http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/10/13/danno-poi-frignano-libero-infuriare-asia-argento_YY6pN5ogBsHvUcReVBRdjK.html
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13264562/renato-farina-asia-argento-differenza-stupratore-sporcaccione.html
http://www.repubblica.it/spettacoli/people/2017/10/18/news/caso_weinstein_asia_argento_via_dall_italia_tornero_quando_le_donne_potranno_combattere_insieme_-178587517/
Il caso recente del mega produttore Weinstein, definito
da Asia Argento un “predatore seriale”, porta alla ribalta dell’attenzione
mondiale un modo d’essere, di alcuni uomini, nei confronti della donna, che è
il prodotto di una cultura, o meglio noncultura, maschilista, reazionaria e
quasi fascista, che da sempre domina i rapporti fra i due sessi.
Nel tempo qualcosa è mutato, e forse il numero degli
uomini predatori è diminuito, ma sempre ne restano tantissimi, di ogni ceto,
religione e stato sociale, nonché di ogni età e professione. Il fatto della
coraggiosa, seppur tardiva denuncia di Asia Argento, che ha dato la stura ad
altre innumerevoli denunce di donne che hanno trovato lo stesso coraggio di
esporsi, malgrado le critiche e i commenti di chi è ancora schiavo di
comportamenti ignobili, ne è la conferma più eclatante nelle parole di
individui beceri come quelli del giornalaccio Libero ( mai nome e significato sono
stati più infangati e arbitrariamente usati), come si può vedere dai link qui
sopra.
Individui, se tali possono essere definiti, come i
Feltri, i Farina, i Belpietro, i beceri
esponenti di una non cultura di destra, arruolati nella corte del sempre vivo
Cavaliere Nero, (che come un novello Faust, avendo venduto
l’anima a Satana è
ancora qui a impestare il creato), sfogano tutto il loro bagaglio di schifezze,
d’ideologie razziste, maschiliste, aggredendo impietosamente chi è stata
vittima, per una volta ulteriore, senza dare alcuna possibilità di spiegazione,
senza essere in grado della minima comprensione.
Certo che se anche la Giustizia si comporta secondo canoni maschilisti, come il caso di Torino sopra linkato, ancora è lunga la strada.
Dopo la denuncia di Asia, come lei mi auguro che ne
vengano mille altre, per un inizio di rivoluzione culturale che significherebbe
un passo avanti nella coscienza collettiva, e un recupero del grave danno che
il ventennio berlusconiano ha causato nel sentire collettivo di un popolo
ancora non affrancato da ideologie fasciste, leghiste e razziste. Me lo auguro
da un punto di vista maschile che ha sempre respinto il comportamento macho e
prevaricatore di altri uomini, meno evoluti.
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