Un popolo senza memoria
arrivano a noi da mille inferni
con il sorriso stanco della speranza
nudi e curvi su gusci dolenti
attraverso mari forza nove …
spettri esangui laceri come larve
cercano spazi di vita senza guerre e carestie
hanno pagato laidi caronti
sognando la luce della nostra civiltà…
chi non scompare inghiottito
da quel mare in cui aveva sperato
se sfugge come anguilla
tra le maglie della rete
poi trova divise scure d’odio
e muri stupidi infami
a sbarrargli la via dell’illusione
a respingerlo come corpo estraneo
a ricondurlo nel suo inferno
a stuprargli l’anima…
e c’è chi forse si rassegnerà a sfidare
senza leggi né diritti con il solo coraggio
di una sorda disperazione
la violenza becera di una filosofia razzista
resistendo per un progetto di futuro…
ma oggi, che la speranza è sempre più vana
e naufraga con le immense stragi
che non esauriranno l’esodo atroce
di quella parte del globo più disperato
che si affida ai mercanti d’anime
che cosa è cambiato?
niente! solo lo stupore ipocrita e meschino
dei potenti d’Europa riuniti in aridi conclavi
mentre ignavi cittadini evoluti al più fanno spallucce
se invece fieri oppositori nella strenua difesa
di valori esclusivi e sano egoismo
son pronti al massacro del nemico
ahimè dimentichi di un passato
troppo lontano di avi migranti…
e sono tanti, troppi
gli italiani oggi senza memoria
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