lunedì 17 maggio 2021

Ping pong mortale

https://www.ilpost.it/2021/05/15/scontri-israele-palestina-perche-adesso/ 

 

 
 

 Ping Pong Mortale

 

 Batte Israele risponde Palestina

Chi ha ragione? Non importa

Chi ha cominciato? Non importa

Le stragi dei terroristi fanno a gara

per superare le bombe e i missili intelligenti

A chi fa più vittime…

 

Chi abbatte più birilli si sente il più forte

nel wargame “Gerusalemme e dintorni”

Ma non vince, non ferma il gioco

Segna solo qualche punto-cadavere in più

nell’interminabile atroce inane partita

E aspetta la risposta dell’avversario…

 

Dall’altra parte della rete -pardon del Muro-

si cerca il colpo ad effetto, risolutore

che non ci sarà

finché rimarranno gli stessi contendenti

finché il Mondo spettatore non si deciderà

a trovare un arbitro capace d’intervenire…

Non vince nessuno, perdono tutti!

 

Chi muore, sorpreso, con la sola colpa

di essere arabo o ebreo è una pedina

sacrificata  sulla scacchiera dell’ipocrisia

per allontanare la fine della partita

per scongiurare la Pace…

Quando, quando finirà l’atroce ping pong?

 

“oggi a me domani a te” “dente per dente”

le tombe sono piene di queste massime

che hanno giustificato per secoli

guerre di aggressione e di difesa

che svolazzano come corvi voraci

sulle ideologie religiose usate come pretesti

nell’uno e nell’altro campo…

 

Ogni azione, ogni strage, ogni vittima

reclama la sua vendetta

di un grado sempre più forte…

Il ping pong mortale deve continuare


 

 

domenica 9 maggio 2021

Oggi come allora oscurato dal più famoso

https://www.tecnicadellascuola.it/9-maggio-aldo-moro-e-peppino-impastato-due-omicidi-nellitalia-degli-anni-70 


Il tuo nome, Peppino

 

Da poco planato in Sicilia

tra le baracche di un territorio

stremato dal terremoto,

immerso nella lotta di un popolo

stretto tra il dramma e la mafia,

improvviso nella mia vita

irrompe il tuo nome

 

esplode sconosciuto come un fuoco

sempre più caldo e vivo

col passare degli anni

e io che credevo di fare, di essere

militante impegnato e coerente

mi sono imbattuto in te

nel tuo impegno, nel tuo ardore

nel tuo coraggio inimitabile…

 

e da allora, fino a quel corteo

del lontano 9 Maggio 78

tra la gente atterrita di Cinisi

che spiava da dietro gli scuri

di un’atavica impotenza

quel fiume variopinto di giovane forza

che gridava con rabbia il tuo nome

43 anni sono già passati…

 

da quel giorno memorabile

in cui una truce menzogna di stato

ha tentato di coprire il tuo martirio

dipingendoti, come già Giangiacomo

suicida o dinamitardo inesperto…

 

troppo a ridosso d’un cadavere eccellente

vittima di un terrorismo imbecille

puntualmente usato per mistificare

infangando la tua e la nostra volontà

di rivoltare il vecchio mondo

per costruirne uno migliore

di cui tu già ne eri cantore e poeta…

 

quante albe e tramonti da quel giorno

che è deflagrato in molte coscienze pulite

di donne e uomini storditi

dalle notizie spezzettate e confuse

che andavano componendo un quadro

in cui l’unica certezza

era che tu non c’eri più…

 

non ci saresti stato più tra i compagni

non avremmo più sentito la tua voce a radio aut

ma da allora il tuo nome echeggia ovunque

è lievitato fino a coprire i continenti

è germogliato in menti d’ogni etnia

ha suscitato emozioni dagli schermi

favorendo lo sviluppo

di nuove promettenti consapevolezze…

 

ogni anno il tuo sacrificio

diventa sempre più ingombrante

per chi aveva pensato da vigliacco

di insudiciare la verità

ma anche in giorni comuni, sempre

tu ci costringi a fare i conti

con la nostra coscienza

con il nostro umore d’irriducibili…

 

oggi 2021 è strano il 9 maggio

un virus ignoto ci ha murato

nel terrore della nostra nullaggine

a combattere l’orco globale

che uccide ogni ora di più il pianeta…

 

e non c’è il solito cammino di passi

in tuo ricordo fino alla tua radio

ma tanti video parole e musiche

per non disperdere il tuo patrimonio

l’unico balsamo il tuo nome, Peppino

che vivrà per sempre scolpito nei nostri cuori…

 

oggi che anche chi sembrava il nuovo

prosegue col fare poco niente e male

ho il terrore di pensare che anche tu

pur con la tua lucida forza

potresti rischiare di rimbalzare

contro il muro di gomma di questa società

ed essere costretto come me

a sperare solo nell’indennizzo della storia