domenica 25 dicembre 2016

è pur sempre Natale



        








          regalo di natale

 era un giorno come gli altri
mi han guidato i passi tornando dal lavoro
ma fu solo per caso…
                    uno squarcio nella nebbia
e i miei occhi implacabili
videro l’amore-vetro infrangersi
sbriciolarsi ridendo
nell’ombra di un portone…
non raccolsi le briciole
non piansi non urlai
soltanto corsi lontano
fuggii sperando di farlo…
fuggii attraverso sorrisi ignari
fra ali di vetrine addobbate a festa
in un osceno sfavillio di luci e colori…
nel freddo pungente natalizio
cercai di aprirmi un varco
nella barriera della disperazione…
intorno a me solo l’imprecazione dell’aria
e il clamore dei ricordi traditi
anche la neve era sporca…
poi finalmente la quiete
una calda lama d’odio e il pianto…
piangevo smarrito ma senza più fuggire
e spiai per vedere se altri capivano
ma solo la città e il cielo
mi gridavano stupido e piangevano…
piangevano lacrime di smog


martedì 6 dicembre 2016

per Felicia

http://www.grandangoloagrigento.it/mafia-il-7-dicembre-anniversario-della-morte-di-felicia-impastato-madre-di-peppino/



 Felicia, una madre immensa

una madre coraggio della Sicilia più cruda
se n’è andata felice, così voglio sperarlo,
che almeno i suoi occhi son riusciti
a vederla la condanna della mafia …

i carnefici di suo figlio per una volta alla sbarra,
tardiva soddisfazione
per un indennizzo impossibile
di un nome diventato icona nelle platee del mondo…

ma lei era Peppino! la sua eredità morale,
prima genitrice e poi seguace infaticabile,
incrollabile pur nella sua figura minuta
di una speranza di vita pulita e libera…

punto d’incontro splendente
per le frotte di giovani che la visitavano umili
intimoriti ma densi d’aspettative
avidi delle sue carezze ossute
che accendevano entusiasmi…

no, non eri certo felice cara dolce Felicia
del tuo lutto ingombrante
diventato per noi un mito,
ma almeno ti rimaneva l’orgoglio
di essere stata madre
di un figlio tanto importante
raccontato perfino dal cinema…

ora dove sei non lo so
chissà se puoi ancora vederci
scaldarci con la tua forza contagiosa
forse sei di nuovo accanto
al tuo figliolo adorato
-io non ho la fede per crederlo-
ma posso ancora evocarti
nel ricordo del tuo sottile sorriso
e della tua carezza leggera
più sferzante di mille propositi.    
                                                                 

Un voto conservatore









   Bene, la volontà popolare si è espressa, ma quale popolo? Quello che nel Colosseo gridava a morte i gladiatori o i cristiani? Il popolino si sa è beota, quando ragiona con la pancia o con la rabbia, ma non è rivoluzionario. Per la rivoluzione ci vogliono le avanguardie pensanti. E l’Italia del dopo referendum ha nel 40% di Si, i rivoluzionari, nel 60% della maggioranza, la conservazione. 
   Certo, hanno votato per il No molti giovani, compresi i miei nipoti, perché incazzati per la mancanza di lavoro e per le prospettive buie del futuro, ma cosa credono di aver ottenuto con questo voto di rabbia inconsulta, se non un gran salto nel buio?
   Per una volta mi tocca dar ragione a quel forsennato di Vittorio Sgarbi che sostiene che ha vinto Renzi e il Pd, con un ragionamento di una lucidità disarmante. In effetti, il 40% è tutto in gran parte del solo PD, mentre il 60 va diviso fra l’orribile accozzaglia.
   Io non è che ami alla follia Renzi e il suo governo, che certamente ha fatto non poche cose discutibili, a volte anche costretto da un governo sorretto da Alfano, tanto è vero che ero inizialmente deciso a non votare, ma con riferimento a ciò che dice il vecchio saggio: meglio il meno peggio che il tanto peggio, e memore dello sfacimento del ventennale nero, ho preferito dare il mio Si, non tanto sul merito della riforma, se non in parte, quanto contro il No dell’accozzaglia.
   La quale accozzaglia di fascisti, leghisti, razzisti e pure ultrasinistri, (che ormai hanno definitivamente perso la loro identità rivoluzionaria, diventando sempre più asfittici e poca cosa), ha convinto quella parte di cittadini delusi e incazzati a dare il voto per far cadere Renzi e il suo governo. 
   Il merito della riforma, anche qui, non esiste, è stato solo il pretesto per la lotta politica e mi spiace che oltre ai poco informati, ai babbioni, e ai veri interessati, i senatori a rischio, e chi aveva vendette da fare come i D’Alema, ci siano cascati molti giovani confusi.
   Ora la horrorcoalition che farà, che può fare, viste le enormi, incredibili differenze sostanziali tra un Salvini e un Fratoianni, tanto per dire?  Si metteranno intorno a un tavolo a fare una briscola, aspettando il giorno delle elezioni per continuare a mangiarsi l’enorme pagnotta che gli paghiamo tutti noi, senza avere nessuna intenzione o capacità di risolvere i problemi di quei giovani che hanno abboccato. 
   Certo, qualche speranza potrebbe venire dal nebuloso, a volte, pianeta dei 5 stelle, che qualche buona idea teorica l’hanno, ma che ancora sembrano alunni dell’asilo quando si tratta di metterle in pratica.  Intanto una legge elettorale, che per una volta sembrava buona per scongiurare i governicchi alla Prodi, ricordate?  con il rischio continuo che uno starnuto del più piccolo partitino li facesse cadere, sarà cambiata per gli interessi, appunto, dei piccoli futuri possibili giustizieri.
   E vi è pure l’incubo che possa ritornare ad alzare la cresta il Cavaliere Nero, che ancora non ha tirato gli ultimi, anche se sarà tutto da vedere lo scontro tra leghisti e forzisti!
   Peccato poi che, malgrado tutto, Matteo Renzi aveva cominciato a contare qualcosa di più di uno sberleffo in Europa, e stava lottando strenuamente sulla questione emigrati. Ora rialzeranno la testa i fautori del Respingimento comunque, anche a cannonate. Evviva, si prospetta un radioso avvenire!
   Anche nell’ambito delle politiche europee ci si prepara un radioso avvenire di destra razzista alla Le Pen, che farà il paio con quello che ci aspetta dall'America di Trump, e per fortuna che gli austriaci si sono rivelati più saggi e coscienti di quanto si temesse.
   Comunque alla fine di questa mia riflessione, amara, non posso che concludere con una specie di profetico monito che ho spesso ripetuto ai fautori del No: un giorno vi pentirete amaramente di aver votato insieme all’orribile accozzaglia!
Ad ogni modo, chi vivrà vedrà!

mercoledì 23 novembre 2016

il mio non voto

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2016/11/21/news/reato-di-tortura-ecco-chi-blocca-la-legge-1.288911?ref=fbpe
«Un Senato inqualificabile e infingardo», come lo definisce il senatore dem Luigi Manconi, ha prima, in commissione, modificato ulteriormente il testo, rendendo necessario, quindi, comunque un altro passaggio alla Camera. E poi lo ha bloccato. 

  

   Nell'articolo sopra riportato c' è un esempio chiarificatore di come il sistema bicamerale possa in determinati casi essere utilizzato per bloccare una legge, anche da parte di pochi individui più simili a deiezioni fetide e inquinanti. 
   Questo dovrebbe bastarmi per farmi votare Si in questo maledettissimo referendum, appunto perchè anche se in modo imperfetto e pasticciato elimina parzialmente il senato, con le vecchie prerogative.
   In realtà non mi sento convinto nè da una posizione nè dell'altra, sicuramente non potrei mai e poi mai votare come la cosiddetta accozzaglia, per non dovermi vergognare per il resto dei miei giorni, ma neppure sono totalmente convinto dalle argomentazioni del Si di Renzi, Alfano, Casini, tanto per dire. 
   Quindi la mia ferma immodificabile decisione è Astensione, per una volta il mio sarà un Non Voto, e starò tranquillamente a vedere che cosa Il Popolo Sovrano deciderà.
   Tanto ormai dopo Trump è tutto possibile, anche il ritorno della monarchia!

mercoledì 9 novembre 2016

Ecco, è successo!

Dopo un lungo testa a testa il tycoon ha preso gli Stati chiave e alla candidata democratica non è rimasto altro che riconoscere la vittoria dell’avversario, nonostante – come riporta Cnn – l’ex segretario di Stato abbia ottenuto nel complesso quasi 170mila voti assoluti in più.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/09/elezioni-usa-2016-risultati-diretta-trionfo-di-donald-trump-clinton-davanti-di-170mila-voti-ma-e-sconfitta-negli-stati-chiave/3177940/





  

     Ecco, al fine il misfatto s’è compiuto. Il miliardario puttaniere Trump è il nuovo presidente USA, malgrado, in termini di voti, Hillary Clinton ne abbia avuti di più. Esattamente come successe a Gore, schiacciato dai trucchetti dei Bush, anche se ora l’affermazione sembra netta.
     Quindi, si può tranquillamente confermare il teorema dei corsi e ricorsi della storia e mi spiego. In ogni epoca, a un evento di tipo positivo, benefico, diciamo, per la condizione umana, come può esserlo una rivoluzione, ad esempio quella francese, è seguito il negativo.  Così dopo la caduta della monarchia e un nuovo stato per le classi povere c’è stato il Terrore e la ghigliottina di Robespierre. 
     Idem dopo la rivoluzione bolscevica che, semplificando,  si è trasformata nel socialimperialismo sovietico, con annessa invasione dell’Ungheria, della Cecoslovacchia ecc. In questo caso c’è stato di nuovo un momento positivo con l’arrivo di Gorbaciov e di Solidarnosc in Polonia, ma subito dopo c’è stato Yeltsin ed ora lo zar Putin.  Stessa storia in Cina, la rivoluzione di Mao, come aspetto benefico per le classi misere, è durato poco, spazzato via, da estremismi, banda dei 4, ecc. per trasformarsi infine in un grande potente impero capitalista.     
     E in America, a parte i Kennedy e gli omicidi di stato, al periodo funesto e guerrafondaio dei Bush, ci sono stati gli ultimi 8 anni di Obama, più positivi che negativi, ma ecco ora arriva il contraltare con il nuovo Moloch Trump. Un Cavaliere Nero al quadrato lo definisco, perché del Berlusconi ha tutte le caratteristiche, appunto moltiplicate alla enne potenza.
     Chissà forse anche per lui si prospettava qualche rischio per il suo impero, e da non politico professionista è sceso in campo per salvarsi le chiappe.
     E così com’è avvenuto da noi, il carisma che nasce dall’essere miliardario e promettere miracoli, ha colpito anche in USA.
     Non essendo un politico consumato si è inventata la sua teoria, che guarda caso, piace ai Salvini, alle LePen e ai Farage, nonché ai dittatorelli come l’Orban ungherese e l’Erdogan turco, e ovviamente a quel Putin, tanto amato anche dall’ex Cavaliere di Arcore.
     Poi è nettamente contrario all’energia pulita, considera il riscaldamento globale del pianeta una bufala e vuole tornare a sviluppare le miniere di carbone, senza parlare dei progetti di muro con il Messico. Ovviamente promette milioni di nuovi posti di lavoro, magari nelle sue imprese, sfruttati e sottopagati.
     Poco conta il profilo morale, puttaniere ed evasore fiscale, razzista e gradasso pericoloso, imprenditore inetto ma sempre a galla grazie ai soldi di papà, il tycoon col parrucchino ha conquistato le masse dei più sprovveduti, e dei più nazisti, addirittura con la benedizione del Ku Klux Klan, di molte povere donne pronte a farsi manomettere dal virile potere; e grazie alla “pancia” dei sentimenti, a quanto pare, molto vasta dell’America, ha sconfitto la più moderata e donna, Hillary, appoggiata strenuamente dagli uscenti Obama.
     Ed ora che alla Casa Bianca c’è un tale becero, che cosa ci aspetta, a tutti noi, e non solo all’America?