lunedì 30 gennaio 2012

Bavaglio a internet A difenderlo resta solo la Lega | Federico Mello | Il Fatto Quotidiano


Anonymous sta portando avanti in modo determinato la guerra contro il SOPA, la legge sul diritto d’autore e la vendetta per la chiusura di Megavideo e Megaupload.
Gli hacker sono partiti all’attacco anche in Italia. Dopo aver messo nei giorni scorsi offline il sito del governo italiano e quello dell’associazione neofascista Casa Pound, hanno messo down sia il sito della Lega Nord che quello personale dell’onorevole Fava.
Il provvedimento Fava è un emendamento proposto per modificare la Legge comunitaria 2011, in modo che i fornitori di servizi web possano rimuovere contenuti illegali non solo su comunicazione delle autorità competenti ma anche dei “soggetti interessati” e cioè di chi possiede i diritti d’autore. Non sarà facile che la proposta di Fava si trasformi in legge, ma la proposta è stata sufficiente per mettere in allarme utenti e gestori italiani.


è incredibile, come ci sia sempre un testa di birillo che cerca di mettere bavagli, censure, in perfetto stile fascista alla libera informazione e alla libertà di espressione, in rete, sul web. Dopo la caduta e la messa a riposo, per ora, del bieco cavaliere nero, ci prova una gran fava di leghista, appunto tale Giovanni Fava, con la sua proposta del put. Perchè noi tutti utilizzatori della rete non lanciamo una proposta simile: ogni volta che un qualsiasi politico fa una proposta di legge o un atto assurdo, possiamo cassarlo con un semplice zac!

venerdì 27 gennaio 2012

IL GIORNO DELLA MEMORIA

27 GENNAIO- IL GIORNO DELLA MEMORIA

perchè oggi è così importante?
tu mi chiedi tranquillo
legittimato dalla tua giovane vita...
certo, tu non conosci
la storia che ti ha preceduto
e m'incalzi, vuoi sapere...
ebbene sì, andrò indietro nel tempo
e ti parlerò dei crimini di una stirpe
affamata di guerra e di potere...
una genìa mai doma
che si disseta col sangue di altri uomini
ebrei o di pelle rossa, comunque diversi
quel tanto per considerarli prede...

e fu già una carneficina immonda
sotto le insegne di un barbaro dogma
la cui fine s'inneggia oggi, ragazzo
ma forse il tempo dell'odio feroce
non è ancora tramontato
ed ancora e sempre lo sterminio
si avvolge d'infimi pretesti
e in bandiere ammantate d'ipocrisia…

ieri, sotto le insegne dell'atroce doppia esse
troppo a lungo subita
ma con fierezza debellata
oggi con nuovi simboli ammiccanti
e, non solo gli scheletri anneriti
nei campi di Auschwitz e Mauthausen
vanno onorati
nel ricordo di uno scempio indelebile...

ancora l’odio sparge morte
esibendo putridi assiomi
che si manifestano beffardi
ad ogni occasione propizia
per scatenare massacri,
sganciare bombe
erigere Muri d'odio,
ingabbiare interi popoli,
invadere Nazioni da depredare
e sempre con vessilli
di falsa democrazia
e illusioni di libero arbitrio...

ecco, questa è la falsità
che devi scoprire e smascherare
se vorrai poter sfoggiare
la tua coscienza linda, ragazzo
così da trovare altri, sinceri
con cui procedere consapevole
sulle strade del mondo

martedì 24 gennaio 2012

 

 

Soldi spesi per l'inceneritore mai fatto

la Procura apre un'indagine sulla Pea

Palermo energia ambiente, la società di gestione del termovalorizzatore di Bellolampo, poi non più realizzato, ha speso 36 milioni: secondo i magistrati si potrebbe trattare di costi gonfiati

Soldi spesi per l'inceneritore mai fatto la Procura apre un'indagine sulla Pea - Palermo - Repubblica.it

Ecco la prima pagina de “Il Giornale” di oggi. Il titolo dissennato di Sallusti

Una lotta suicida



da venticinque lettori

Il lato oscuro della rivolta di Attilio Bolzoni

Il ribellismo siciliano è sempre stato portatore di disgrazie. Anche per l’Italia. Ogni volta che laggiù si parla di «zona franca» e rigurgiti indipendentisti si materializzano con moti di rivolta, c’è da stare sicuri che non si annuncia mai nulla di buono. La sommossa partita dall’isola – per fame e per disperazione dicono loro, gli insorti – è una febbre che ha contagiato il resto del Paese...continua

L'articolo sopra di Attilio Bolzoni spiega bene cosa c'è dietro o dentro la lotta che si sta spandendo a macchia d'olio, prima in Sicilia e ora anche al resto del Paese. Una domanda che viene subito spontanea è: come mai solo adesso, in un momento così delicato del governo Monti, si svegliano tutti questi ribelli? E prima quando c'era il bieco Cavaliere Nero, che ha portato l'Italia alla deriva, dove erano? come stavano, meglio?
Certo è incredibile, quando si cerca di lottare con comitati civici e per motivi di salute pubblica o di legalità, si fa una fatica a coinvolgere e sensibilizzare la gente, ora con quattro tir messi di traverso ottengono una incredibile solidarietà diffusa. C'è da chiedersi se avvenga il tutto spontaneamente e con convinzione o grazie a sistemi duri di persuasione.Io dico solo che pur condividendo i motivi della protesta che così incredibilmente ha attecchito in tutta la regione, le modalità di lotta rischiano di essere un karakiri, di fare più danno a tutta l'economia della regione. Si rischia di fare come nella famosa storiella del marito che si taglia i coglioni per fare dispiacere alla moglie. Ora che si è attirata l'attenzione generale bisognerebbe cambiare modalità di lotta, per esempio perchè non lanciare la proposta di non pagare più un cent di tasse, tutti, e non andare a votare, tutti. Allora sì che si farebbe male al sistema di potere senza suicidarsi.

Adriano Sofri torna a essere un uomo libero Ha scontato l... - Paperblog

Adriano Sofri torna a essere un uomo libero Ha scontato l...

Creato il 16 gennaio 2012 da Gianrelli
Adriano Sofri torna a essere un uomo libero Ha scontato la pena per l'omicidio Calabresi - Repubblica.it

Adriano Sofri torna a essere un uomo libero Ha scontato l... Lettera ad Adriano


Dice qualche saggio:
“c’è un tempo per pensare
ed uno per agire”
ma tu Adriano hai osato viverli
in un unico momento…

in anni lontani sembra un secolo
su barricate più spesso virtuali
in giorni assidui di lottacontinua
ad un sistema che non ci piaceva
tu sei stato “cattivo maestro”
di un pugno di ribelli
avidi di slogans e di giustizia…

tu, leader improvvisato come tanti
hai però pagato come pochi
non credo minimamente al tuo delitto
mandante di cosa?
di un sogno per un mondo migliore?
allora siamo in molti colpevoli…

io, ero sulle stesse barricate
in altre posizioni,
comunque immerso come tutti
in uno stupido pantano d’ideologie
che ha frenato e poi disperso
la nostra forza variopinta
ed eravamo già noglobal
convinti di avere la verità in tasca
tesi a ribaltare il vecchio mondo
per uno nuovo, tutto da decidere…

noi, eroi senza nome del 68
ti abbiamo delegato il talento
di trasferire a migliaia di giovani
quell’idea di lotta e di utopia
che animava la nostra vita
e tu hai pagato in modo efferato
la nostra illusione di cambiamento…
 
Tu hai scontato per tutti
per chiunque abbia osato ribellarsi
e inneggiare all’amore libero
così come “no allo sfruttamento”
per chi ha dovuto difendersi dai manganelli
guerrieri ingenui di una lotta impari
ai simboli di un mostro con più teste…

Certo c’è chi ha pagato di più, con la vita
ma almeno è martire riconosciuto
con il proprio posto nella storia
tu, invece, nota firma sui giornali
non sei stato neppure degno della clemenza
di questo squallido Parlamento
e tu fieramente non l’hai mai chiesta
in un invidiabile atto di coerenza
al tribunale ottuso che ti ha giudicato…

tradito da ex sodali invidiosi
fragili nelle fauci di un potere vendicativo
la società di cui sei figlio irrispettoso         
ti ha condannato come un emblema      
un Moloch malato -ma sempre feroce-
che si serve di infinite menzogne
per esorcizzare l’angoscia globale
che da ogni latitudine lo cinge d’assedio…

Io non conosco i tuoi occhi da vicino 
ma so quello che sei stato
testimone del rosso sfolgorante
che ha colorato i nostri anni
ed ora che finalmente sei libero
posso solo dirti Grazie! per la forza
e la fierezza che hai mostrato
per tutti noi
orfani di un’idea e di un impegno
cui tu ancora fai onore.

ora i nodi vengono al pettine




Soldi spesi per l'inceneritore mai fatto

la Procura apre un'indagine sulla Pea

Palermo energia ambiente, la società di gestione del termovalorizzatore di Bellolampo, poi non più realizzato, ha speso 36 milioni: secondo i magistrati si potrebbe trattare di costi gonfiati

Soldi spesi per l'inceneritore mai fatto la Procura apre un'indagine sulla Pea - Palermo - Repubblica.it

lunedì 16 gennaio 2012

Belice, una memoria


da un nord scuro e nebbioso
poveri di monete
ma ricchi d’animo
e di spirito d’avventura
planammo in questo sud
riarso dal sole
e dalla dura lotta per la vita...

tra baracche di lamiera
e speranze mai sopite
di ricostruire le povere dimore
abbattute
dal profondo tremito della terra...

tra rabbia e urla sconnesse
di genti da sempre abbandonate
nella loro miseria antica
tra donne e uomini
con l’impellenza quotidiana
di campare la famiglia
in quella dimensione greve
di un sud da sempre privo
dei diritti più scontati
come l’acqua e il lavoro...

pieni di sacro furore
siamo arrivati noi estranei
noi così diversi e multietnici
provenienti da Milano e da Bahia
abbiamo lavorato con lena nuova
discusso e fatto comizi
lottato per un’idea di giustizia...

abbiamo trovato nuovi amici
compagni forti o titubanti
i tanti Pino Saro Vincenzo
fragili nella loro filosofia semplice
ma attenti ai nostri passi
donne minuscole come Vincenzina
madri risolute dallo sguardo di fuoco
che ci taliavano circospette...
 
noi sicuri della forza dei valori
impegnati tra una scuola quadri
e un’assemblea popolare
tra un’abbanniata e uno schiticchio
siamo cresciuti dentro
imparando piano la loro dignità...

correndo frenetici
da una riunione all’altra
cocciuti militanti
di un’ideologia allora fulgida
al cui servizio abbiamo messo
chi il braccio, chi la mente
chi l’arte della fotografia
per fissare le immagini
di una realtà cruda
che cominciava ad appartenerci...

portavamo nuove idee di lotta
per quelle genti fiduciose
nell’ultimo disperato tentativo
di ottenere i propri diritti
di riavere delle case decenti...

abbiamo amato e odiato
in quei giorni tra le baracche
di Partanna e Gibellina
feroci dispute e distinguo
per chi recava il verbo
della falce e del martello
ma abbiamo anche esultato
per ogni piccola significante vittoria
assaporando sprazzi felici
insieme al mai spento orgoglio
delle vittime del terremoto...

tutto questo e altro ancora
l’abbiamo vissuto
e forse in questa stagione matura
l’abbiamo anche digerito
ma certamente ci ha mutati
arricchiti di memoria...
e tuttora il nome Belice
mi rievoca rimescolii nel sangue
anche se ormai è solo una pagina
un pò stinta della mia storia di vita

domenica 15 gennaio 2012



Home | Belice
n questo sito il viaggiatore curioso trova mappe virtuali per creare itinerari inediti e originali per preparare il viaggio; nello spazio fisico a Gibellina troverà persone appassionate e competenti che potranno fornire informazioni e servizi.
Per questo, a partire dalla costruzione di Belìce/EpiCentro come spazio della Memoria Viva, il territorio del Belìce può diventare uno dei primi esperimenti sicliani di “ecomuseo”:
L’ecomuseo interviene sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico, proponendo “come oggetti del museo” non solo gli oggetti della vita quotidiana o matariale documentario ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione etc. La portata innovativa del concetto ne ha inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l’ambito propriamente museale.

giovedì 12 gennaio 2012

Un Parlamento mafioso


La Camera sta con Cosentino No all'utilizzo delle intercettazioni - Corriere della Sera
Camera nega arresto a Cosentino Il deputato: "Ringrazio Parlamento, non Lega" - Repubblica.it

"Chiedere alla Lega. Adesso la Lega lo spiegherà", sono state le parole del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. "Dal punto di vista numerico i Radicali sono stati determinanti" quindi "non posso che sottolineare ancora una volta la scorrettezza del loro comportamento", è stata la reazione del presidente dell'Assemblea nazionale del Pd, Rosy Bindi,

Finalmente! Dopo un lungo periodo di  clausura dovuto a vari malesseri, finalmente torno al mio blog. In un giorno particolare, in cui una volta ancora, se ce n'era bisogno abbiamo avuto, malgrado i grandi mutamenti avvenuti nell'ultimo periodo, la conferma di un parlamento malato, corrotto, squallido dove , malgrado sia stato buttato giù di sella, il Cavaliere Nero sempre riesce a comprare con il potere del suo fetido denaro coscienze di pseudo-onorevoli. Avevo scritto l'ultimo post all'indomani della caduta del governo pdl-lega che tanto ha danneggiato il Paese, avevo giubilato per le nuove facce pulite, (comunque più pulite dei lacchè di Berlusconi), del governo Monti. Avevo, e ancora mantengo, la speranza convinta che fosse cambiato lo scenario e che qualcosa di più pulito e utile fosse possibile in questo paese disastrato, abitato da troppa gente egoista e corrotta. Certo il compito del sobrio Monti è enorme, e tutti coloro che credono nella possibilità di far risorgere l'Italia dal pantano osceno in cui era affondata, hanno il dovere e il diritto di seguirlo e coadiuvarlo, per come possono, nel suo delicato impegno. Ma, oggi dispiace dover assistere ancora una volta allo strapotere del CANCRO che tutto guasta e corrompe, in barba ad ogni concreto pericolo collettivo, fregandosene tranquillamante se il Paese va in malora. Questo cancro berlusconiano che ci affligge da quasi vent'anni ancora resiste, ancora non si è trovato l'antidoto veramente efficace. La speranza è che prima o poi tiri le cuoia. ma si sa che l'essere satanico è duro da sconfiggere. Purtroppo se ne vanno sempre i migliori, come Giorgio Bocca e la malerba non muore mai.Eppure bisogna continuare a sperare e a invocare tutti gli dei che possa presto seguire i suoi grandi amici indegni, da Gheddafi a Don Verzè. Solo così l'Italia avrà una speranza di farcela a tornare un paese civile.