mercoledì 27 gennaio 2016

27 gennaio 2016

http://www.internazionale.it/storia/il-giorno-della-memoria
Settant’anni fa, il 27 gennaio 1945, i soldati sovietici liberavano il campo di concentramento di Auschwitz. Le commemorazioni in tutto il mondo per ricordare le vittime dell’Olocausto





27 gennaio 2016

il giorno della memoria
ricordare per non dimenticare
l’orrenda nube dell’Olocausto…

più di 70 anni            
da quelle montagne grigie
di corpi ammassati
e ogni volta che ritornano
davanti ai nostri occhi
assuefatti al peggio
ecco, ci turbano profondamente
senza appello…

e non diverso è l’orrore
dell’ISIS di oggi
il califfato nero di stupida ferocia
che in nome di un Allah sanguinario
fa strage di corpi e di anime
e non risparmia nemmeno l’arte…

e noi, gli altri, i “giusti”
che possiamo fare oggi
contro chi si fa esplodere
invincibile nella sua smania di morte?

caduti d’ogni razza di guerre inutili
rinfrescano la memoria
di chi già soffre dei suoi ricordi
e che oggi si chiede con rabbia ed angoscia
perché le vittime di ieri
diventano i carnefici di oggi?

Gaza Palestina al di là di un muro
insieme alle fiumane di profughi
per nuovi lager di miseria e sofferenze
nella crudeltà di un inganno
e nella indifferenza di chi non deve fuggire…

ricordare per non dimenticare
ma già tutto è stato scordato
niente di niente l’uomo
sa imparare dal suo passato
se ancora l’odio e la diffidenza
lo allontanano dai suoi simili



giovedì 14 gennaio 2016

Povero Pianeta!

http://www.huffingtonpost.it/marica-di-pierri/cop21-accordo-parigi_b_8794970.html?utm_source=Alert-blogger&utm_medium=email&utm_campaign=Email%2BNotifications
È chiaro che timidi correttivi non saranno sufficienti, e che serve invece una alternativa radicale. Per questo è molto importante che dopo Parigi l'impegno si sposti sui fronti di vertenza nazionale, contro ogni singolo impatto contaminante. Dalle infrastrutture energetiche ai nuovi campi petroliferi, al fracking, alle sabbie bituminose, alle centrali al carbone, all'incenerimento di rifiuti, alla cementificazione


              clicca sull'immagine per ingrandire
   La fine del 2015 ci doveva portare almeno una buona notizia per le sorti del Pianeta, con lo storico accordo di Parigi. Ma basta leggere le relazioni più attente e sincere, tipo quella di cui sopra il link, di Marica di Pierri, e non certo le paludate e ipocrite notizie di stampa, per rendersi conto che si è trattato della solita "pigliata per i fondelli". 
   Una bella carrellata di buoni propositi rimasti sulla carta, con la sostanza che non muta. Il riscaldamento del clima non si vede come possa diminuire, e un impegno vero concreto per sviluppare energie rinnovabili resta affidato solo alla buona volontà, parziale, di alcuni Paesi.
   La realtà tragica è che sempre di più, e malgrado i rischi drammatici, prevale nella "cultura" sociopolitica dei "grandi" del Mondo la logica degli interessi economici, e dei privilegi personali. 
   Evidentemente anche chi ha figli non si cura più di tanto del loro futuro e benessere. Amen.