giovedì 21 febbraio 2013

FINALMENTE!

Ingroia: «Denuncio Berlusconi: la lettera sul rimborso dell’Imu è truffa elettorale»

http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/19-febbraio-lettera-imu_064b19b4-7ab4-11e2-896e-599d001aa8d7.shtml




  

   Siamo ormai a -1 dall’ora x. Finalmente questa terrificante insopportabile nauseante campagna elettorale sta finendo e avremo il responso delle urne. Io ho quasi settant’anni e nella mia vita ne ho visti tanti di appuntamenti elettorali, ma credo che mai come quello attuale sia stato denso di schifezze d’ogni genere, di comportamenti politici inqualificabili.
   Cominciando dalle promesse più roboanti e seduttive del solito Cavaliere Nero, che nella circostanza ha saputo superarsi in facciatosta, inimmaginabile, fino a raggiungere livelli di truffa e imbrogli da codice penale. L’ultima trovata della lettera, facsimile Imposte dirette, come modulo per rimborso Imu, è a mio avviso da galera. E bene fa Ingroia se da ex magistrato gli dà la paga. Ma anche altri esponenti politici hanno dato il meglio e peggio di sé, compreso quel damerino dell’Oscar Giannino, che facendosi paladino della trasparenza e pulizia, è inciampato in un vizietto tipico dell’italiano alla Sordi: il bisogno di millantare meriti solo sognati.
   Poi c’è la solita tattica suicida degli ambienti di sinistra di spararsi addosso vicendevolmente e di regalare il più possibile argomenti da strumentalizzare ai propri avversari. Anche quando il supremo scopo deve essere quello di battere il nemico facendo Fronte Unito. Pure il fenomeno Grillo e Movimento 5 stelle, è un peccato che non venga imbarcato nel sogno di dare una svolta alla storia del nostro Paese, e che rimanga una eccezionale testimonianza di protesta sostenuta sì dall’attività concreta sul territorio del movimento, ma forse inadeguata a trasformarsi in politica parlamentare.
   A tutto questo va aggiunto il piatto forte della “porcata”, la legge elettorale più assurda che si potesse inventare, che tutti criticano, ma che nessuno vuole veramente modificare, in un clamoroso spettacolo di superipocrisia, che ha abbondantemente superato quello di antica democristiana memoria.
   Quindi non solo non si può indicare chi debbano essere i propri rappresentanti in Parlamento, se non si è della Val D’aosta e del Trentino (questi montanari sì che la sanno lunga), ma per il Senato ci sono tante e tali storture da rendere indispensabile anche il voto di una sola Regione, tipo la Lombardia dei Bossi-Maroni, e dove la cricca del verginello Formigoni ha fatto comunella con la criminalità organizzata e avrà creato molti giri di potere e di corruzione da rendere possibili chissà quanti brogli elettorali o voti di scambio.
   A questo proposito va aggiunto che di fronte al verminaio che sempre più va scoprendosi grazie alle inchieste e alle indagini giudiziarie, io elevo appunto un enorme grazie al lavoro della Magistratura, rimasto ormai il solo baluardo alla diffusiuone del cancro corruttivo.
   Io posso solo sperare che come è stato per Pisapia, che i milanesi hanno saputo individuare quale concreto cambio di sistema, anche i lombardi sappiano vedere in Ambrosoli una speranza di nuova politica pulita. Ho detto che spero, ma ho anche una fottuta paura di vedere come questo nostro popolo italico risponderà all’appello più importante dell’ultimo quarto di secolo.
   Avevo detto più volte durante il regime del Cavaliere Nero, come l’italica gente, mi sembrasse una massa di rincoglioniti e sedotti dal sistema Videocracy imperante, poi c’è stata la detronizzazione con grande entusiamo diffuso e avevo abbastanza gioito, augurandomi che la stagione nera fosse passata e che gli italiani fossero rinsaviti; ma ahimè dopo la parentesi dei tecnici succhiasangue, e il ritorno dello yeti con la sua incredibile capacità di obnubilamento delle coscienze e delle menti e il suo bagaglio di
menzogne e  sconce avances, all’orizzonte appare ancora il rischio del peggio.
   A questo punto la risposta del Paese sarà inequivocabile per capire la sua maturità democratica e civile, e se sarà ancora da popolino di rincoglioniti, conniventi, sudditi, allora, parlo per me ovviamente, non ci sarà più posto e modo di vivere in tale melma.

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