Ingroia: «Denuncio Berlusconi: la lettera sul rimborso dell’Imu è truffa elettorale»
http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/19-febbraio-lettera-imu_064b19b4-7ab4-11e2-896e-599d001aa8d7.shtml
Siamo ormai a -1 dall’ora x.
Finalmente questa terrificante insopportabile nauseante campagna elettorale sta
finendo e avremo il responso delle urne. Io ho quasi settant’anni e nella mia
vita ne ho visti tanti di appuntamenti elettorali, ma credo che mai come quello
attuale sia stato denso di schifezze d’ogni genere, di comportamenti politici inqualificabili.
Cominciando dalle promesse più roboanti e seduttive del solito Cavaliere
Nero, che nella circostanza ha saputo superarsi in facciatosta, inimmaginabile,
fino a raggiungere livelli di truffa e imbrogli da codice penale. L’ultima
trovata della lettera, facsimile Imposte dirette, come modulo per rimborso Imu,
è a mio avviso da galera. E bene fa Ingroia se da ex magistrato gli dà la paga.
Ma anche altri esponenti politici hanno dato il meglio e peggio di sé, compreso
quel damerino dell’Oscar Giannino, che facendosi paladino della trasparenza e
pulizia, è inciampato in un vizietto tipico dell’italiano alla Sordi: il
bisogno di millantare meriti solo sognati.
Poi c’è la solita tattica suicida degli ambienti di sinistra di spararsi
addosso vicendevolmente e di regalare il più possibile argomenti da
strumentalizzare ai propri avversari. Anche quando il supremo scopo deve essere
quello di battere il nemico facendo Fronte Unito. Pure il fenomeno Grillo e
Movimento 5 stelle, è un peccato che non venga imbarcato nel sogno di dare una
svolta alla storia del nostro Paese, e che rimanga una eccezionale testimonianza
di protesta sostenuta sì dall’attività concreta sul territorio del movimento,
ma forse inadeguata a trasformarsi in politica parlamentare.
A tutto questo va aggiunto il piatto forte della “porcata”, la legge
elettorale più assurda che si potesse inventare, che tutti criticano, ma che
nessuno vuole veramente modificare, in un clamoroso spettacolo di
superipocrisia, che ha abbondantemente superato quello di antica democristiana
memoria.
Quindi non solo non si può indicare chi debbano essere i propri
rappresentanti in Parlamento, se non si è della Val D’aosta e del Trentino (questi
montanari sì che la sanno lunga), ma per il Senato ci sono tante e tali
storture da rendere indispensabile anche il voto di una sola Regione, tipo la
Lombardia dei Bossi-Maroni, e dove la cricca del verginello Formigoni ha fatto
comunella con la criminalità organizzata e avrà creato molti giri di potere e
di corruzione da rendere possibili chissà quanti brogli elettorali o voti di
scambio.
A questo proposito va aggiunto che di fronte al verminaio che sempre più
va scoprendosi grazie alle inchieste e alle indagini giudiziarie, io elevo appunto
un enorme grazie al lavoro della
Magistratura, rimasto ormai il solo baluardo alla diffusiuone del cancro
corruttivo.
Io posso solo sperare che come è stato per Pisapia, che i milanesi hanno
saputo individuare quale concreto cambio di sistema, anche i lombardi sappiano
vedere in Ambrosoli una speranza di nuova politica pulita. Ho detto che spero,
ma ho anche una fottuta paura di vedere come questo nostro popolo italico
risponderà all’appello più importante dell’ultimo quarto di secolo.
Avevo detto più volte durante il regime del Cavaliere Nero, come l’italica
gente, mi sembrasse una massa di rincoglioniti e sedotti dal sistema Videocracy
imperante, poi c’è stata la detronizzazione con grande entusiamo diffuso e
avevo abbastanza gioito, augurandomi che la stagione nera fosse passata e che
gli italiani fossero rinsaviti; ma ahimè dopo la parentesi dei tecnici
succhiasangue, e il ritorno dello yeti con la sua incredibile capacità di
obnubilamento delle coscienze e delle menti e il suo bagaglio di
menzogne e sconce avances, all’orizzonte appare ancora il
rischio del peggio.
A questo punto la risposta del Paese sarà inequivocabile per capire la
sua maturità democratica e civile, e se sarà ancora da popolino di
rincoglioniti, conniventi, sudditi, allora, parlo per me ovviamente, non ci
sarà più posto e modo di vivere in tale melma.
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