Il referendum popolare sulle trivellazioni in mare ha portato ieri alle
urne, nonostante l'assordante silenzio mediatico e gli incessanti
tentativi di delegittimazione e boicottaggio, più di
15 milioni di cittadini ed ha avuto il merito di
imporre finalmente nel dibattito pubblico una
discussione non più rimandabile sul modello energetico, i suoi impatti
sui territori e l'urgenza di procedere verso un'economia a bassa
intensità di carbonio.
http://www.huffingtonpost.it/marica-di-pierri/referendum-the-day-after-facciamo-chiarezza_b_9721530.html?utm_source=Alert-blogger&utm_medium=email&utm_campaign=Email%2BNotifications
Pochi, ma buoni: è sempre così, le avanguardie di una sempre sognata rivoluzione, i cittadini più evoluti e impegnati, i politici di una opposizione edotta e consapevole, sono quelli che forse cambieranno le cose, forse riusciranno a far prevalere il merito e l'onestà sulla corruzione e l'illegalità.
Forse un giorno, ma almeno ci provano. Pochi ma buoni, almeno ci proviamo!
Nessun commento:
Posta un commento