giovedì 19 marzo 2009

di bene in meglio


Temporeale - BRUNETTA: GLI STUDENTI DELL'ONDA SONO GUERRIGLIERI

La dichiarazione farneticante del nano da sbarco fa il paio e chiude il cerchio con il comunicato stampa qui sotto, e la conclusione quale può essere se non che siamo ormai in pieno regime clerico-fascista?


Comunicato-stampa


L'aggressione agli studenti romani e la complicità di Cgil e PD

La selvaggia aggressione di oggi a Roma ai danni degli studenti che volevano uscire dall'Università per protestare contro la politica scolastica governativa - che ha provocato numerosi feriti tra ragazzi/e inermi a cui va la nostra totale solidarietà - è stata materialmente
condotta da "forze del disordine" istigate da un ministero degli Interni che sembra garantire copertura ad ogni violenza poliziesca. Ma gli strumenti politici per l'aggressione sono
stati forniti anche da tutti i partiti della opposizione parlamentare (PD in prima fila), nonchè dai sindacati concertativi (Cgil in prima fila), che hanno sottoscritto un dittatoriale Protocollo per vietare a Roma qualsiasi forma di protesta che non si svolga in sei piazze prestabilite e in sei itinerari.
Secondo il Protocollo non si potrebbe protestare davanti a ministeri, uffici pubblici, sedi aziendali o padronali, Parlamento e sedi politiche: insomma, non si potrebbe portare il conflitto davanti alle sedi delle "controparti". La motivazione dell'intralcio al traffico è totalmente fasulla: gran parte del centro storico è pedonalizzato o riservato al solo traffico dei residenti (clamoroso il divieto al Parlamento e al Senato, al Campidoglio o a Piazza Navona, tutte zone vietate al traffico).
In realtà si vuole impedire che si manifesti ogni forma di conflitto nelle strade, in linea con il
tentativo di vietare lo sciopero nei servizi pubblici, nel timore di una valanga crescente di proteste di fronte alla sempre più micidiale crisi. Ma il governo ha trovato la complicità e collaborazione di Cgil, Cisl, Uil nonchè del PD, IdV e degli altri partiti di opposizione che, mentre fingono di protestare contro i progetti liberticidi berlusconiani, si fanno portatori del più brutale attacco al diritto di manifestare degli ultimi 60 anni.
Suona insopportabilmente ipocrita il comunicato di solidarietà agli studenti da parte di una Cgil senza la cui firma il Protocollo non sarebbe stato proponibile e che fino a ieri lo ha difeso in comunicati e interviste. I Cobas, insieme alle altre forze del Patto di Base (Cub
e SdL) si sono già rifiutati di accettare i diktat polizieschi in occasione delle manifestazioni dei lavoratori Telecom e di quelli dei Trasporti: e continueranno così per far saltare l'ignobile Protocollo e aiutare i cittadini/e romani a riconquistare rapidamente il diritto di manifestare liberamente.

Piero Bernocchi
portavoce nazionale
COBAS

Nessun commento:

Posta un commento