sabato 28 marzo 2009

io sto con Gioacchino Genchi

Per capire chi è Gioacchino Genchi, perchè per alcuni è un personaggio scomodo, e perchè è importante sostenerlo, vedete questi video

http://www.youtube.com/watch?v=nHN0l0pQP00&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=LbkUw0Bopmw&feature=player_embedded


24-mar-2009

Da ieri Gioacchino Genchi è stato sospeso da ogni funzione dalla Polizia di Stato. Col provvedimento di sospensione dal servizio sono stati ritirati il tesserino, la pistola e le manette. La motivazione è addirittura una replica ad un giornalista di Panorama che lo accusava di essere un bugiardo lasciata sulla sua bacheca di Facebook, in cui Genchi si difendeva in modo misurato e contenuto.


Riteniamo che ieri si sia toccato il fondo in una vicenda che ha chiarito, qualora ce ne fosse stato bisogno, cosa può accadere a chi cerca di fare luce sui coni d’ombra di cui l’Italia è piena, a chi vuole dare giustizia ai familiari delle vittime delle stragi, a chi vuole smantellare i comitati d'affari e le nuove P2. Chi tocca i fili dell'alta tensione muore. Noi forse siamo ancora in tempo.

Siamo indignati e sconcertati da quello che sta accadendo ad uno dei migliori uomini dello Stato italiano, un uomo che forse quello stesso Stato fondato sul sangue delle stragi del 1992, non merita, come non lo meriteremmo noi se rimanessimo inermi ad assistere a questo massacro.

Abbiamo deciso che è ora di reagire, e non più con comunicati, con articoli e con sterili prese di posizione. Noi vogliamo mostrarci, vogliamo farci vedere da chi in questo momento sta decidendo sul futuro del dott. Genchi. Senza violenza e senza aggressività, senza guerriglia, che non ce ne voglia il ministro Brunetta. Pacificamente vogliamo dimostrare che Gioacchino Genchi è circondato da persone per bene che nutrono per lui una stima e un'ammirazione incondizionata.

Per questo vi invitiamo ai sit in davanti A TUTTE LE QUESTURE D'ITALIA SABATO 28 MARZO DALLE ORE 10 ALLE 15.


Noi temiamo che la sospensione di Gioacchino Genchi non sia il punto d’arrivo. Temiamo che altro possa accadergli. Reputiamo scandaloso, infine, che coloro che hanno dato il la a questa sporca vicenda, i Ros dei Carabinieri, siano guidati da un soggetto che in questo momento è sotto processo a Palermo con l´infamante accusa di favoreggiamento aggravato nei confronti di cosa nostra. E’ Mori che deve essere sospeso, non chi ha assestato colpi durissimi a cosa nostra, una organizzazione che non dimentica e colpisce chi lo stato non è riuscito a proteggere.


Sonia Alfano
Benny Calasanzio
Salvatore Borsellino





giovedì 19 marzo 2009

di bene in meglio


Temporeale - BRUNETTA: GLI STUDENTI DELL'ONDA SONO GUERRIGLIERI

La dichiarazione farneticante del nano da sbarco fa il paio e chiude il cerchio con il comunicato stampa qui sotto, e la conclusione quale può essere se non che siamo ormai in pieno regime clerico-fascista?


Comunicato-stampa


L'aggressione agli studenti romani e la complicità di Cgil e PD

La selvaggia aggressione di oggi a Roma ai danni degli studenti che volevano uscire dall'Università per protestare contro la politica scolastica governativa - che ha provocato numerosi feriti tra ragazzi/e inermi a cui va la nostra totale solidarietà - è stata materialmente
condotta da "forze del disordine" istigate da un ministero degli Interni che sembra garantire copertura ad ogni violenza poliziesca. Ma gli strumenti politici per l'aggressione sono
stati forniti anche da tutti i partiti della opposizione parlamentare (PD in prima fila), nonchè dai sindacati concertativi (Cgil in prima fila), che hanno sottoscritto un dittatoriale Protocollo per vietare a Roma qualsiasi forma di protesta che non si svolga in sei piazze prestabilite e in sei itinerari.
Secondo il Protocollo non si potrebbe protestare davanti a ministeri, uffici pubblici, sedi aziendali o padronali, Parlamento e sedi politiche: insomma, non si potrebbe portare il conflitto davanti alle sedi delle "controparti". La motivazione dell'intralcio al traffico è totalmente fasulla: gran parte del centro storico è pedonalizzato o riservato al solo traffico dei residenti (clamoroso il divieto al Parlamento e al Senato, al Campidoglio o a Piazza Navona, tutte zone vietate al traffico).
In realtà si vuole impedire che si manifesti ogni forma di conflitto nelle strade, in linea con il
tentativo di vietare lo sciopero nei servizi pubblici, nel timore di una valanga crescente di proteste di fronte alla sempre più micidiale crisi. Ma il governo ha trovato la complicità e collaborazione di Cgil, Cisl, Uil nonchè del PD, IdV e degli altri partiti di opposizione che, mentre fingono di protestare contro i progetti liberticidi berlusconiani, si fanno portatori del più brutale attacco al diritto di manifestare degli ultimi 60 anni.
Suona insopportabilmente ipocrita il comunicato di solidarietà agli studenti da parte di una Cgil senza la cui firma il Protocollo non sarebbe stato proponibile e che fino a ieri lo ha difeso in comunicati e interviste. I Cobas, insieme alle altre forze del Patto di Base (Cub
e SdL) si sono già rifiutati di accettare i diktat polizieschi in occasione delle manifestazioni dei lavoratori Telecom e di quelli dei Trasporti: e continueranno così per far saltare l'ignobile Protocollo e aiutare i cittadini/e romani a riconquistare rapidamente il diritto di manifestare liberamente.

Piero Bernocchi
portavoce nazionale
COBAS

domenica 8 marzo 2009

API OPERAIE

Donne nuove

le vedo camminare


anche su queste vecchie strade


trazzere del Sud


-ogni tanto un morto ammazzato-


i loro piedi agili


stanno imparando a scavalcare ogni ostacolo…



Sono donne più mature e consapevoli


e non hanno nulla di meno o da invidiare


alle più esperte nordiche,


e non possiedono solo


la loro bellezza scura meridionale…



E sono già numerose


crescono e si moltiplicano


come api ronzanti


volando di fiore in fiore


succhiando ogni giorno nuova linfa


per la loro determinazione,


spiegando fragili ali


drizzando acute antenne


sopra un mondo di prati maschi


che temono d’essere impollinati…



Un uomo può essere fiore


se insieme agli infiniti altri


si lascia crescere per formare


grandi prati festosi,


e la donna può essere ape infaticabile


alla continua ricerca dei fiori più sani


mondi di potere e d’inutili fardelli


pronti a cedere gocce


della loro mitica esperienza…



Non più regine mangiauomini


o angeli di uno stucchevole focolare


ma api operaie coscienti e libere


capaci di succhiare nettare


e di produrre miele


per questa società nuova appena abbozzata.