martedì 1 luglio 2008

COME VOLEVASI DIMOSTRARE!!!!!!!


RIFIUTI: BERTOLASO, SENZA CIP6 IL DL DIVENTA INUTILE - Agenzia di stampa Asca

Via libera al Cip6. Non è stato facile, ma alla fine ieri la Camera ha approvato gli incentivi per i termovalorizzatori campani.

Bertolaso è sceso in campo in prima persona. Per spiegare che «quattro termovalorizzatori sono il minimo indispensabile per uscire dall´emergenza. In Campania sono stoccate 5 milioni di ecoballe di cui non sappiamo che fare e l´unico modo per togliere questa vergognosa presenza è bruciarle: se usiamo un solo termovalorizzatore non saranno sufficienti 15 anni». Dunque Acerra, dove «possiamo ultimare i lavori e accendere la prima delle tre linee all´inizio del prossimo anno», non basta. Servono gli altri tre impianti, ma quel che è certo è che «senza i fondi Cip6 i bandi di gara per la gestione dei termovalorizzatori continueranno ad andare deserti. E in quel caso possiamo prendere questo decreto legge e metterlo nel cassetto».
Richiamo che ha sortito il suo effetto. Poco dopo l´emendamento è stato votato. Fra i primi a congratularsi proprio Tino Iannuzzi, segretario regionale del Pd campano «É una norma straordinaria ed eccezionale per favorire la costruzione dei termovalorizzatori»


Quante volte noi dei comitati NO Inc l'abbiamo scritto e gridato alla gente che il nocciolo della questione Inceneritori-rifiuti sta tutto nel business dei CIP6.?! Ed ora finalmente ce lo conferma a grandi lettere proprio il buon Bertolaso. E quante volte abbiamo denunciato l'esistenza di fatto di un partito trasversale favorevole al detto business, comprendente anche il PD, ed ora puntualmente ci viene confermato. Ma la ciliegina sulla torta di questo schifo colossale è la sua dichiarazione che bisogna bruciare le ecoballe, pur sapendo che contengono di tutto, forse anche cadaveri fatti sparire dalla camorra, così come in Sicilia si usa il cemento, in Campania vanno bene i rifiuti. Di eco hanno solo quello che hanno suscitato in tutto il mondo per questa situazione di emergenza pilotata che doveva portare a questo risultato. Ora la popolazione della Campania può stare tranquilla per il suo futuro e quello delle generazioni che verranno: la propria dose d'inquinamento dell'ambiente, di emissioni di gas serra, e di malattie congenite per i prossimi trent'anni almeno è assicurata.

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