sabato 30 aprile 2016

Tortura o omicidio di Stato?

http://www.ilfattoquotidiano.it/tag/giuseppe-uva/

Caso Uva, assolti carabinieri e poliziotti da accusa di omicidio: “Il fatto non sussiste”. Familiari: “Maledetti”

 


La scorsa settimana il Senato ha finalmente votato il testo di legge che introduce il reato di tortura nell’ordinamento italiano, in questo tragicamente carente. Si sbrighi adesso la Camera. E, una volta approvata la legge, ci pensino i giudici a utilizzarla. Il dottor Anglana impone al pm indagini che non ha effettuato su Carlo Saturno. Il dottor Battarino fa lo stesso per Giuseppe Uva. C’è più di un giudice a Berlino.

 
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giovedì 21 aprile 2016

il giorno mondiale della Terra (sigh!)




22 Aprile-il giorno della Terra

oggi è il giorno della terra
chi glielo va a dire che è il suo giorno?
chi ha l’animo così pulito
da ogni possibile tentazione nociva?
chi può dire di non aver mai alimentato
la montagna di sudiciume che la ricopre?
di non aver mai contribuito
alla cappa d’ignavia che la consuma?
chi può affermare di aver lottato
contro le bande che la depredano
che la rendono sempre di più
quel triste panorama cui assistiamo
nel monitor della nostra coscienza?

un pianeta offeso troppo spesso dalla libidine
e dall’egoismo dei monatti del business
saccheggiato fin nel profondo
senza metodo né onore
spogliato delle sue foreste
dall’avidità di stolti sciacalli…
sconvolto nei suoi ritmi
da mille guerre fratricide
minacciato da energie terrificanti
promosse da una scienza imbelle…

oggi è il giorno della Terra
cioè domani muterà il panorama?

il continente nero e quello giallo
che scoppiano di genti
di derrate umane lasciate marcire
sui bancali dell’indifferenza…
moltitudini adulte e bambine
prive d'acqua e di cibo
donne con i seni asciutti e vuoti
del nettare primordiale
occhi teneri che implorano pietà
mentre la parte ricca
consuma energia e risorse
con beata disinvoltura…

oggi è il giorno della Terra       
e mentre il clima, il suo alito
si arroventa e scioglie anche il gelo
noi umani continuiamo imperterriti
a spargere veleni d’ogni tipo
e neppure sappiamo cogliere
il suo monito quando scuote
con rabbia repressa la sua buccia
e ci mostra tutta la nostra fragilità

mercoledì 20 aprile 2016

Pochi ma buoni

Il referendum popolare sulle trivellazioni in mare ha portato ieri alle urne, nonostante l'assordante silenzio mediatico e gli incessanti tentativi di delegittimazione e boicottaggio, più di 15 milioni di cittadini ed ha avuto il merito di imporre finalmente nel dibattito pubblico una discussione non più rimandabile sul modello energetico, i suoi impatti sui territori e l'urgenza di procedere verso un'economia a bassa intensità di carbonio. http://www.huffingtonpost.it/marica-di-pierri/referendum-the-day-after-facciamo-chiarezza_b_9721530.html?utm_source=Alert-blogger&utm_medium=email&utm_campaign=Email%2BNotifications

Pochi, ma buoni: è sempre così, le avanguardie di una sempre sognata rivoluzione, i cittadini più evoluti e impegnati, i politici di una opposizione edotta e consapevole, sono quelli che forse cambieranno le cose, forse riusciranno a far prevalere il merito e l'onestà sulla corruzione e l'illegalità. 
 Forse un giorno, ma almeno ci provano. Pochi ma buoni, almeno ci proviamo!

sabato 16 aprile 2016

Importante per il SI


TRE MOTIVI PER VOTARE SI AL REFERENDUM SULLE TRIVELLE
di Paolo Farinella, prete

Genova 15-04-2016. – Il primo motivo sta nell’invito del presidente del Consiglio, seguito a ruota dal presidente emerito della Repubblica che protegge il primo come una chioccia, perché hanno commesso un reato e continuano a commetterlo perché violano due leggi in vigore. Ecco il testo.

D.P.R. 361 del 30 marzo 1957,“Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione della Camera dei deputati” (recepisce il D.P.R. 5 febbraio 1948, n. 26, Titolo VII, art. 98 e altri). Testo attualmente in vigore.

Il pubblico ufficiale, l’incaricato di un pubblico servizio, l’esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all’astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000199.

Nota nel testo
199 La misura della multa è stata così elevata dall'art. 3, L. 12 luglio 1961, n. 603, nonché dall’art. 113, primo comma, L. 24 novembre 1981, n. 689. La sanzione è esclusa dalla depenalizzazione in virtù dell'art. 32, secondo comma, della citata L. 24 novembre 1981, n. 689

Il secondo motivo è molto semplice, senza doverci addentrare in questioni tecniche: N. 40 trivelle dentro le 12 miglia sono inattive o perché esaurite o perché non convenienti economicamente. Se passa il NO, le compagnie petrolifere non avranno l’obbligo di smantellarle, ma resteranno come mostri in mezzo al nostro mare senza produrre petrolio o gas, ma inquinando il nostro mare fino alla consunzione totale. Se vince il SI come ci auguriamo, il governo dovrà pretendere che siano smantellate, cessando d’inquinare, non subito, ma dallo scadere della concessione (dal 2018 al 2030 circa).

Il terzo motivo è imperativo: Se Renzi dovesse vincere questo referendum, mette le premesse per vincere le amministrative e in ottobre anche il referendum sulla riforma costituzionale «Renzi/Boschi/ Verdini/Alfano».

mercoledì 13 aprile 2016

Gianroberto Casaleggio





    Comunque la si pensi, ha dato il via a un sogno e una speranza di Nuovo. 
Lui stesso ha sperato in un modo diverso di agire in politica. 
   Ancora non si sa bene se il Movimento e il Nuovo siano concretamente ed efficacemente il futuro del Paese. 
   Forse il suo essere schivo e introverso non ci ha permesso di comprenderlo ed apprezzarlo compiutamente.

sabato 9 aprile 2016

Contro ogni forma di violenza

http://video.repubblica.it/edizione/palermo/l-immigrato-ferito-a-palermo-suona-la-musica-del-gambia-al-balafon/234766/234432




Il quasi omicidio di Yusupha Susso mi ha suggerito alcune considerazioni
Il fatto è grave in sé. Ma più grave è la reazione della parte “marcia” della città e dei media. Il gruppetto che è andato a fare coro al momento dell’arresto del “mancato assassino” Emanuele Rubino, gli articoli di certa stampa e le posizioni dei “leghisti nostrani”. Tutto questo oscura la grande risposta di solidarietà arrivata da ogni dove, in occasione della manifestazione “Contro ogni forma di violenza”, e presuppone una domanda angosciosa: Se anche a Palermo, in quartieri dove l’accoglienza per chiunque è una regola culturale, dove le condizioni di vita creano facilmente una forma di solidarietà di sostentamento e di comunanza, possono avvenire fatti come questo di Yusupha, c’è da chiedersi dove si arriverà.
In un momento in cui la realtà quotidiana è dominata da una diffusa mancanza di solidarietà e accoglienza nei confronti di tutto quel popolo in viaggio perenne e in fuga da guerre e desolazioni, incrementata a ogni piè sospinto dalle strumentalizzazioni squallide alla Salvini, ed anche favorita dalle condizioni generali di crisi, di fronte a fatti gravi di razzismo e violenza bisognerebbe essere in grado di reagire tutti  in modo composto, ma fermo in direzione contraria.
Tutti, è impossibile, ma almeno in molti, altrimenti per il futuro non c’è speranza che le cose cambino, che la situazione migliori. Anzi la preoccupazione è che possa peggiorare, vieppiù. Siamo in presenza di una realtà spesso non solo assurda, ma anche potenzialmente criminosa, pur accettata da molti. Basta vedere l’esempio dello squallore del Porta a Porta con l’ignobile obbrobrioso Vespa che ospita il mafioso Riina jr e pubblicizza il suo libro, sostenendo, presentando l’intervista a un mafioso, l’importanza di conoscere meglio la mafia per combatterla. E il figliolo cosa dice di utile di suo padre? Che era un uomo forte, tutto d’un pezzo rispettoso di certi valori e delle tradizioni, che non sta a lui giudicare. Ecco questo ci serve per conoscere meglio la mafia, e magari converrebbe addirittura comprare il suo libro, così ben reclamizzato, che più o meno avrà lo stesso valore degli infiniti libri del Vespa, grande scrittore, ogni anno immortalato da qualche potente o dal Primo ministro di turno. Una vera potenza letteraria! Come mai non lo propongono per il nobel?
Ultima considerazione: Probabilmente è vano illudersi, se si guarda indietro nella nostra storia, nel 900 siamo passati attraverso due guerre, il fascismo, la democrazia cristiana, un ventennio col Cavaliere Nero, poi attraverso governi di salute pubblica alla Monti e Letta siamo arrivati alla rottamazione renziana, che in concreto ci sta riportando indietro ai tempi di Andreotti. Chissà forse il prossimo scenario, prima o poi, vedrà i CinqueStelle impegnati sul palcoscenico della politica per cambiare le sorti a questo Belpaese. Si tratta solo di aspettare per vedere cosa sarà.

lunedì 4 aprile 2016

Le chicche del più autorevole ministro del Bel Paese

 
 

Questi sopra sono dei video impagabili. Tutto l'acume e la brillantezza di Alfano per perorare la causa del ponte sullo stretto. Crozza è un dilettante al confronto.

segue le chicche


Questo invece è lo spinoso problema del ponte per le elezioni. Incredibile ma vero, milioni e milioni di italiani si devono sorbire un ministro di tal fatta!