Bene, è cominciata l’era Trump. Una breve considerazione, data la mia età, non mi preoccupo più di tanto, non perché non me ne freghi, ma semplicemente perché so di non poter fare nulla per oppormi.
Non sono più i tempi dell’opposizione alla guerra in Vietnam, o
più recentemente agli inceneritori, per me, ma sono contento di vedere che una
moltitudine che lotta ancora, c’è.
Soprattutto donne, che sempre in periodi
storici particolari hanno saputo dare forza alle lotte.
Certo, viene da piangere all’idea che l’umano popolo non impara
niente dalle esperienze passate.
In Italia, dopo il ventennio fascista non siamo stati capaci di
sottrarci al quasi ventennio berlusconiano, infausto e drammatico, in tempi di
pace, come quello della “marcia su Roma”.
In America, dopo le esperienze infauste dei Johnson, dei Nixon
e dei Bush, hanno vinto quelli che vogliono provare il Tycoon miliardario e
razzista. Auguri, verrebbe da dire, a loro, se non fosse, purtroppo, una
sciagura che ci toccherà tutti, in un modo o nell’altro, (come si usa dire
oggi).
Come sempre, in questi casi, non avendo la sfera magica, non
resta che dire “chi vivrà vedrà”, e consolarsi, come nell’evento recente della
disfatta al Referendum renziano, con la tipica frase, “io l’avevo detto, o previsto”
dall’alto della mia “incommensurabile saggezza”.
E lo dico anche al popolo
americano. Tiè!
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