Il Pd del sempre presente Renzi
non si deve fare un esame di coscienza? Già per il disastroso risultato
elettorale. (La frana è iniziata dopo la
sconfitta al Referendum del dicembre
2016, che a mio avviso, se avesse vinto il Sì, non si sarebbe arrivati a questo
sfascio complessivo), e poi per aver permesso l’attuale situazione, cioè non
aver fatto nulla per scongiurarla. Prima di tutto, la totale assenza dai
giochi, non aver tentato un accordo con il M5S, che li avrebbe allontanati dall’abbraccio
fetido con Salvini, ed essersi in
definitiva messi lì su un picco come un corvo in attesa che i due si
scornassero, o fallissero, per poi poter dire : Ecco io l’avevo detto.
Comportamento più squallido e miserevole non c’è. Non avere il coraggio d’impegnarsi
nell’agone, starsene di lato a guatare, è da pusillanimi e ipocriti. Alla fine,
chi ci rimette è sempre quel popolo di cui si riempiono la bocca in modo osceno.
martedì 29 maggio 2018
Seguito del ragionamento.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/29/governo-diretta-cottarelli-lascia-il-quirinale-senza-sciogliere-la-riserva-nessuna-rinuncia-approfondimenti-su-ministri/4389147/
lunedì 28 maggio 2018
Un pò di ragionamento
https://www.huffingtonpost.it/2018/05/28/farage-e-le-pen-guidano-il-fronte-degli-indignati-in-italia-colpo-di-stato_a_23444920/
Ma insomma, solo un quarto degli elettori ha dato il voto ai
5 Stelle e ai razzisti di Salvini, e non abbastanza da avere la maggioranza. Il
boccalone Di Maio si è fatto mettere nel sacco dal furbastro Salvini, e hanno
messo in piedi un faticosissimo contratto che dice tutto e niente, ribadisce
solo per ognuno i punti cardinali, la Flat Tax e il Reddito di cittadinanza,
poi il resto parole, parole. Poi il punto centrale di tutta l’operazione il
leghista l’ha fatto con la proposta Savona, già sapendo che non sarebbe stata
accettata. Ha usato quel nome come
grimaldello per far saltare tutto, cercando di dare la responsabilità a
Mattarella, il quale dal canto suo ha fatto niente di più di ciò che è nei suoi
poteri, dimostrando un’infinita pazienza per la gestazione del possibile
governo. Se l’obiettivo vero era dare un
governo per il bene del Paese, avrebbero dovuto rinunciare al poco europeista e
indicarne un altro. Così il Salvini ha dimostrato che lo scopo era un altro,
creare il presupposto per una accesa campagna elettorale da incazzato. Ora Di
Maio che ha evitato di finire nel tritacarne dello spregiudicato amico di Le
Pen e Farage, dovrebbe cominciare a ragionare con la testa, se ne è capace, e
staccarsi definitivamente dal mortale abbraccio cui stava per essere
stritolato. E tornare, chissà un po’ a
sinistra, senza rischiare di superare a destra la lega con la minaccia dell’impeachment.
Comunque alla fine per me grande delusione del M5S.
Ma ritengo che l'abbiamo scampata!
mercoledì 23 maggio 2018
23 maggio 92 - Giovanni Falcone
il suo sorriso calmo
sfottente sotto i baffi
e subito un lampo duro
negli occhi fissi
sul racconto di un impegno
che è dura lotta
a
scapito della vita…
e quando il giorno
del supremo sacrificio
è arrivato con il suo carico
d'incredibile crudeltà
e di micidiale potenza
qualcuno avrà gioito
ma in molti abbiamo pianto…
e grida di rabbia nella navata
zeppa di bieca autorità
e la voglia accesa
di riprendere il testimone
della sua corsa irta
d'ogni specie di ostacolo
per un traguardo da osare…
oggi, che della dura gara
si ricordano altri caduti
meno famosi forse
ma non meno importanti
qual‘è il crudo bilancio?
io non lo so
ormai sono alla finestra
e non vedo molta luce
fra ombre qua e là fitte
ma so che quel testimone
ci sarà sempre
chi lo saprà raccogliere
martedì 8 maggio 2018
9 Maggio, per non dimenticare
Il tuo nome, Peppino
Da poco planato in Sicilia
tra le baracche di un territorio
stremato dal terremoto,
immerso nella lotta di un popolo
stretto tra il dramma e la mafia,
improvviso nella mia vita
irrompe il tuo nome
quel lontano 9 Maggio 78…
esplode sconosciuto come un fuoco
sempre più caldo e vivo
col passare degli anni…
io che credevo di fare, di essere
militante impegnato e coerente
mi sono imbattuto in te
nel tuo impegno, nel tuo ardore
nel tuo coraggio inimitabile…
e da allora, da quel primo corteo
tra la gente atterrita di Cinisi
che spiava da dietro gli scuri
di un’atavica impotenza
quel fiume variopinto di giovane forza
che gridava con rabbia il tuo nome
40 anni sono già passati…
metà di una vita
da quel giorno memorabile
in cui una truce menzogna di stato
ha tentato di coprire il tuo martirio
dipingendoti, come già Giangiacomo
suicida o dinamitardo inesperto…
troppo a ridosso d’un cadavere eccellente
vittima di un terrorismo imbecille
puntualmente usato per mistificare
infangando la tua e la nostra volontà
di rivoltare il vecchio mondo
per costruirne uno migliore
di cui tu già ne eri cantore e poeta…
quante albe e tramonti da quel giorno
che è deflagrato in molte coscienze pulite
di donne e uomini storditi
dalle notizie spezzettate e confuse
che andavano componendo un quadro
in cui l’unica certezza
era che tu non c’eri più…
non ci saresti stato più tra i compagni
non avremmo più sentito la tua voce a radio
aut
ma da allora il tuo nome echeggia ovunque
è lievitato fino a coprire i continenti
è germogliato in menti d’ogni etnia
ha suscitato emozioni dagli schermi
favorendo lo sviluppo
di nuove promettenti consapevolezze…
da allora ogni anno il 9 maggio
è il momento dell’inventario
delle lotte, di qualche battaglia vinta
in una guerra ancora lunga,
dei caduti esemplari
come i tanti Giovanni Falcone
che dai loro posti hanno conquistato
una morte importante come la tua…
ogni anno il tuo sacrificio
diventa sempre più ingombrante
per chi aveva pensato da vigliacco
di insudiciare la verità
ma anche in giorni comuni, sempre
tu ci costringi a fare i conti
con la nostra coscienza
con il nostro umore d’irriducibili…
ci costringi a confrontarci
con l’immenso capitale
che il tuo nome rappresenta
timorosi di dilapidarlo…
non più solo contro un Tano Seduto
boss locale più o meno potente
oggi, ci si batte contro un orco globale
chi vuole rubarci l'acqua
chi avvelena l'aria
chi uccide ogni ora di più il pianeta…
ah! caro Peppino, se tu vedessi
oggi che stiamo peggio di ieri
quando la DC dei sepolcri imbiancati
era il nemico che sembrava imbattibile
e noi irriducibili mai domi
quasi rischiamo di rimpiangerla…
ah! Peppino sai, è vero
il Cavaliere Nero è caduto
ma sono certo che soffriresti
a vedere lo scempio di parole nobili
come democrazia e libertà
mentre un potere camaleontico
continua a violentare una ben misera Italia…
ho il terrore di pensare che anche tu
pur con la tua lucida forza
oggi potresti rischiare di rimbalzare
contro il muro di gomma di questa società
ed essere costretto come me
a sperare solo nell’indennizzo della storia…
e poi, nel tuo nome oggi
con mio immenso strazio
si dividono anche i compagni
per egoismo e stupidità
per voler primeggiare in purezza
d’ideologie applicate, mentre tu
hai sempre e solo agito
per un bene comune universale
e ti assicuro che il tuo nome, Peppino
vivrà per sempre scolpito nei nostri cuori
di chi non si arrende mai…
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