venerdì 4 febbraio 2011

Silvio come Mubarak, fratelli coltelli


Sul caso Ruby la Camera dice no ai pm e rimanda gli atti alla procura di Milano - Il Sole 24 ORE
Quanto alla tesi del Pdl, secondo cui il premier telefonò alla Questura di Milano perché, "salvando" Ruby, «salvava le relazioni con l'Egitto», il capogruppo del Pd ironizza e gli dà un consiglio: «La prossima volta, mandi un ambasciatore e non una ragazza che poi la affida a una prostituta brasiliana, altrimenti lo zio potrebbe prenderla a male».
Bene, per ora il Cavaliere Nero è salvo, grazie ai nuovi acquisti di "onorevoli" tipo Barbareschi ed altri pronti a vendersi pure l'anima. Ma ormai il Parlamento è una specie di barzelletta, è anche quello cosa sua.
La situazione mi fa pensare ad un parallelo con quella dell'Egitto, purtroppo solo per quanto riguarda il capo del governo, Berlusconi e Mubarak  due fratelli coltelli, entrambi dittatori "democratici"abbarbicati al potere, entrambi governano per fare meglio i propri affari, entrambi sono sostenuti solo da una parte della popolazione, 
ma e qui c'è la differenza, in Egitto l'altra parte sana della popolazione si sta ribellando con forza e determinazione, pagando col sangue. Da noi, invece, dove almeno non c'è il pericolo di una repressione violenta, la parte del Paese che non è con Silvio, il satrapo, dorme tranquillamente. Con l'eccezione delle donne che, chissà, potrebbero dare la sveglia.

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