e così assistiamo al coro d'indignazione universale, spesso pelosa, quando non ipocrita al calor bianco per un fatto che in sè è grave, ma non certo più degli innumerevoli assassinii che ogni giorno, per infiniti moventi, dalla guerra d'ogni genere, agli impulsi psicologici individuali più stravaganti, si verificano in questo nostro mondo.
certo è più charmant indignarsi per un animale, dimostra una sensibilità sopraffina, mentre ormai a tutte le altre infinite morti ci abbiamo fatto il callo.
la verità, da qualunque parte la si vuol guardare, è una sola: l'uomo in quanto bipede intelligente è un vero disastro della natura, e spesso molto spesso è nettamente inferiore a qualsiasi animale.
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