martedì 31 maggio 2011
ed ora avanti con i referendum
Mario Luzi, in età matura, giudicò in modo negativo l'atteggiamento tenuto dagli ermetisti durante il periodo fascista.
L'isolamento dell'intellettuale e la sua rinuncia ad essere testimone scomodo e a denunciare lo svilimento della democrazia e del ruolo dei partiti e delle associazioni culturali operata dal fascismo, fu considerata un'azione di viltà in quanto gli intellettuali e gli uomini di cultura avrebbero dovuto avere il coraggio di dissentire piuttosto che costruire un linguaggio di comunicazione che solo in pochi intendevano.
Oggi si sta ripercorrendo nuovamente quella strada. In nome del populismo e della convinzione di rappresentare il popolo, solo perché eletti con un meccanismo elettorale perverso che non è assolutamente espressione dell'effettiva volontà della maggioranza del popolo italiano, si cerca di condizionare i risultati del referendum inducendo il popolo a non esprimersi e non andando a votare.
Ed in nome di questa convinzione si sta cercando di svuotare certi diritti fondamentali che ancora il popolo ha e che potrebbero consentire loro di esprimere realmente il loro dissenso o consenso verso certe scelte che interessano in modo diretto salute e vita dei cittadini italiani e delle loro famiglie.
Scelta del nucleare, già un tempo respinta dal popolo italiano in un precedete referendum, e privatizzazione dell'acqua stanno diventando il vero assillo di una maggioranza di governo che vorrebbe decidere il futuro della nostra nazione e del suo popolo sottraendo loro anche il diritto di potersi esprimere attraverso un referendum su problematiche importantissime per la salute e la vita dei cittadini.
Avere paura che la gente si esprima e cercare di sabotare attraverso una propagando assillante che l'elettorato diserti le urne dovrebbe fare comprendere al popolo italiano quanto sia fallace ed ingannevole l'intento di chi ci governa che si riempie la bocca con la parola democrazia, ma nei fatti impedisce con l'ostruzionismo, e la propaganda a disertare le urne, proprio l'esercizio di questa democrazia di cui si riempiono indegnamente la bocca.
Un governo che crede nella democrazia dovrebbe invece approfittare di tale occasione per verificare davvero cosa il popolo pensa su alcune scelte fondamentali che interessano i cittadini. Invece non si vuole considerare il popolo come sovrano ma suddito obbediente che deve sottostare a delle scelte di casta di gruppi di interesse che hanno davvero paura che l'esercizio di alcuni diritti fondamentali dei cittadini metta in discussione un potere che al momento è solo virtuale e che si regge su strani compromessi dove forze, completamente diverse e che hanno obiettivi diversi, ci governano simulando una aggregazione che nei fatti è inesistente.
Ecco volevo solo dire questo: non rinunciamo ad esercitare i nostri diritti, non rinunciamo ad esprimerci e non facciamoci telecondurre da alcuni mezzi di informazioni, da alcuni giornalisti senza decoro e da alcuni imbonitori di piazza che hanno precisi loro interessi da tutelare ed impediamo di essere privati degli ultimi diritti che ci sono rimasti e che Luzi e gli Ermetisti, se fossero ancora in vita, si batterebbero affinchè restassero fortemente nelle mani del popolo sovrano che qualcuno sta tentando di trasformare in suddito obbediente, cieco e sordo.
Salvatore Armando Santoro
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