lunedì 21 marzo 2016

21 marzo 2016



il suo sorriso calmo
sfottente sotto i baffi
e subito un lampo duro
negli occhi fissi
sul racconto di un impegno
che è dura lotta
a scapito della vita…

e quando il giorno
del supremo sacrificio
è arrivato con il suo carico
d'incredibile crudeltà
e di micidiale potenza
qualcuno avrà gioito
ma in molti abbiamo pianto…

poi migliaia di pugni alzati
e grida di rabbia nella navata
zeppa di bieca autorità
e la voglia accesa
di riprendere il testimone
della sua corsa irta
d'ogni specie di ostacolo
per un traguardo da osare…

oggi, che della dura gara
si ricordano altri caduti
meno famosi forse
ma non meno importanti
qual‘è il crudo bilancio?

io non lo so
ormai sono alla finestra
e non vedo molta luce
fra ombre qua e là fitte
ma so che quel testimone
ci sarà sempre
chi lo saprà raccogliere                        per Giovanni Falcone




tu sei nata lì in quella terra
scossa nel profondo delle viscere
e bruciata da vile violenza
dove anch’io sono stato in altro tempo…

lì a Partanna nel Belice sei cresciuta
in una gabbia di mura familiari
con l’eco della parola mafia
in ogni momento delle tue giornate
nei frammenti intimi del tuo diario…

tu hai capito a poco a poco
che per sfuggirla o combatterla
bisogna prima stanarla dentro di sé
l’atavica cultura della rassegnazione…

e quella belva feroce implacabile
tu giovane donna hai provato a sfidarla
con coraggio sorretta dal buon “zio Paolo”
dall’uomo di legge falciato anche lui
come tanti con la testa eretta
e il nome inciso nella storia…

dove ora dopo quel volo spiccato nel vuoto
come un uccellino spaurito
c’è anche il tuo -fulgido -da onorare
come quello di tutte le donne  coraggio
stroncate senza colpa                                                     per Rita Atria




non ti dimenticheremo                                                             
sarai nelle nostre memorie
un esempio di coraggio
una madre che ha sfidato la camorra…

giustiziata come esempio
per chi osa ribellarsi ai mostri
lasciata sola a battersi contro la bieca ferocia
di un potere criminale ben protetto …

ora sei su tutti i giornali con il tuo bel viso
pulito radioso che avevi creduto bastasse
ad ottenere giustizia ed empatia
come dicono oggi con parole difficili…

ma tu sola contro tutti hai osato
indicare il mostro nel candidato insigne
in realtà membro dei clan
poi  hai chiesto attenzione aiuto…

ma noi, tutti, eravamo troppo presi
da altre donne in pericolo, lontane
ma più destinate al coro di solidarietà
mentre tu eri paurosamente vicina…

Teresa, vedrai diranno molto bene di te
anche quelli che ti hanno ucciso aspettando
che la viltà cieca e il nostro silenzio complice
spianasse la strada al loro furore                          per Teresa Bonocore





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