martedì 21 marzo 2017

Provocatore per antonomasia.









A Linea notte, rai tre del 20 marzo c’è stata la presenza ingombrante, oscena, insopportabile di un Vittorio Sgarbi, invasivo come non mai.  Almeno così credevo perché ancora non avevo visto il video in rete della sua comparsata nella trasmissione “bianco e nero” su la 7 condotta da Luca Telese, dove la sua presenza offensiva e litigiosa gli ha permesso di rimanere solo nello studio, che veniva abbandonato da tutti gli altri ospiti. Vedi il video https://www.youtube.com/watch?v=tdj1yjfl5_E

Il personaggio è noto, come gran provocatore e litigioso, con linguaggio osceno ed offensivo ed è paradossalmente, ospite ricercato in tv proprio per questa sua caratteristica, che forse crea audience. Ma mi chiedo se ormai non abbia travalicato ogni argine ammissibile, e superando di gran lunga il tormentone delicato “capra, capra”, e quello “ecologico” dell’esecrazione di rotonde e pale eoliche,  oggi la sua arroganza non finisca per essere totalmente indigesta anche al pubblico più tollerante, e non diventi per le trasmissioni che lo ospitano una sorta di karakiri. Bastava vedere come Mannoni faticasse a mantenersi neutrale e paziente durante il profluvio dello sproloquio dell’esagitato, spesso fuori controllo, gran bastian contrario di ogni posizione razionale e assennata possibile.

La cosa che più colpisce è assistere alla totale impossibilità di ragionamento e scambio d’opinioni che chi ha la disgrazia di trovarselo davanti, come Gianrico Carofiglio l’altra sera, deve fare giocoforza scena muta, o comunque non osare contraddirlo, per mantenere una propria calma interiore.


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