giovedì 23 aprile 2015

Terra e mare in disgrazia

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/04/21/news/earth_day_un_giono_per_la_terra_da_antigua_all_india_per_piantare_1_miliardo_di_semi-112504187/



Una domanda a Madre Terra

Madre Terra chi sono i tuoi figli?
sono gli ingrati che alimentano
la montagna di sudiciume che ti ricopre
e la cappa di ignavia che ti consuma?
sono i complici delle bande che ti depredano
e che ti rendono sempre di più
quel triste panorama cui assistiamo
nel monitor della nostra coscienza?

perchè non ti amano abbastanza?

troppo spesso vieni saccheggiata
fin nel profondo
senza metodo né onore
depredata dei tuoi frutti
dall’avidità di stolti sciacalli
spogliata delle tue foreste
dalla libidine dei monatti del business
sconvolta nei tuoi ritmi
da energie terrificanti
promosse da una scienza indegna…

e mentre il clima, il tuo alito
si arroventa e scioglie anche il gelo
noi figli degeneri continuiamo imperterriti
a spargere veleni d’ogni tipo
e neppure sappiamo cogliere
il tuo monito quando ti scuoti
con rabbia repressa
e ci mostri tutta la nostra fragilità…
 
Madre terra per quanto
ancora potrai sopportare?   


                                                            





Un naufragio infinito


arrivano a noi da mille inferni
con il sorriso stanco della speranza
nudi e curvi su gusci dolenti
attraverso mari forza nove …

spettri esangui laceri come larve
cercano spazi di vita senza guerre e carestie
hanno pagato laidi caronti
sognando la luce della nostra civiltà…

ma trovano divise scure d’odio
a sbarrargli la via dell’illusione
a respingerli come corpi estranei
a ricondurli nel loro inferno…

chi non scompare inghiottito
da quel mare in cui aveva sperato
se sfugge come anguilla
tra le maglie della rete
dovrà accontentarsi pericoloso clandestino
di spalare la nostra merda aristocratica
di faticare per un pugno di sale
per una dimora catapecchia…

e c’è chi con più fortuna e più forte
con il solo  coraggio
di una sorda disperazione
si rassegna senza leggi né diritti a sfidare
la violenza becera di una filosofia razzista
resistendo per un progetto di futuro…


così valeva per qualche tempo addietro
ma oggi,
che la speranza è sempre più vana
e naufraga con le immense stragi
che non esauriranno l’esodo atroce
di quella parte del globo più disperato
che si affida ai mercanti d’anime
che cosa è cambiato?

niente!
solo lo stupore ipocrita e meschino
dei potenti d’Europa riuniti in aridi conclavi
che li uccide una seconda volta
solo  i commenti ignobili dei social in rete
che li uccidono una terza volta
e solo che chi è più sensibile ma impotente
naufraga inane insieme a loro









mercoledì 15 aprile 2015

Bilancio di compleanno





ecco, ti alzi al mattino ti guardi nello specchio
e ci vedi rughe e magrezza
un piccolo pezzo di pelle raggrinzita
l’eco del male che ti raschia irrefrenabile…

ci si atterrisce e si comincia a pensare
sto invecchiando, sono invecchiato
il cuore è giovanile, forse
ma le mani sono da vecchio
ormai inutile negarlo
vano opporsi al lento dipanarsi del tempo…

sono entrato in quella porzione di vita
che ogni momento può essere l'ultimo
la speranza di avere ancora tanto spazio
per fare fare fare, si assottiglia…

ogni giorno si sente di qualcuno noto
che se n'è andato, è una messe continua
nomi con i quali ho camminato al fianco
anche senza conoscerli, in ogni campo
cadono come foglie ingiallite secche…

sono nomi che danno una scossa 
rivelano il senso del tempo che passa
dell'era che si è vissuta
degli eventi che si sono attraversati…

uomini e donne che mi hanno accompagnato
nel mio incedere fin qui
che mi hanno dato punti di riferimento
di crescita o di rabbia, ma anche di lotta
che hanno arricchito e rinvigorito le mie idee
o che ne sono stati acerrimi nemici
individui che hanno rappresentato
un tassello per la mia consapevolezza…

il tempo dei bilanci è sempre più stretto
e allora ci si guarda indietro
si aguzza lo sguardo della memoria
e si cerca di vedere il più possibile 
di ciò che si è fatto e di ciò che si è vissuto…

ci si può sforzare di ricordare le voci
di chi si è amato e di chi si è odiato
immagini scolpite di momenti difficili
di lotta per sopravvivere
di furibonde schermaglie, liti con i tanti nemici
che ti hanno attraversato la strada…

ci si può beare nel ricordo del piacere
dei momenti di passione, delle donne amate
dei momenti di gloria, di grande gratificazione
ma ci si può anche rattristare
consci delle proprie sconfitte…

del bilancio ahimè, fallimentare
di un rosso acceso per quel che riguarda
l’economia personale, ricchezze non accumulate
e il successo mancato nella scrittura
seppur con un libretto autoprodotto…

e solo positivo se visto dall'angolazione
dell'impegno sociale, della consapevolezza
di avere sempre lottato
per le cause dei più deboli
per una idea di rivoluzione, di giustizia…

per essere sempre stato solidale se non partecipe
nella guerra ai potenti criminali
d'ogni risma e d'ogni credo
che rendono ogni giorno di più
la vita insopportabile su questo pianeta
che lentamente vanno distruggendo…

criminali in doppio petto o eletti dal popolo
egoisti insensibili dediti solo al business
pronti a tutto anche a uccidere
oltre che a sfruttare
biechi ipocriti cavalieri del male…

e ormai a questa guerra partecipo dal pc
sono attivo solo con la tastiera
e allora, toccando i 72
ricco di un amore saldo e sereno
si può anche semplicemente sorridere
di un passato comunque ricco e complesso
e dedicarsi al presente senza pensar troppo al futuro