Una cosa tira l’altra. Considerazione
Le elezioni americane, una considerazione. Ora, in quest’apparente
grande democrazia si sta preparando, forse, si teme, un altro drammatico
risultato, un pazzo come Trump, peggiore addirittura dei Bush, di infausta
memoria. Noi ci lagniamo del nostro imperfetto sistema politico elettorale, ma
che cosa succede negli USA? Un intervento dei poteri neri che amano l’imperialismo
e le sue guerre riuscirà forse a sconfiggere una Hillary, che se non il meglio
è comunque il meno peggio? Ci si mette pure l’FBI che non è tanto più pulito
della CIA, quando vogliono fare le loro porcherie, cosa vogliono ottenere?
Avremo di nuovo l’America dei marines all’attacco, dopo il
periodo, non del tutto eccellente di Obama, ma comunque di tregua?
Ed ecco la mia considerazione. Ci si rende conto che nel 2000
quando Al Gore venne sconfitto con clamoroso broglio elettorale in Florida, il
cui governatore Jeb Bush, riuscì a far eleggere per pochi voti, mai verificati,
suo fratello George, per l’America, ma non solo iniziò una storia drammatica che è tuttora viva?
Con il sistema, molto discutibile americano, non bastò a Gore
avere più di 500.000 voti in più del candidato repubblicano, perché fu la sola
Florida a far pendere la bilancia per Bush. E così invece di un Presidente
illuminato, ambientalista, premio nobel per la pace, che ben aveva influenzato
da vice l’intera presidenza di Bill Clinton, ci siamo ritrovati il Moloch di un
Bush figlio, che sulle orme del padre ha scatenato quel grande dramma che si
chiama Iraq, Talebani, e via via 11 Settembre, e oggi ISIS.
Ecco come la storia può prendere una strada terrificante,
piuttosto che un’altra costruttiva, radiosa.
Ed ora ci aspetta il nuovo Moloch, un Cavaliere Nero elevato al
quadrato, dotato di una spregiudicatezza pari solo alla sua pochezza come
essere umano. E la storia, purtroppo, è zeppa di questi NONUMANI, alieni capaci
di scatenare l’odio più inarrestabile di genti contro altre genti.
Chissà, forse è il destino del nostro pianeta, malato e
sovraffollato, che da una parte butta un terzo del prodotto alimentare, come
scarto, mentre l’altra parte muore di fame. Un pianeta sempre più ucciso dal
riscaldamento globale, che va perdendo i suoi ghiacci, e la sua biodiversità.
Un pianeta sempre più ostaggio di chi ha potere economico e politico, che
assiste impotente alle stragi di quella parte della sua umanità che, sfidando
la morte, fugge ovunque da guerre e miseria.
Chissà, forse è anche questo un modo, cinico e doloroso,
inevitabile per ridurre la popolazione! Un sistema originale per contenere la
crescita demografica!
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