martedì 8 novembre 2011

cambiano le parole, uguale la sostanza



alcune riflessioni sulla situazione attuale

Berlusconi perchè è entrato nell’agone politico? Per conseguimento di carriera politica? No
Per interesse altruista nei confronti del Paese? No (lo sostiene solo lui, così come l’indagato sostiene la sua innocenza). Lo si sa che è stato un modo per salvare una situazione catastrofica delle sue aziende indebitate con le banche.
Durante il suo potere politico cosa ha fatto sostanzialmente? Leggi ad personam ed ad aziendam.
Ha risolto i suoi problemi economici, trovando il modo di arricchirsi ancora di più, e soprattutto ha pensato a sfruttare il suo “potere carismatico” per godere al massimo di privilegi e divertimenti d’ogn genere, anche al limite della decenza, fregandosene di ogni concetto di moralità e buon gusto e fidando sull’addormentamento delle coscienze del suo elettorato, imbesuito da una costante campagna di rincoglionimento culturale operato dai mass media da lui controllati. Poi sulla sua strada ha trovato l’ostacolo dell’azione giudiziaria, unica arma per frenare la sua dirompente conquista di ogni ganglo istituzionale non del Paese. A questa persecuzione, come la chiama lui, ha un solo modo di sfuggire: quello di rimanere protetto dal potere politico (i vari Lodi, prescrizioni, legittimo impedimento, processo breve, bavaglio alle intercettazioni e così via), quindi non può-assolutamente- abbandonare questa protezione. A questo punto viene spontanea una domanda: se è ricchissimo e non gliene frega nulla dell’interesse collettivo, dell’opinione negativa che va crescendo nel contesto internazionale, e che ha solo paura di finire in galera, cosa può fare se non rimanere abbarbicato al potere anche se traballante? Certo per fare questo, deve continuamente comprare le coscienze dei suoi ricattatori, che aumentano ogni giorno di più, ma essendo di una ricchezza spropositata la cosa non lo disturba più di tanto. Poi, e qui occorre riflettere a fondo, chi può dire se tutta la faccenda dello spred che va su e giù ad ogni indiscrezione, in questi giorni, di dimissioni probabili poi subito smentite, non serva a lui e ai suoi accoliti per fare speculazioni in borsa?
L’individuo è talmente senza limiti di moralità da essere in grado di volgere a suo vantaggio anche situazioni drammatiche che coinvolgono milioni di persone. Nel caso la situazione diventasse veramente difficile chi gli impedirebbe di scapparsene in qualche paradiso fiscale e giudiziario, dove sicuramente ha già basi sicure?
Certo, almeno come inizio di un processo di controtendenza, basterebbe che l’Opposizione tutta unita riesca a scalzarlo e a permettere un governo di salute pubblica, provvisorio. Poi si vedrà.
Quindi alla fine di queste riflessioni la conclusione è una sola: solo la sua “eliminazione fisica”
(intesa anche come dipartita naturale)  potrebbe mettere la parola fine, in un paragone storico, come qualcuno ha ricordato, con il despota Alcibiade dell’antica Grecia.

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