giovedì 17 novembre 2011

il cielo è sempre più radioso


Mamma mia, ragazzi, quasi non ci posso credere!, come dicono nei film americani, il governo del gran puttaniere è finito ed ora abbiamo il governo dei Professori. Mi sembra un sogno! Mai avevo guardato con tanto interesse ed emozione la cerimonia, ritenuta stucchevole, della presentazione e giuramento dei nuovi ministri. Mai avrei supposto di potermi emozionare alla vista di persone normali, impacciate, ma dalle belle facce serie e pulite, che saranno i nostri nuovi ministri.
Ognuno di loro, sono pronto a scommettere, pur ammettendo abbiano ovviamente difetti e magagne come tutti, saranno sempre meglio del meno peggio del governo uscente. Prima di tutto perché ognuno è esperto e praticante della materia che dovranno trattare. Finalmente! Un principio che dovrebbe essere basilare e scontato in ogni efficace democrazia: chi sa di agricoltura può farne bene il ministro; chi conosce la materia legale e giuridica può essere un buon ministro della giustizia; per discutere d’istruzione meglio un professore che una bigotta laureata esperta solo in gaffe madornali.  Meglio un ministro degli esteri che ha fatto l’ambasciatore al posto di un maestro di sci. Sicuramente preferibile ad un exfascista picchiatore, rimasto rozzo e arrogante, come ministro della difesa anche un ammiraglio in servizio, che forse conosce da vicino le implicazioni delle scelte militari. Basta con i tanti avvocati che diventano ministri per difendere dai guai il boss al quale sono legati mani e piedi, e soprattutto non più ministre ex veline, bionde, procaci con il solo merito di essere gradite al boss del quale si dichiarano in ogni occasione schiave fedeli.
Ma ci pensate, tre sole donne, più simili alla Merkel e alla Camusso, che alla Carfagna, ma in posti importanti, non di secondo piano, in virtù della loro capacità e competenza. C’è da augurarsi, usando il linguaggio del fine maschilista La Russa, che dimostrino di avere le palle, o meglio in gergo femminista che sappiano fare meglio, dei maschi. D’altronde spesso le donne, competenti, si dimostrano più efficienti di noi uomini.
In ogni caso è chiaro che bisognerà vedere concretamente quello che faranno, ma se il buon giorno si vede dal mattino le premesse di serietà e competenza ci sono tutte, e oggi non è poco.
Mi sembra veramente un sogno non vedere più certe facce odiose parlare pomposamente di progetti fumosi o inquietanti, di egregi comportamenti autoreferenziali, di sperticate lodi al capobanda e pietose difese delle sue più irritanti e squalificanti manifestazioni. Non vedremo più perfino l’algido profilo del grottesco Brunetta, che dall’alto della sua grande opinione personale di se medesimo, considera tutti gli altri, compresi coloro che dovrebbe “amministrare” la peggiore Italia.
Pensate che non si parlerà più di leggi ad personam, per bloccare le intercettazioni e l’attività della magistratura, di censurare l’informazione scomoda, ma si comincerà a discutere con la cittadinanza, e con le varie categorie di riferimento, così hanno già dichiarato alcuni ministri, le opportune proposte di legge.
Il Parlamento tornerà ad essere il luogo della discussione preventiva ad ogni approvazione, e non una specie di assemblea di soci chiamata ad assecondare il dictat padronale, forte dei numeri acquisiti tramite corruzione e compravendita da mercato, fino a dover confermare asserzioni da barzelletta, che hanno fatto il giro del mondo. Ha finito anche il suo mandato un individuo come Saverio Romano, inquisito per mafia, compagnone di Cuffaro, e sul cui curriculum di Wikipedia alla voce professione si legge: politico, e il cui merito è stato aver salvato l’ex premier insieme alla masnada dei responsabili, capitanati dal povero Scilipoti.
Veramente c’è una grande aspettativa e fiducia che questi professoroni facciano un buon lavoro nell’interesse precipuo del Paese e non di un clan mafioso o di una cricca di ladri o peggio di un boss che tutto controlla grazie al potere enorme del suo denaro. E mi sembrano del tutto fuori luogo e strumentali le polemiche su eventuali misteriosi complotti della “spectre dei banchieri e finanzieri” di cui Monti sarebbe la quinta colonna. Facezie idiote sostenute da teste lucide come quella di Nosferatu-Sallusti o Elefantino-Ferrara, i servi liberi del Cavaliere Nero, che ancora non si possono rassegnare alla sconfitta del loro Mito- pagatore. Così come tutte le minacce buttate lì dagli ex potentati del caravanserraglio PDL-Lega di “poter staccare la spina” in qualunque momento ne abbiano la voglia, mi sembra siano cariche a salve, in quanto d’ora in poi ogni azione che si dovesse contrapporre al tentativo di salvare la baracca da parte del governo Monti, dovrà fare i conti con l’opinione pubblica sempre più cosciente, fortunatamente, della situazione reale.
Anche la Lega che ha creduto di tirarsi fuori, furbescamente, da una condizione catastrofica a cui ha attivamente contribuito credo faccia i conti sbagliati e anche il ritornare all’origine della parola d’ordine “secessione” cercando rifugio e conforto in un grottesco parlamento padano, senza l’appoggio munifico del buon Silvio, difficilmente le consentirà di mantenere i fasti del periodo d’oro, dell’ipocrita slogan “Roma ladrona”.
E devo anche spendere una parola di biasimo per quei giovani studenti, super-rivoluzionari, che prima ancora di conoscere i piani del nemico si mettono a sparare a casaccio con risultati incongrui e controproducenti.
In ogni caso a me il cielo appare sempre più radioso, si tratta solo di aspettare fiduciosi che spunti anche il sole.

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