lunedì 12 novembre 2012

nono anniversario dell'attentato in iraq


Strage di Nassirya, Biancavilla ricorda Majorana e Bruno 

http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/2010/09/05/news/polemica_nassiriya-6787403/

 

Loro, sì!

Ecco, è successo, 12 Novembre 2003
la strage degli italiani in Iraq…
Non solo gli odiosi yankes
nel mirino del Terrore Islamico…
tutti! i potenti alleati d’Occidente
anche i buoni Siciliani, sono invasori
di un Paese vinto solo nei proclami
del gran macellaio Bush!
      ( Noi esportiamo la Libertà
                con le bombe intelligenti…)
L’hanno chiamata “Operazione Babilonia”
i Generali ossequienti seduti a tavolino
hanno pianificato solenni quanti mandarne
laggiù in “ Missione di Pace”
proni in una fariseica Santa Alleanza
“per edificare tutti insieme
 la democrazia nel Paese liberato”
         ( in realtà speranzosi di partecipare
                   al banchetto dei vincitori…)
Ed ora piangono, fetidi coccodrilli
il sangue versato dai loro Carabinieri
e sbandierano commossi il loro strazio
i mandanti che nascondono moncherini
lordi d’ipocrita politica crudele…
           ( ecco i martiri su cui investire
                 l’Opposizione finalmente tacerà…)
Eroi in tempo di pace
in una terra dove c’è solo crudeltà
di una guerra che hanno portato
a cavallo della “scienza preventiva
gli uomini dal viso pallido
e dal cuore freddo di dollari.
         (per colpire il Terrorismo, cianciano
               mentre innescano Bombe Umane Disperate…)

Loro sì! Forse ci hanno creduto
erano puliti e convinti
impegnati a dare acqua
ad un popolo inaridito da secoli bui…
Sobri e felici regalando
caramelle ai bambini,
con un sorriso di pace e amicizia…

Loro sì! Là non più sbirri in divisa
ma angeli costruttori
di un tenue legame con genti piagate
offese e battute due volte,
prima dal despota tiranno
poi dai “ liberatori” venuti da lontano,
ricchi solo di tecnologia di morte
arroganti di presunta supremazia
in realtà solo biechi sfruttatori di risorse.

Loro sì! Tesi con sincera dedizione
a risollevare quelle fronti dure
ad offrire il proprio “sapere”occidentale
per spalancare gli occhi orgogliosi
di quella fetta d’Islam affamata
ma bramosa di risorgere
memore di una grande antica civiltà
                                                                     


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