Alcuni amici,
lettori del mio blog mi hanno chiesto come mai da un po’ di tempo non scrivo
più nulla, non frequento il mio sito. E’ vero. Il fatto è che sono per il
momento prosciugato, così mi sento, non più in grado di esprimere concetti,
riflessioni, di reagire allo stato delle cose, che è DRAMMATICO.
Ogni volta che
assisto a trasmissioni, benemerite, come Presa Diretta, Report, Ballarò, ma sempre
più opprimenti, ne riemergo svuotato, incazzato sì, ma incapace di reagire.
Intendiamoci, sia
lode a giornalisti coraggiosi e curiosi come Iacona, Gabbanelli e tutti gli
altri che collaborano a smascherare gli obbrobri di questa Società malata, ma
che fatica, che pena resistere davanti allo schermo alla parata di schifezze,
di corruzione, d’impunità, di feroce egoismo, alla totale mancanza di coscienza
civica e morale dei tanti individui appartenenti al genere umano intenti solo
per il proprio benessere (esclusivamente economico) alle più incredibili manipolazioni,
truffe, ai più sfrontati sotterfugi, patteggiamenti, alle più odiose manifestazioni
di sfruttamento e di abuso di altri esseri umani.
E’ un po’ come
essere sottoposti a una tortura, che però si deve accettare, perché bisogna
essere informati, edotti e pienamente coscienti dell’ambiente in cui viviamo.
Almeno questo sforzo
lo devo fare, visto che poi non mi riesce a fare altro. Sarà per gli anni che
avanzano, per le forze fisiche ed economiche che scemano, ma ormai non riesco
più a reagire a tutto il male che ci sommerge. Con l’età forse si diventa
deboli, ci si rassegna, sperando e fidando nelle forze dei giovani, ché sono
loro gli abitanti del futuro.
Come si fa ad aver
voglia di reagire di fronte a smaccate dimostrazioni di totale assurda impunità?
Ieri, ad esempio ho
appreso che i parlamentari, tutti, sono i primi evasori fiscali, autorizzati e
legalizzati, da essi stessi, ovviamente. Da un’inchiesta del giornalista dell’Espresso
Stefano Livadiotti, si apprende,
infatti, che lorsignori della Casta,
pagano le tasse solo su un terzo circa del loro “modesto” stipendio. Guardare
il link per rendersene conto.
Basta questo a
comprendere con amarezza come non ci sia alcuna speranza di modificare le cose,
di alcun sostanziale cambiamento. Purtroppo come dice un famoso proverbio, il
pesce puzza dalla testa, ma io aggiungerei, poi si propaga a tutto il resto, e
non c’è che buttarlo via.
L’inchiesta sul
traffico di rifiuti nocivi, sulla “terra dei fuochi” che è ovunque, sull’inquinamento
perpetrato in assoluta coscienza da parte anche di grandi Imprese. “fiori all’occhiello”come
la lombarda Locatelli, la criminale
complicità di politci, amministratori, perfino carabinieri, tutto è così straziante
che viene da pensare solo: non c’è speranza. Anche se, è vero, qualcuno,
qualcosa si oppone.
Anche se c’è chi
lotta con coraggio, ma è pur sempre una minoranza, quella cosciente, perché finché
ci sarà un terzo della popolazione votante che darà fiducia al Cavaliere Nero e
alla sua filosofia nulla cambierà.
Anche perché dall’altra
parte, del centrosinistra, l’atmosfera è nebbiosa, confusa, i contorni sono
indefinibili, le ombre diffuse, l’orizzonte fumoso. Poi, il dato più doloroso,
la grande delusione del Movimento 5 stelle. Una speranza e un’illusione. Un’occasione
che sembra via via perdersi definitivamente.
Forse è stato un
errore di valutazione entrare in Parlamento, senza essere capaci di gestirne la
partecipazione, anche da oppositori. A mio giudizio, il M5S avrebbe dovuto
continuare a muoversi e agire sul territorio, tutt’al più partecipando alle
elezioni comunali, senza infognarsi nelle beghe della politica nazionale.
Ecco perché oggi è
difficile mettersi a scrivere di tutto questo sfacelo.
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