Da poco planato in Sicilia
tra le baracche di un territorio
stremato dal terremoto,
immerso nella lotta di un popolo
stretto tra il dramma e la mafia,
improvviso nella mia vita
irrompe il tuo nome
quel lontano 9 Maggio 78…
esplode sconosciuto come un fuoco
sempre più caldo e vivo
col passare degli anni…
io che credevo di fare, di essere
militante impegnato e coerente
mi sono imbattuto in te
nel tuo impegno, nel tuo ardore
nel tuo coraggio inimitabile…
e da allora, da quel primo corteo
tra la gente atterrita di Cinisi
che spiava da dietro gli scuri
di un’atavica impotenza
quel fiume variopinto di giovane forza
che gridava con rabbia il tuo nome
25 anni sono già passati…
un quarto di secolo
da quel giorno memorabile
in cui una truce menzogna di stato
ha tentato di coprire il tuo martirio
dipingendoti, come gìà Giangiacomo
suicida o dinamitardo inesperto…
troppo a ridosso d’un cadavere eccellente
vittima di un terrorismo imbecille
puntualmente usato per mistificare
infangando la tua e la nostra volontà
di rivoltare il vecchio mondo
per costruirne uno migliore
di cui tu già ne eri cantore e poeta…
5 lustri, e il tuo nome echeggia ovunque
è lievitato fino a coprire i continenti
è germogliato in menti d’ogni etnia
ha suscitato emozioni dagli schermi
favorendo lo sviluppo
di nuove promettenti consapevolezze…
da allora ogni anno il 9 maggio
è il momento dell’inventario
delle lotte, di qualche battaglia vinta
in una guerra ancora lunga,
dei caduti esemplari
come i tanti Giovanni Falcone
che dai loro posti hanno conquistato
una morte importante come la tua…
ogni anno il tuo sacrificio
diventa sempre più ingombrante
per chi aveva pensato da vigliacco
di risolvere un problema…
ma anche in giorni comuni, sempre
tu ci costringi a fare i conti
con la nostra coscienza
con il nostro umore d’irriducibili…
ci costringi a confrontarci
con l’immenso capitale
che il tuo nome rappresenta
timorosi di dilapidarlo…
non più solo contro un Tano Seduto
boss locale più o meno potente
oggi, ci si batte contro un regime
un governo esecrabile
che ammansendo menzogne
condite da fiction e da show
ci ha trascinato in guerra
con metà del pianeta
e con piglio ineffabile
ci sta portando alla rovina…
dal G8 di Genova all’11 Settembre
il Cavaliere Nero è sempre in sella
ma un giorno anche lui cadrà
mentre il tuo nome, Peppino
vivrà per sempre
scolpito nei nostri cuori
di chi non si arrende mai…
9 maggio 2003
pubbl. Antologia "Sicilia tra versi sparsi" G:Perrone Editore e Ant: "Peppino è vivo"
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