Donne nuove
le vedo camminare
anche su queste vecchie strade
trazzere del Sud
-ogni tanto un morto ammazzato-
i loro piedi agili
stanno imparando a scavalcare ogni ostacolo…
Sono donne più mature e consapevoli
e non hanno nulla di meno o da invidiare
alle più esperte nordiche,
e non possiedono solo
la loro bellezza scura meridionale…
E sono già numerose
crescono e si moltiplicano
come api ronzanti
volando di fiore in fiore
succhiando ogni giorno nuova linfa
per la loro determinazione,
spiegando fragili ali
drizzando acute antenne
sopra un mondo di prati maschi
che temono d’essere impollinati…
Un uomo può essere fiore
se insieme agli infiniti altri
si lascia crescere per formare
grandi prati festosi,
e la donna può essere ape infaticabile
alla continua ricerca dei fiori più sani
mondi di potere e d’inutili fardelli
pronti a cedere gocce
della loro mitica esperienza…
Non più regine mangiauomini
o angeli di uno stucchevole focolare
ma api operaie coscienti e libere
capaci di succhiare nettare
e di produrre miele
per questa società nuova appena abbozzata.
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