martedì 15 luglio 2014

PING PONG MORTALE





Ping pong mortale

Batte Israele risponde Palestina
Chi ha ragione? Non importa
Chi ha cominciato? Non importa
Le stragi dei terroristi fanno a gara
per superare le cariche dei carriarmati

A chi fa più vittime…

Chi abbatte più birilli si sente il più forte
nel wargame “Gerusalemme e dintorni”
Ma non vince, non ferma il gioco
Segna solo qualche punto-cadavere in più
nell’interminabile atroce inane partita

E aspetta la risposta dell’avversario…

Dall’altra parte della rete -pardon del Muro-
si cerca il colpo ad effetto, risolutore
che non ci sarà
finché rimarranno gli stessi contendenti
così determinati, così equilibrati
finché il Mondo spettatore non si deciderà
a trovare un arbitro capace d’intervenire…

Non vince nessuno, perdono tutti!

Chi muore, sorpreso, con la sola colpa
di essere arabo o ebreo
è una pedina sacrificata
sulla scacchiera dell’ipocrisia
per allontanare la fine della partita
per scongiurare la Pace…

Il ping pong mortale deve continuare...

possibile che non capiscano…
“oggi a me domani a te” “dente per dente”
le tombe sono piene di queste massime
che hanno giustificato per secoli
guerre di aggressione e di difesa
che svolazzano come corvi voraci
sulle ideologie religiose usate come pretesti
nell’uno e nell’altro campo…
Ogni azione, ogni strage, ogni vittima
reclama la sua vendetta
di un grado sempre più forte…

Il ping pong mortale può continuare...

Il meccanismo è noto, scontato
è lo stesso delle faide mafiose
piaghe feroci e inesauribili…
è lo stesso che istilla violenza
in chi ha subito lo stupro della propria purezza
pronto a diventare esso stesso carnefice
nell’illusione di una irrazionale catarsi…
è lo stesso,  più soave
del “batti e ribatti” delle Comiche
ma come in un film può andare avanti all’infinito
finché uno dei due contendenti
non rinunci alla risposta…

Ma quando, quando lo capiranno?

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