Processo SME: assolto per aver commesso il fatto
Il Collegio di legittimità, presieduto da Giorgio Lattanzi, ha bocciato il ricorso del sostituto procuratore generale di Milano Piero De Petris, che aveva chiesto che l’ex premier fosse condannato a cinque anni. In particolare il PM aveva spiegato che «la constatata presenza, presso l’ufficio Gip del tribunale di Roma con presidente Renato Squillante, di più procedimenti riguardanti società o persone del gruppo Fininvest» sono segno della «convenienza tanto per Berlusconi quanto per Previti, che nell’interesse del primo ha sempre agito, di mettere a libro paga il capo di tale articolazione, al fine di assicurarsene la piena e incondizionata disponibilità ad interventi o pressioni su altri magistrati dell’ufficio a presidio del tornaconto di Fininvest». (da La Stampa)
L'accusa quindi non era quella di aver dato la tangente a Squillante perché pronunciasse una sentenza favorevole, ma quella di aver tenuto a libro paga il capo di tutti i giudici affinché influenzasse chi doveva esprimersi riguardo agli interessi di Berlusconi.
La Corte milanese, a parere sia della Procura generale sia dei difensori di Berlusconi [...], avrebbe correttamente ritenuto che, pur essendoci stato un passaggio di denaro fra la Fininvest e Renato Squillante, (si pensi al bonifico Orologio e al bonifico Barilla) quest’ultimo, in quel periodo, non avrebbe mai potuto influire sull’affare Sme usando i suoi poteri di giudice. È così venuto a mancare uno dei presupposti del reato di corruzione in atti giudiziaria: il fine illecito. (da La stampa)
Insomma, si presagiva già l'assoluzione, in quanto il processo di terzo grado non entra nel merito delle questioni, ma si limita a valutare la legittimità degli atti del secondo grado. In pratica già il Procuratore Generale aveva detto che l'essere Squillante a libro paga della Fininvest è un argomento di merito e che quindi non può essere preso in considerazione nel processo di terzo grado.
Sorge quindi il dubbio che Berlusconi un qualche fatto lo abbia commesso, se la Procura afferma di non poter giudicare quel fatto nel merito. Infatti:
Tradotto in italiano: Berlusconi teneva a libro paga il capo dei Giudici per le indagini preliminari romani. Ma non per fini illeciti.
Pare di capire, anche se la sentenza non è stata ancora corredata di motivazione, che in poche parole Berlusconi ha commesso un fatto grande come una casa, solo che per qualche motivazione nascosta in qualche imperscrutabile doppio fondo della giurisprudenza questo non è sufficiente per accusarlo di aver commesso quel fatto.
Resta solo da capire per quale motivo Berlusconi, palazzinaro milanese, abbia fatto ricco Squillante, giudice romano.
Giorgio Mattiuzzo (Pausania)
Curiosissima questa storia!
Un tale, Previti, paga un guidice, Squillante, con i soldi di Fininvest e di Berlusconi.
Dopo venti anni: Previti viene condannato per corruzione del giudice Squillante, usando i soldi di Berlusconi, che viene invece prosciolto in quanto il giudice non ha emesso alcuna sentenza favorevole a Fininvest...
Curiosissima davvero!
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