Nulla possono
con microfono e taccuino in mano
o giudici senza paura
uomini non superuomini
che si stagliano come giganti
in uno scenario di grigia paura
mentre tutto intorno strisciano vermi…
individui più schifosi dei topi di fogna
tramano nell’ombra e audaci
bruciano un’auto indifesa nella notte
segno di paura e di miserabile arroganza…
celati nella viltà della loro vergogna
allungano mani adunche lorde di sangue
per colpire corpi eroici fulgenti…
s’illudono di poter scalfire quei simboli
col fuoco e con le bombe ma nulla possono
se non distruggere solo i contenitori
delle idee di verità e di giustizia
che cammineranno da sole nel vento
che non moriranno mai…
e loro nella tracotante ignoranza
non capiscono come ogni misfatto
le sviluppi e le moltiplichi
le trasformi in un’eco senza confini…
s’illudono beoti di fermare
il cammino di nuove coscienze
che vedono in questi nomi
i simboli e i segni del loro riscatto…
il sangue dei tanti Giovanni Paolo Peppino
ha imbevuto le coscienze del mondo
ha nutrito fieri propositi di lotta…
falciati sulla strada dell’impegno
sempre indicheranno il cammino
a chi è rimasto a chi è sopraggiunto
ai Pino Maniaci, ai giovani di addio pizzo
a noi tutti che oggi siamo anche loro
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