lunedì 29 agosto 2016

Terremoto



Terremoto

terremoto, parola terrificante
con  un prima e un dopo
il durante non è percepibile
è l’attimo che sconvolge fulmineo
che non è facile da raccontare…

il prima è nella cultura del potere
nello squallido business del malaffare
che ruba atomi di sicurezza
nell’ignavia complice di una politica
che non ama abbastanza il bene pubblico
che è solerte solo con i proclami del dopo
e delle colpe scaricate sui più fragili…

una politica sfrontata
abile ad autoincensarsi
per la prontezza dei soccorsi
quando ormai restano solo briciole
di città grandi e piccole…

quando ormai si spera solo
nel fiuto canino per scovare
un rantolo superstite
mentre la scena spettrale è esaltata
dalle mille luci delle tv
a caccia di scoop del miglior orrore…

ma il dopo è anche
morti coperti di polvere
schiacciati dalle macerie
scovati in improvvisi anfratti
vittime dell’incuria
di una società allo sbando…

centinaia di bare allineate
per lo spettacolo del dolore
per la parata dell’ipocrisia
dove l’unico suono sincero
è il singhiozzo di chi ha perso
affetti beni e speranze…

Caduti, per chi per cosa?
Un tremito forte della terra
che dovrebbe insegnarci…




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