Chi tocca i fili muore - Politica - Repubblica.it
ormai siamo alla riproposta dei metodi fascisti in chiave moderna e mediatica. rovistare come topi di fogna per trovare possibili tracce di vecchi escrementi, ammesso che siano tali, di qualcuno dei nemici
più pericolosi ed irriducibili del Cavaliere Nero, questo è ormai il nuovo compito dei suoi vari scagnozzi e manutengoli. Con risultati, per fortuna, più grotteschi e spassosi che compromettenti.
A costoro è riservata una brutale menzogna e la barbara rappresaglia dei giornali e delle televisioni controllate dal premier. Ne hanno fatto le spese in molti, qualche nome lo abbiamo già fatto (Giorgio Napolitano, Gianfranco Fini, i giudici della Consulta eletti dal Quirinale, Carlo De Benedetti, Ezio Mauro, Eugenio Scalfari). Altri nomi è doveroso ricordare: Veronica Lario, accusata di avere un amante dal Brighella che oggi dirige il giornale del marito; Dino Boffo, direttore dell'Avvenire, umiliato con un documento contraffatto reso pubblico dal giornale dell'Egoarca; Raimondo Mesiano, il giudice civile che ha deciso il risarcimento per la "sentenza Mondadori" comprata dalla Fininvest (inseguito dalle telecamere nascoste di Mediaset, è risultato colpevole di indossare calze turchesi).
ormai siamo alla riproposta dei metodi fascisti in chiave moderna e mediatica. rovistare come topi di fogna per trovare possibili tracce di vecchi escrementi, ammesso che siano tali, di qualcuno dei nemici
più pericolosi ed irriducibili del Cavaliere Nero, questo è ormai il nuovo compito dei suoi vari scagnozzi e manutengoli. Con risultati, per fortuna, più grotteschi e spassosi che compromettenti.
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