Ping pong mortale
Batte Israele
risponde Palestina
Chi ha ragione?
Non importa
Chi ha cominciato?
Non importa
Le stragi dei
terroristi fanno a gara
per superare le
cariche dei carriarmati
A chi fa più vittime…
Chi abbatte più
birilli si sente il più forte
nel wargame
“Gerusalemme e dintorni”
Ma non vince, non
ferma il gioco
Segna solo qualche
punto-cadavere in più
nell’interminabile
atroce inane partita
E aspetta la risposta dell’avversario…
Dall’altra parte
della rete -pardon del Muro-
si cerca il colpo
ad effetto, risolutore
che non ci sarà
finché rimarranno
gli stessi contendenti
così determinati,
così equilibrati
finché il Mondo
spettatore non si deciderà
a trovare un
arbitro capace d’intervenire…
Non vince nessuno, perdono tutti!
Chi muore,
sorpreso, con la sola colpa
di essere arabo o
ebreo
è una pedina
sacrificata
sulla scacchiera
dell’ipocrisia
per allontanare la
fine della partita
per scongiurare la Pace…
Il ping pong mortale deve continuare...
possibile che non
capiscano…
“oggi a me domani
a te” “dente per dente”
le tombe sono
piene di queste massime
che hanno
giustificato per secoli
guerre di
aggressione e di difesa
che svolazzano
come corvi voraci
sulle ideologie
religiose usate come pretesti
nell’uno e
nell’altro campo…
Ogni azione, ogni
strage, ogni vittima
reclama la sua
vendetta
di un grado sempre
più forte…
Il ping pong mortale può continuare...
Il meccanismo è
noto, scontato
è lo stesso delle
faide mafiose
piaghe feroci e
inesauribili…
è lo stesso che
istilla violenza
in chi ha subito
lo stupro della propria purezza
pronto a diventare
esso stesso carnefice
nell’illusione di
una irrazionale catarsi…
è lo stesso, più soave
del “batti e
ribatti” delle Comiche
ma come in un film
può andare avanti all’infinito
finché uno dei due
contendenti
non rinunci alla
risposta…
Ma quando, quando lo capiranno?
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