lunedì 16 marzo 2015

Un Mondo senza futuro

http://www.huffingtonpost.it/2015/03/13/viaggio-gamberi-bangladesh_n_6863824.html

              il Bangladesh prima


                                              il Bangladesh oggi





       Uno si vede programmi come Scala Mercalli e Presa Diretta, e assiste all’immondo spettacolo della distruzione progressiva e inarrestabile del nostro Mondo, poi si trova bersagliato dalle notizie quotidiane della politica, con la p minuscola, e allora si chiede: ma dove sto vivendo?
       Che senso hanno le menate dei Renzi, dei Salvini, dei Landini o delle Meloni, delle Santanchè, in confronto al problema dei mari e degli oceani che stanno morendo?
       Chi si preoccupa con la propria azione politica di ridurre l’emissione di Co2 nell’atmosfera, di contrastare l’effetto serra che sta sciogliendo perfino i ghiacciai e la banchisa polare?
       Chi, che fa politica, ha chiaro in testa l’esigenza di sviluppare e incrementare al massimo le energie rinnovabili, il sistema dei rifiuti zero, per limitare e ridurre l’inquinamento dell’ambiente?
       Nessuno, viene da pensare, perché l’unico imperativo per chi è impegnato nell’agone politico è prendere il potere, con metodi più o meno democratici, speculando su sistemi elettorali imperfetti, per poi dedicarsi al vero obiettivo: fare i propri interessi. E questi interessi sono sempre e soltanto di carattere economico, animati dall’infernale stimolo di guadagno personale, di denaro, di privilegi, di fama. Di potere in una parola. Nessuna capacità di guardare lontano, al futuro, anche dei propri figli.
       E’ incredibile come chi avrebbe i mezzi per modificare la tendenza in atto, all’autodistruzione del pianeta, nelle diverse situazioni in cui si potrebbe intervenire con efficacia, sia cieco e inerte.
      A nulla servono gli allarmi di ambientalisti e scienziati ecologisti, che anzi vengono visti come cassandre starnazzanti, così come documenti, inchieste, filmati lasciano il tempo che trovano, e non scalfiscono la dura patina di egoistico menefreghismo dei detentori del potere politico.
     Per chi vive in questa dimensione, l’unica eccezione è quella di allargare la pletora dei beneficiari a parenti e amici, ma sempre nella logica di vantaggi personali, e di protezione e difesa omertosa. Ovviamente per conseguire questi obiettivi tutto è lecito: corruzione, illegalità e criminalità. Ormai il concetto di mafia è profondamente intrecciato a quello del Potere, in qualsiasi campo si manifesti.
     Ovunque c’è grande ricchezza c’è anche la contaminazione mafiosa. Emblematica l’inchiesta di “Presa Diretta” sul commercio dei gamberetti, provenienti dal Bangladesh, il Paese più povero e più densamente abitato, destinato a un inesorabile degrado, proprio a causa dell’allevamento intensivo dei gamberetti. Ma c’è chi ci guadagna: un sistema capitalistico di sfruttamento di una grande multinazionale, con a capo il solito schifoso essere umano.
     Che dire poi di tutto quel sistema, quasi legalizzato, comunque tollerato, di sfruttamento ignobile del problema immigrazione, con protagonisti spudorati come cooperative e associazioni assistenziali, caritatevoli solo in teoria, in realtà colluse col potere mafioso.
     Forse sarebbe più saggio, per le proprie coronarie, non vedere più certi programmi che svelano le porcherie e le debolezze della nostra cosiddetta civiltà, ironicamente definita dell’homo sapiens, ma poi mi dico meglio conoscere per aumentare la propria coscienza, che vivere in un colpevole limbo.

Nessun commento:

Posta un commento