lunedì 24 aprile 2017

Quale Liberazione il 25Aprile?




    25 aprile festa della liberazione, quale liberazione? Dopo 72 anni possiamo commemorare solo quella storica della lotta partigiana che ha sconfitto il fascismo di guerra alleato alle SS di Hitler, il regime di violenza delle leggi razziali e delle stragi nei lager; ma dal fascismo latente, sottocutaneo, del nostro tempo, diffuso dal Nord al Sud chi ci libererà?
Un fascismo intimo, di pensieri e di idee che oggi, più che mai, è presente in una larga parte del popolo italiano. E che mi atterrisce.
Se è vero che l'ultimo responso elettorale ha evidenziato un Paese diviso in tre parti, e che nessuna delle tre rappresentanze politiche si è concretamente mostrata degna dei valori che la Liberazione incarna, quasi sempre il governo di questo Paese finisce nelle mani di un manipolo di politicanti dediti solo ad interessi personali e di casta, organici e spesso collusi con le mafie, preoccupati di difendere con piglio razzistico gli spazi di falsa democrazia accessibili solo a cittadini involuti, imbastarditi dal timore di perdere i propri privilegi economici e la propria identità culturale…
Se è vero che il dibattito da sempre presente all'interno della galassia della Sinistra ha finora prodotto solo un grande partito fautore di sempre più rischiosi compromessi con idee destrorse e illiberali, salvo poi finire con la endemica peculiarità dello scissionismo e dei soliti scontri intestini per questioni di visibilità…
Se è vero che con l'apporto della filosofia leghista che, pericolosamente va prendendo piede anche tra ampie fasce di lavoratori, una volta appannaggio delle idee di sinistra, torneranno con buona probabilità ad affacciarsi proposte tipo lager d'antica memoria, per i migranti, utilizzando l’alibi dello “scontro di civiltà” con il bieco integralismo musulmano e che nel prossimo futuro l'apporto della filosofia xenofoba razzista del pazzoide eletto Presidente degli USA sarà tutt'altro che marginale…
Se è vero che la filosofia dei muri contro “l’invasione” di chi fugge dalla morte e dalla miseria di altre parti di questo mondo perennemente in guerra, al di là della paura infondata del diverso, tipica di persona piccina e ignorante, nasce e si rinforza in presenza di una esasperazione del sentimento egoistico della difesa del proprio io, del proprio orticello, del proprio dato cultural-tradizionale. Il tutto, ben condito con le parole d’ordine più feroci dei leghisti in prima linea, non fa che stendere un velo nero sulla memoria storica di un Paese d’emigranti come lo è stato il nostro…
Se è vero che i sondaggi dopo fatti delittuosi, come quelli dei ladri sparati nella schiena dai
derubati, o in procinto di esserlo, rivelano che la maggioranza degli intervistati, mostra una  comprensione solidale per gli omicidi, in questo abilmente sollecitati nelle viscere dai politici più retrivi e spietati…
Se è vero che, grazie alla filosofia trumpiana, non è detto che non possano tornare in vigore i temi della partecipazione militare ai disegni imperialisti degli USA, magari con richieste di nuove basi o impianti strategici come il MUOS di Niscemi, che malgrado le grandi manifestazioni d’opposizione, è stato realizzato in un sito patrimonio dell’UNESCO…
Se è vero che l'impegno della lotta alle mafie sembra perdere ogni giorno di più quella preminenza che ha avuto ai tempi del dopo Falcone-Borsellino, e neppure viene menzionato durante le varie campagne elettorali e l'unico accenno all'argomento è quando ogni tanto si becca un latitante, o per le manifestazioni coraggiose di associazioni tenaci, tipo “Libera”di Don Ciotti…
Se è vero che nei programmi del governo di turno non c’è mai la minima attenzione per lo sviluppo delle energie rinnovabili, eolico e solare, in un territorio che per la ricchezza di sole ci viene invidiato da parte delle località nordiche dove, paradossalmente, ha grande sviluppo il fotovoltaico…
 Se è vero che per quanto riguarda l'emergenza rifiuti il partito trasversale interessato al business dell'incenerimento avrà sempre più campo libero per incrementare un sistema che contraddice la raccolta differenziata e il riuso, che è ormai ripudiato dall'Europa più evoluta e che con tutto il suo carico di pericolosità e inquinamento favorisce la distruzione dell'ambiente e il processo di riscaldamento del clima insidiando minacciosamente la vita sostenibile del pianeta…
Se è vero infine che a fronte di tutto questo panorama inquietante che ho cercato di descrivere, sicuramente dimenticando qualche aspetto, la reazione del popolo italiano, più spesso si risolve nell’indignazione per l'esclusione dei partecipanti da qualche demenziale reality, o nello scandalizzarsi per la vittoria del festival di Sanremo di un cantante non gradito, o anche nello scatenare una guerriglia urbana per un rigore non dato alla propria squadra del cuore, ebbene se tutto questo è vero… la mia conclusione tragica non può che essere: La liberazione deve ancora avvenire in questo Paese e non ci sono molte speranze che avvenga.

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