25 aprile festa della liberazione,
quale liberazione? Dopo 72 anni possiamo commemorare solo quella storica della
lotta partigiana che ha sconfitto il fascismo di guerra alleato alle SS di
Hitler, il regime di violenza delle leggi razziali e delle stragi nei lager; ma
dal fascismo latente, sottocutaneo, del nostro tempo, diffuso dal Nord al Sud
chi ci libererà?
Un fascismo
intimo, di pensieri e di idee che oggi, più che mai, è presente in una larga
parte del popolo italiano. E che mi atterrisce.
Se è vero che
l'ultimo responso elettorale ha evidenziato un Paese diviso in tre parti, e che
nessuna delle tre rappresentanze politiche si è concretamente mostrata degna
dei valori che la Liberazione incarna, quasi sempre il governo di questo Paese
finisce nelle mani di un manipolo di politicanti dediti solo ad interessi
personali e di casta, organici e spesso collusi con le mafie, preoccupati di
difendere con piglio razzistico gli spazi di falsa democrazia accessibili solo
a cittadini involuti, imbastarditi dal timore di perdere i propri privilegi economici
e la propria identità culturale…
Se è vero che
il dibattito da sempre presente all'interno della galassia della Sinistra ha
finora prodotto solo un grande partito fautore di sempre più rischiosi
compromessi con idee destrorse e illiberali, salvo poi finire con la endemica
peculiarità dello scissionismo e dei soliti scontri intestini per questioni di
visibilità…
Se è vero che
con l'apporto della filosofia leghista che, pericolosamente va prendendo piede
anche tra ampie fasce di lavoratori, una volta appannaggio delle idee di
sinistra, torneranno con buona probabilità ad affacciarsi proposte tipo lager d'antica
memoria, per i migranti, utilizzando l’alibi dello “scontro di civiltà” con il
bieco integralismo musulmano e che nel prossimo futuro l'apporto della
filosofia xenofoba razzista del pazzoide eletto Presidente degli USA sarà
tutt'altro che marginale…
Se è vero che
la filosofia dei muri contro “l’invasione” di chi fugge dalla morte e dalla
miseria di altre parti di questo mondo perennemente in guerra, al di là della
paura infondata del diverso, tipica di persona piccina e ignorante, nasce e si
rinforza in presenza di una esasperazione del sentimento egoistico della difesa
del proprio io, del proprio orticello, del proprio dato cultural-tradizionale.
Il tutto, ben condito con le parole d’ordine più feroci dei leghisti in prima
linea, non fa che stendere un velo nero sulla memoria storica di un Paese
d’emigranti come lo è stato il nostro…
Se è vero che
i sondaggi dopo fatti delittuosi, come quelli dei ladri sparati nella schiena
dai
derubati, o in procinto di
esserlo, rivelano che la maggioranza degli intervistati, mostra una comprensione solidale per gli omicidi, in questo
abilmente sollecitati nelle viscere dai politici più retrivi e spietati…
Se è vero che,
grazie alla filosofia trumpiana, non è detto che non possano tornare in vigore
i temi della partecipazione militare ai disegni imperialisti degli USA, magari
con richieste di nuove basi o impianti strategici come il MUOS di Niscemi, che
malgrado le grandi manifestazioni d’opposizione, è stato realizzato in un sito
patrimonio dell’UNESCO…
Se è vero che
l'impegno della lotta alle mafie sembra perdere ogni giorno di più quella
preminenza che ha avuto ai tempi del dopo Falcone-Borsellino, e neppure viene
menzionato durante le varie campagne elettorali e l'unico accenno all'argomento
è quando ogni tanto si becca un latitante, o per le manifestazioni coraggiose
di associazioni tenaci, tipo “Libera”di Don Ciotti…
Se è vero che
nei programmi del governo di turno non c’è mai la minima attenzione per lo
sviluppo delle energie rinnovabili, eolico e solare, in un territorio che per
la ricchezza di sole ci viene invidiato da parte delle località nordiche dove,
paradossalmente, ha grande sviluppo il fotovoltaico…
Se è vero che
per quanto riguarda l'emergenza rifiuti il partito trasversale interessato al
business dell'incenerimento avrà sempre più campo libero per incrementare un
sistema che contraddice la raccolta differenziata e il riuso, che è ormai
ripudiato dall'Europa più evoluta e che con tutto il suo carico di pericolosità
e inquinamento favorisce la distruzione dell'ambiente e il processo di
riscaldamento del clima insidiando minacciosamente la vita sostenibile del
pianeta…
Se è vero
infine che a fronte di tutto questo panorama inquietante che ho cercato di
descrivere, sicuramente dimenticando qualche aspetto, la reazione del popolo
italiano, più spesso si risolve nell’indignazione per l'esclusione dei
partecipanti da qualche demenziale reality, o nello scandalizzarsi per la
vittoria del festival di Sanremo di un cantante non gradito, o anche nello
scatenare una guerriglia urbana per un rigore non dato alla propria squadra del
cuore, ebbene se tutto questo è vero… la mia conclusione tragica non può che
essere: La liberazione deve ancora avvenire in questo Paese e non ci sono molte
speranze che avvenga.
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