
giovedì 31 gennaio 2008
Pino Maniaci, siamo tutti con te
Partinico, Maniaci malmenato torna in tv
L'episodio di violenza sarebbe da collegare alla notizia di apertura del tg di Telejato sui lavori del Comune in un'area in zona Vallegrande dove si trovavano delle stalle dei proprietà dei Vitale confiscate dallo Stato.
Piccolo grintoso e combattivo
tenace come un ulivo secolare
lui è un giornalista televisivo
che al mondo intero vuol parlare
la sua voce nell'etere fa male
non certo d'Albertazzi è la dizione
ma ricca di pratica professionale
può servir comunque di lezione
per tutti quei colleghi prezzolati
con la bocca per viltà cucita
senza vergogna d'esser sputtanati
dalla sua piccola tv autogestita
armato solo del suo sarcasmo
con il suo microfono è puntuale
porta ovunque il suo entusiasmo
dove si lotta per qualcosa d'illegale
Pino non ha paura di niente
con i suoi servizi fatti in casa
fa le pulci ad ogni potente
al mafioso o a Totò “vasa vasa”
ora qualche bastardo delinquente
ha cercato perfino di strozzarlo
e così ovunque anche dal continente
fanno a gara per proteggerlo e stimarlo
anch'io nel mio essere contestatore
memore del tuo saperti schierare
al nostro fianco contro l'inceneritore
ti voglio con ammirazione ringraziare
lui è Maniaci Pino
giornalista sopraffino
mercoledì 30 gennaio 2008
AMIA= Associazione Massimo Incenerimento Auspicato
Amia, impianto fantasma.
In centro discariche a cielo aperto. Manca ancora il collaudo.
E in città, tra i vicoli, i bambini giocano tra scarafaggi e topi
Un impianto di raccolta e smaltimento rifiuti capace di accogliere e lavorare ogni anno 14.520 tonnellate di plastiche e metalli e 29.903 tonnellate di carta, ancora mai utilizzato. Il centro di selezione e valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell'Amia, situato in via Partanna Mondello 54, è stato realizzato con una spesa di circa 2 milioni di euro, grazie ai finanziamenti ministeriali, ma una volta terminati i lavori, non è stato fatto il collaudo.
L'impianto, una volta in azione, servirà ad accogliere i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, per smistarli e poi indirizzarli più facilmente verso le piattaforme del riutilizzo. L´Amia assicura che l´iter per l´attivazione della struttura è finalmente alle battute finali: «Contiamo di azionarlo in primavera», dice il direttore generale della società comunale Orazio Colimberti.
Intanto nel centro storico sono sempre più numerose le discariche a cielo aperto: nascoste dai muri o in aree private, dove i mezzi dell'Amia non possono intervenire, sono un rischio per i cittadini e, soprattutto per i bambini, che giocano tra topi e scarafaggi.
L´assessore all´Igiene e sanità, Filippo Cannella, assicura che sta cercando una soluzione, ma la situazione, in alcune zone, è davvero indecente.
Questa la notizia riportata dalla stampa, il mio commento è banalissimo: Perché ancora si tarda al collaudo, e quindi all'utilizzo, malgrado la situazione tutt'altro che felice della raccolta rifiuti?
Possibili risposte: 1) Non è nell'interesse dell'Amia che ha una partecipazione azionaria quasi del 50% nell'azienda che vorrebbe costruire l''inceneritore di Bellolampo avviare una seria raccolta differenziata; 2) Si vogliono creare anche a Palermo e in Sicilia le condizioni per l'emergenza come in Campania, così che la Casta di governo possa concedere in deroga alla legge modificata i contributi cip6 che rendono la “termovalorizzazione” un grande business lucroso; 3) Al di là della malafede e degli interessi correlati c'è anche, purtroppo una enorme incapacità professionale ed ignoranza delle tematiche. Si invita a cercare altre risposte.
lunedì 28 gennaio 2008
pubblicato su Adnkronos -secondo me
Trasmissione radiofonica “28 minuti” del 28-01-2008 di Barbara Palombelli, ospite il ministro uscente dell'ambiente Pecoraro Scanio. Ad un certo punto la brava giornalista fa la domanda sulla situazione campana dei rifiuti avanzando l'ipotesi che l'emergenza sia dovuta al fatto che sia stata impedita la costruzione dei termovalorizzatori, al che Pecoraro Scanio ribadisce debolmente e soprattutto non dice quello che dovrebbe : Che l'inceneritore non risolve e fa male, e che l'unica soluzione è avviare la raccolta differenziata. Rivendica il merito di aver bloccato l'iter vergognoso dei cip6 (per gli impianti già in attività) e non dice una parola sul rischio della delega che Bersani (morente?) potrebbe fare per alcuni in progetto, come quelli siciliani. Purtroppo alla fine il messaggio che arriva agli ascoltatori è sempre lo stesso, equivoco e confuso. Lo stesso che è arrivato dalla trasmissione televisiva “le storie” di Corrado Augias, quando ha ospitato il direttore dell'inceneritore di Fusine, Venezia, che ha posto l'accento solo sulla virtuosa produzione di energia, con bassissimo rischio d'inquinamento a causa delle diossine, ma senza minimamente accennare alle nanopolveri. Poi Augias, incredibile, ha avvalorato le tesi del giorno prima dell'illustre Prof. Veronesi, che da Fazio a “che tempo che fa” aveva ignobilmente affermato che i rischi per le popolazioni nei pressi degli inceneritori sono ZERO. Ma si sa che l'insigne oncologo gode di fondi proprio dai big che si occupano della speculazione commerciale di settori come energia e ambiente. Ora, io mi chiedo: perché oltre ai prezzolati di destra e sinistra che alimentano la campagna mediatica in favore dell'incenerimento, anche i giornalisti più stimati, (Palombelli, Augias, Fazio, Stella) sinceramente democratici, non sono in grado di dare informazioni corrette, magari approfondendo in maniera responsabile ed intelligente le proprie conoscenze in materia? Mi chiedo perché non si colleghino idealmente alla corrente di pensiero, che esiste in tutto il mondo, suffragata dalle sentenze della Comunità Europea, che sostiene la pericolosità per l'ambiente e per la salute di impianti che possono facilmente essere sostituiti da valide alternative, o che addirittura promuove progetti avanzati di prevenzione come quello “rifiuti ZERO” proposto dal prof. Paul Connet, che gira il mondo per propugnarne la realizzazione. Perché non battersi per contribuire ad invertire la tendenza dell'aumento esponenziale degli imballaggi e della plastica da confezione, e dei sacchetti? Perché Barbara Palombelli che giustamente s'indigna che non si siano ancora abolite le buste di plastica per la spesa e si augura il ritorno alle sporte di rete delle nostre nonne, perché non chiude il cerchio della sua coscienza ecologica e non approfondisce la tematica dell'incenerimento, che può solo avvelenare di più questo nostro pianeta dove dovranno continuare a vivere i suoi figli? Perché qualche giornalista serio e onesto non incomincia a stare dalla parte giusta, dei comitati civici? Mi piacerebbe ricevere qualche risposta. gianluigi redaelli
domenica 27 gennaio 2008
giorno della memoria, comunque

27 gennaio
il giorno della memoria
ricordare per non dimenticare
l’orrenda nube dell’Olocausto…
più di 60 anni
da quelle montagne grigie
di corpi ammassati
ed ogni volta che ritornano
davanti ai nostri occhi
assuefatti a quiz e veline
ecco, ci turbano profondamente
senza appello…
ma non diverso è l’orrore
dell’Africa di oggi
che muore di fame e di sete…
piccoli scheletrici esangui
sono gli stessi di Matausen
vittime di un Hitler che si chiama Aids…
caduti d’ogni razza di guerre inutili
rinfrescano la memoria
di chi già soffre dei suoi ricordi
e tu giovane che ancora ne hai pochi
non avere fretta,
piano ma inesorabilmente
li andrai carpendo…
E dovrai imparare
a fartene dote e strumento
per una gravida sensibilità
che possa azzerare il rischio dell’indifferenza
e gli assalti della noia d’apatia…
E se saprai tendere le antenne
captare l’eco degli orrori della Storia
anche nei minimi camuffati segnali
d’ ogni imbellettata attualità…
Allora forse la tua vita
potrà colmarsi
d’importanti slanci consapevoli.
domenica 20 gennaio 2008
sabato 19 gennaio 2008
Totò vasa vasa ti n'agghiri a casa

Filastrocca popolare
Sentite sentite gente
che cosa può ancora capitare
hanno condannato il presidente
ma lui non se ne vuole andare
per Salvatore Cuffaro
in arte “Totò vasa vasa”
la sentenza parla chiaro
quindi deve andare a casa
in primo grado condannato
il nostro esimio presidente
ben 5 anni gli hanno dato
non può far finta di niente
non glielo dicono solo gli amici
che non può più governare
se interdetto ai pubblici uffici
a casa se ne deve andare
ma lui è un tipo ostinato
sempre sereno eppur contento
non per mafia è condannato
ma solo per favoreggiamento
non proprio Rina e Provenzano
ha aiutato il buon governatore
ma ha solo dato una mano
ad un loro fidato mediatore
la morale qui non conta
se la poltrona non vuol mollare
per carità nessuna onta
lui vuole solo termovalorizzare
è davvero un fatto increscioso
lo deve gridar in coro la gente
seppur non certificato mafioso
se ne deve andare il presidente
martedì 15 gennaio 2008
CHE COSA SONO DAVVERO LE ECO-BALLE?

La scandalosa criminale strategia della tensione a colpi di rifiuti attuata dagli amministratori di "sinistra" (sob) della Campania, leggi Bassolino e Iervolino, con la complicità del governo nazionale e la ipocrita acquiescenza del ministro dell'Ambiente, ha l'unico manifesto obiettivo di rilanciare in grande stile la campagna a favore dell'incenerimento, che in qualche misura l'azione dei comitati che si oppongono in tutta Italia, aveva messo in discussione.
Purtroppo, già da tempo era chiaro che di fatto c'è un partito trasversale, direttamente o indirettamente interessato al businness dei rifiuti, che comprende anche parte dell'associazionismo ambientalista, che più o meno apertamente briga per la realizzazione degli impianti d'incenerimento, magari a monte di una raccolta differenziata che è solo teorica e nelle
belle false promesse. Il tutto supportato ampiamente da una campagna mediatica senza precedenti, che però come risvolto della medaglia ha il pregio di allargare a vasto raggio l'interesse e l'attenzione sul problema, cosa che noi attivisti no inc con tutta la nostra mobilitazione non siamo riusciti a fare. Ecco, bisogna approfittare del momento favorevole all'argomento e gridare con forza la verità in tutte le sue sfaccettature affinchè la gente non senta solo una campana. Oggi più che mai dobbiamo lottare con forza e convinzione perchè il futuro di questo Paese, che sta andando in merda-letteralmente- dipende solo da quei cittadini coscienti che danno vita ai comitati civici in ogni più sperduto angolo d'Italia, realizzando di fatto una rete democratica d'intervento politico concreto, sostituendosi ai partiti corrotti e dediti solo agli interessi di casta.