Mamma mia, ragazzi, quasi non ci posso credere!, come dicono
nei film americani, il governo del gran puttaniere è finito ed ora abbiamo il
governo dei Professori. Mi sembra un sogno! Mai avevo guardato con tanto
interesse ed emozione la cerimonia, ritenuta stucchevole, della presentazione e
giuramento dei nuovi ministri. Mai avrei supposto di potermi emozionare alla
vista di persone normali, impacciate, ma dalle belle facce serie e pulite, che
saranno i nostri nuovi ministri.
Ognuno di loro, sono pronto a scommettere, pur ammettendo
abbiano ovviamente difetti e magagne come tutti, saranno sempre meglio del meno
peggio del governo uscente. Prima di tutto perché ognuno è esperto e praticante
della materia che dovranno trattare. Finalmente! Un principio che dovrebbe
essere basilare e scontato in ogni efficace democrazia: chi sa di agricoltura
può farne bene il ministro; chi conosce la materia legale e giuridica può
essere un buon ministro della giustizia; per discutere d’istruzione meglio un
professore che una bigotta laureata esperta solo in gaffe madornali. Meglio un ministro degli esteri che ha fatto l’ambasciatore
al posto di un maestro di sci. Sicuramente preferibile ad un exfascista picchiatore,
rimasto rozzo e arrogante, come ministro della difesa anche un ammiraglio in
servizio, che forse conosce da vicino le implicazioni delle scelte militari. Basta
con i tanti avvocati che diventano ministri per difendere dai guai il boss al
quale sono legati mani e piedi, e soprattutto non più ministre ex veline,
bionde, procaci con il solo merito di essere gradite al boss del quale si
dichiarano in ogni occasione schiave fedeli.
Ma ci pensate, tre sole donne, più simili alla Merkel e alla
Camusso, che alla Carfagna, ma in posti importanti, non di secondo piano, in
virtù della loro capacità e competenza. C’è da augurarsi, usando il linguaggio
del fine maschilista La Russa, che dimostrino di avere le palle, o meglio in
gergo femminista che sappiano fare meglio, dei maschi. D’altronde spesso le
donne, competenti, si dimostrano più efficienti di noi uomini.
In ogni caso è chiaro che bisognerà vedere concretamente
quello che faranno, ma se il buon giorno si vede dal mattino le premesse di
serietà e competenza ci sono tutte, e oggi non è poco.
Mi sembra veramente un sogno non vedere più certe facce
odiose parlare pomposamente di progetti fumosi o inquietanti, di egregi
comportamenti autoreferenziali, di sperticate lodi al capobanda e pietose
difese delle sue più irritanti e squalificanti manifestazioni. Non vedremo più
perfino l’algido profilo del grottesco Brunetta, che dall’alto della sua grande
opinione personale di se medesimo, considera tutti gli altri, compresi coloro
che dovrebbe “amministrare” la peggiore Italia.
Pensate che non si parlerà più di leggi ad personam, per bloccare
le intercettazioni e l’attività della magistratura, di censurare l’informazione
scomoda, ma si comincerà a discutere con la cittadinanza, e con le varie
categorie di riferimento, così hanno già dichiarato alcuni ministri, le opportune
proposte di legge.
Il Parlamento tornerà ad essere il luogo della discussione
preventiva ad ogni approvazione, e non una specie di assemblea di soci chiamata
ad assecondare il dictat padronale, forte dei numeri acquisiti tramite
corruzione e compravendita da mercato, fino a dover confermare asserzioni da
barzelletta, che hanno fatto il giro del mondo. Ha finito anche il suo mandato
un individuo come Saverio Romano, inquisito per mafia, compagnone di Cuffaro, e
sul cui curriculum di Wikipedia alla voce professione si legge: politico, e il
cui merito è stato aver salvato l’ex premier insieme alla masnada dei
responsabili, capitanati dal povero Scilipoti.
Veramente c’è una grande aspettativa e fiducia che questi
professoroni facciano un buon lavoro nell’interesse precipuo del Paese e non di
un clan mafioso o di una cricca di ladri o peggio di un boss che tutto
controlla grazie al potere enorme del suo denaro. E mi sembrano del tutto fuori
luogo e strumentali le polemiche su eventuali misteriosi complotti della “spectre
dei banchieri e finanzieri” di cui Monti sarebbe la quinta colonna. Facezie
idiote sostenute da teste lucide come quella di Nosferatu-Sallusti o
Elefantino-Ferrara, i servi liberi del Cavaliere Nero, che ancora non si
possono rassegnare alla sconfitta del loro Mito- pagatore. Così come tutte le
minacce buttate lì dagli ex potentati del caravanserraglio PDL-Lega di “poter staccare
la spina” in qualunque momento ne abbiano la voglia, mi sembra siano cariche a
salve, in quanto d’ora in poi ogni azione che si dovesse contrapporre al
tentativo di salvare la baracca da parte del governo Monti, dovrà fare i conti
con l’opinione pubblica sempre più cosciente, fortunatamente, della situazione
reale.
Anche la Lega che ha creduto di tirarsi fuori,
furbescamente, da una condizione catastrofica a cui ha attivamente contribuito
credo faccia i conti sbagliati e anche il ritornare all’origine della parola d’ordine
“secessione” cercando rifugio e conforto in un grottesco parlamento padano,
senza l’appoggio munifico del buon Silvio, difficilmente le consentirà di mantenere
i fasti del periodo d’oro, dell’ipocrita slogan “Roma ladrona”.
E devo anche spendere una parola di biasimo per quei giovani
studenti, super-rivoluzionari, che prima ancora di conoscere i piani del nemico
si mettono a sparare a casaccio con risultati incongrui e controproducenti.
In ogni caso a me il cielo appare sempre più radioso, si
tratta solo di aspettare fiduciosi che spunti anche il sole.
Nessun commento:
Posta un commento