Mentre il Corriere ci spiega che sono assolutamente necessari per la sicurezza, a produrli sono soltanto due aziende americane. l’Italia ne comprerà una decina, spendendo 2 milioni di euro. Con qualche dubbio per la salute
Sarà una scelta a stelle e strisce, fra General Electrics e L3 Communication, quella che farà l’Italia per l’acquisto dei ‘full body scanner’ da installare negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia. Una scelta fra i due colossi mondiali, che si spartiscono il monopolio del mercato e che prima del recente allarme terrorismo aereo vendevano il prodotto intorno ai 120 mila dollari. Ma dopo lo scoppio delle minacce terroristiche il prezzo è schizzato a circa 200 mila.
UNA QUESTIONE DI PREZZO – Il fondo a disposizione dell’Enac è di circa due milioni di euro e quindi, valutando circa 150.000 euro a scanner, è verosimile che l’Italia se ne aggiudichi almeno una decina: otto potrebbero essere equamente divisi fra Fiumicino e Malpensa che hanno più collegamenti con gli Stati Uniti, valutati oggi i voli più a rischio, e i due rimanenti potrebbero essere dati al ‘Marco Polo di Venezia. Ma a Fiumicino potrebbero esserne assegnati di più se si deciderà di estendere questo tipo di controlli di sicurezza anche per altri collegamenti aerei, cosiddetti sensibili, con Israele e Londra. Un business che potrebbe allargarsi notevolmente se si decidesse di dotare altri scali non solo italiani di full body scanner e che farebbe gola anche ad altri produttori che, quindi, deciderebbero di scendere in campo con i propri prodotti. Privacy e salute sono due aspetti a cui, naturalmente, le aziende prestano molta attenzione per il rispetto e la tutela del passeggero. Aspetti che per le associazioni dei consumatori come Adusbef e Federconsumatori, sono prerequisiti fondamentali. E, in particolare per la tutela della salute, nel comitato che sceglierà quale scanner l’Italia dovrà acquistare c’è un esponente del ministero competente.
QUALCHE DUBBIO - E c’è anche chi ne illustra la pericolosità. Le onde Terahertz dei body scanner penetrano i materiali non conduttori, come l’abbigliamento, ma poi l’energia che emettono si deposita sulla pelle. I ricercatori del Center for Nonlinear Studies presso il Los Alamos National Laboratory hanno dimostrato che le radiazioni terahertz possono essere in grado di causare seri danni al DNA che viene colpito quando le onde irradiano il corpo. Secondo altri, i body scanner aggraveranno il ritardo e il fastidio di viaggiare in aereo, senza necessariamente impedire un altro attentato. Alcuni esperti sostengono che ilmateriale a bassa densità che è stato usato il giorno di Natale non sarebbe stato trovato. Certamente se più scansioni e ricerche fossero il prezzo da pagare per viaggiare sicuri, le discussioni sarebbero finite. Ma fare un profiling dei passeggeri sulla base di razza e di religione, al fine di individuare chi andrebbe perquisito più approfonditamente, finirebbe per causare un danno piuttosto che un miglioramento per la sicurezza. Trattare sistematicamente i passeggeri musulmani e di colore in modo meno favorevole creerà un clima di rabbia che offre sicuramente il miglior terreno di coltura per lo jihadismo militante. le persone pericolese appartenenti all’Islam sono una piccola goccia in più di un miliardo di musulmani in tutto il mondo e per cui la fede religiosa non può essere un filtro efficace per individuare i terroristi. Inoltre, una volta capito che è chiaramente nel loro interesse nascondere la loro fede, useranno nomi e abiti lontani dalla loro cultura
(Di Dario Ferri da Giornalettismo)
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