http://www.gennarocarotenuto.it/28488-il-salone-del-libro-e-il-fascismo-col-quale-dovremmo-convivere/
Alcuni passi dell'articolo di Gennaro Carotenuto che invito a leggere per intero. Che io condivido totalmente.
Il corto circuito creatosi sul “Salone del libro” di Torino, è esclusiva
responsabilità di chi ha preso la decisione tutta politica di accettare
i fascisti di Casa Pound. Per questo livello decisorio, totalmente
chiuso al dialogo, impersonato dalla dichiarazione della dott. Rebola,
direttrice del Circolo dei lettori, il fascismo è una legittima
sensibilità politico-culturale da rispettare come le altre.
I decisori della massima fiera editoriale italiana hanno così scelto di
lanciare un segnale pesantissimo, ma perfettamente in linea col clima
generale del paese: “col fascismo bisogna convivere”. Mi è sovvenuto
quel ministro di Berlusconi del “con la mafia bisogna convivere” che,
scava scava verso il fondo, ha portato al Salvini del “i camorristi si
ammazzino tra di loro e non rompano le palle”, preciso segnale politico
del Ministro degli Interni alla criminalità organizzata, passato
pressoché sotto silenzio nella sua allucinante gravità solo domenica.
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