domenica 8 marzo 2009

API OPERAIE

Donne nuove

le vedo camminare


anche su queste vecchie strade


trazzere del Sud


-ogni tanto un morto ammazzato-


i loro piedi agili


stanno imparando a scavalcare ogni ostacolo…



Sono donne più mature e consapevoli


e non hanno nulla di meno o da invidiare


alle più esperte nordiche,


e non possiedono solo


la loro bellezza scura meridionale…



E sono già numerose


crescono e si moltiplicano


come api ronzanti


volando di fiore in fiore


succhiando ogni giorno nuova linfa


per la loro determinazione,


spiegando fragili ali


drizzando acute antenne


sopra un mondo di prati maschi


che temono d’essere impollinati…



Un uomo può essere fiore


se insieme agli infiniti altri


si lascia crescere per formare


grandi prati festosi,


e la donna può essere ape infaticabile


alla continua ricerca dei fiori più sani


mondi di potere e d’inutili fardelli


pronti a cedere gocce


della loro mitica esperienza…



Non più regine mangiauomini


o angeli di uno stucchevole focolare


ma api operaie coscienti e libere


capaci di succhiare nettare


e di produrre miele


per questa società nuova appena abbozzata.

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