiere internazionale per pusillaggine, dabbenaggine e mucillaggine, quella che hanno nella testa.

sabato 19 febbraio 2011

Quando la legge è inflessibile

Palermo, morto l’ambulante che si è dato fuoco | Il quotidiano italiano
Noureddine Adnane non ce l’ha fatta. Il venditore ambulante marocchino, sposato e padre di tre figli, che venerdì 11 febbraio si è dato fuoco dopo che i vigili gli avevano sequestrato la merce, è morto all’Ospedale Civico di Palermo. Alla notizia del decesso sono accorsi genitori e amici.
Questo è ciò che può accadere nel nostro bel paese, dove può continuare a fare danno un primo ministro rinviato a giudizio per gravissime accuse, dove nel Parlamento siedono 25 tra pregiudicati e indagati, dove gli stessi parlamentari, più o meno solidali nel difendere i privilegi da casta, votano tranquillamente con il calderone del decreto milleproroghe, la sanatoria delle proprie multe per l'affissione illegale di manifesti., cioè si autoassolvono ecc ecc. Si potrebbe continuare con le infinite sconcezze perpetrate dal potere e da tutti coloro che con lo stesso sanno e possono colludere. Mentre un povero semplice buono venditore ambulante, che non fa male a nessuno, e che addirittura aveva tutto in regola, viene multato senza pietà con sequestro della sua merce, unica ricchezza e occasione di lavoro. Ma la sua colpa è gravissima, è un marocchino quindi per la  morale imperante razzista, tanto caldeggiata dalla Lega Padana, vero asse portante di questo governo squalificato e traballante, è da colpire duramente. Non è puttaniere, non corrompe con il vile denaro le coscienze di uomini e donne, non mente e spergiura per negare l'evidenza dei fatti, si limita a vendere poche cose con guadagni modesti, senza truffa e imbrogli, per campare la famiglia e i vecchi genitori. Ma la legge è legge, inflessibile e implacabile, deve servire da monito, quindi non conosce pietà per chi non è in grado di comprarla.


Quando la legge è stupida


Insegnante condannata, fece scrivere a un alunno "sono deficiente"- gds.it
l caso in una scuola media di Palermo. Un mese a Giuseppina Valido, che aveva punito il ragazzo per un episodio di bullismo: non andrà in cella per sospensione della pena e condono

Anche questa notizia fa il paio con quella sopra, meno grave, ma altrettanto assurda e cattiva. Specie per il comportamento della famiglia che ha intentato causa all'insegnante. Evidentemente il figlioletto omofobo e deficiente deve aver preso tutto dai suoi genitori.

mercoledì 16 febbraio 2011

Ma che bella notizia!


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Il gip: "C'è la prova, processate Berlusconi" Giudizio immediato, prima udienza il 6 aprile - Repubblica.it
Il giudice Cristina Di Censo attribuisce al Tribunale di Milano la competenza territoriale per il procedimento a carico del premier, accusato di concussione e prostituzione minorile dalla procura milanese. Sarà giudicato da tre magistrati donna. Le motivazioni: "Fatti a carico del premier dimostrati dalle cose". "Il premier ha abusato della sua qualità e non della funzione di presidente del Consiglio"

Finalmente una buona notizia, che aspettavo con
trepidazione, dopo la fantastica manifestazione voluta dalle donne, ora arriva anche quella del processo al Cavaliere Nero. Niente più scudi o lodi che lo possano salvare, anzi, per la legge del contrappasso verrà giudicato da tre donne. Chi di donna ferisce di donna perisce, si potrebbe dire, anche se naturalmente è ancora presto per cantare vittoria. Il soggetto è mostruoso, capace di tutto e di più, ha un potere di corruzione enorme, infinito, quindi ancora tutto può accadere.
Però almeno qualcosa si muove sulla strada del suo declino, e non è poco.
Certo ora dipende molto dalla capacità della cosiddetta opposizione (con la o minuscola) di approfittare, sì approfittare, della favorevole congiunzione per dare la spallata definitiva. Con buona pace di tutti gli affabulati del despota che non sanno dire altro che è un complotto, che mira a detronizzarlo. Ben venga il complotto in questo caso, da qualunque parte si manifesti. Bisogna capire che siamo un pò nella stessa situazione di quando per colpire Al Capone si utlizzò l'evasione fiscale.




lunedì 14 febbraio 2011

L'Italia che mi piace



La dignità difesa dalle donne d'Italia Oltre 230 città unite per urlare 'basta' - Repubblica.it
Oltre 230 città sono scese in piazza oggi alla stessa ora, per lo stesso motivo e con lo stesso scopo. Difendere la dignità, non solo delle donne, ma del Paese a cui appartengono. Con le loro famiglie, i loro mariti e i loro figli. E che non si sentono più rappresentate dai festini ad Arcore.

Ma che bella manifestazione! Era da tanto che non se ne vedevano di così belle, partecipate, allegre, convinte , unitarie. E tutto grazie all’iniziativa delle donne e di tutto quel mondo radicalchic, a cui neppure credevo di appartenere. Non si sono gridati troppi slogan contro il Berlusca, perché si temeva di offrire il fianco al suo piagnisteo vittimista, che puntualmente non è mancato,  come da copione, a beneficio di quella parte del popolo, sempliciotto, che continua a credere in lui. Mentre donne squalificate, vendute ad un sistema di potere, come l’ineffabile ministra della d’istruzione Gelmini e come la gendarma Santanchè hanno perso una possibile ultima occasione di astenersi dal dare giudizi meschini.
Ma la realtà è troppo evidente e non può essere mistificata. Donne di ogni età, estrazione sociale, razza e condizione insieme ai maschi non berlusconiani hanno dato una dimostrazione di forza incredibile. E’ finalmente la prima espressione di malcontento e di critica politica al governo del PDL e del Cavaliere Nero. In più di duecento piazze, comprese Londra e Bruxelles, è risuonato lo stesso grido rabbioso e gioioso: BASTA!  Ed è un basta a tutto ciò che non si può più sopportare, dalla dignità delle donne calpestata e vilipesa, ai governi falsamente democratici, liberticidi e corrotti d’ogni latitudine. E anche il genere maschile, a differenza di quanto avveniva ai tempi del primo femminismo, ha potuto affiancarsi a questa dimostrazione gioiosa di rabbia, dare il proprio contributo a questa sferzata di dignità nata dalla consapevolezza e creatività dell’altra metà del cielo.
Con buona pace dei cortigiani del premier che si affannano a fare quadrato e negano la realtà in maniera grottesca, a dimostrazione che sono appesi per il collo proprio alla salvezza del loro boss.
Le donne, in particolare, che ruotano intorno all’esistenza del monarca, sono l’espressione più tragica e desolante di una sottomissione di corpo e d’anima, senza limiti, senza pudore, nel disperato tentativo di sopravvivenza.
Così come i manutengoli intellettuali alla Giuliano Ferrara che riuniscono in un patetico serraglio i personaggi più illiberali e ipocriti, docili prede del potere in auge, entusiasti cantori del servilismo più bieco, non possono fare altro che mettere in scena limitati spettacoli di faziosa banalità.
La storia insegna, e anche i regimi più corrotti e tenaci alla fine hanno dovuto crollare sotto il peso di una costante, serena presa di coscienza della parte migliore dell’umanità.
Sempre pessimista negli ultimi anni sulla situazione in atto, oggi per la prima volta mi apro ad un sentimento di speranza e di fiducia sulla possibilità della spallata finale.
L’augurio gridato a squarciagola è che anche il Cavaliere Nero tanto amico dei pessimi come Mubarak, possa seguire il suo stesso percorso, quanto prima.

venerdì 11 febbraio 2011

VIVA la riscossa delle donne!


Aggiornamenti sulla Manifestazione del 13 Febbraio: dove e quando






Uomini-vergogna

uomini pieni d’oro
e di un’ego smisurato
detentori di poteri efferati
gonfi come otri pieni d’aria
ma privi d’un barlume di senno
che ancora usano le donne
senza capirle e amarle
siete la preistoria….

maschio stupido e arrogante
tronfio di illecita supremazia
indegno di sentimenti d’amore
che pretende un piacere facile
da pagare con moneta o privilegi
sfruttando miserie d’ogni genere
nemico della donna
mi fai ribrezzo…

individuo del mio stesso sesso
con la virilità al posto del cervello
la smania di dominio innata
gratificata dalla cultura del potere
incapace di sensibilità e confronto
che non conosci il rispetto
mi fai vergognare…

per quanto tempo ancora
uomini semplici e puliti
dovranno  vergognarsi
e sentirsi indegni per colpa
dei maschi che calpestano
l’altra metà del cielo
e di chiunque cieco e sordo
non si oppone all’infamia?





le menti più fulgide manifestano

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Sabato 12 febbraio al teatro Dal Verme di Milano - Ore 10:30 - [ Il Foglio.it › La giornata ]
Sabato 12 febbraio al teatro Dal Verme di Milano - Ore 10:30
La manifestazione contro il neopuritanesimo ipocrita

All’evento hanno già aderito personaggi come Piero Ostellino, l’editorialista del Corriere della Sera (quello che scrisse “quando una donna si siede sulla propria fortuna”), la parlamentare Iva Zanicchi che, per Ferrara, “non prende ordini da Berlusconi ma difende l’Italia dal progetto di scardinare il berlusconismo con ogni mezzo per mettere al suo posto un civismo minacciosamente illiberale”, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e molti altri esponenti del giornalismo e della cultura berlusconiana.

venerdì 4 febbraio 2011

Silvio come Mubarak, fratelli coltelli


Sul caso Ruby la Camera dice no ai pm e rimanda gli atti alla procura di Milano - Il Sole 24 ORE
Quanto alla tesi del Pdl, secondo cui il premier telefonò alla Questura di Milano perché, "salvando" Ruby, «salvava le relazioni con l'Egitto», il capogruppo del Pd ironizza e gli dà un consiglio: «La prossima volta, mandi un ambasciatore e non una ragazza che poi la affida a una prostituta brasiliana, altrimenti lo zio potrebbe prenderla a male».
Bene, per ora il Cavaliere Nero è salvo, grazie ai nuovi acquisti di "onorevoli" tipo Barbareschi ed altri pronti a vendersi pure l'anima. Ma ormai il Parlamento è una specie di barzelletta, è anche quello cosa sua.
La situazione mi fa pensare ad un parallelo con quella dell'Egitto, purtroppo solo per quanto riguarda il capo del governo, Berlusconi e Mubarak  due fratelli coltelli, entrambi dittatori "democratici"abbarbicati al potere, entrambi governano per fare meglio i propri affari, entrambi sono sostenuti solo da una parte della popolazione, 
ma e qui c'è la differenza, in Egitto l'altra parte sana della popolazione si sta ribellando con forza e determinazione, pagando col sangue. Da noi, invece, dove almeno non c'è il pericolo di una repressione violenta, la parte del Paese che non è con Silvio, il satrapo, dorme tranquillamente. Con l'eccezione delle donne che, chissà, potrebbero dare la sveglia.