Uso , in qualche modo, l’espressione più
abusata di questo periodo e a me particolarmente odiosa per esprimere il mio
pacato commento a questa inutile tornata elettorale, per una democrazia
imperfetta: l’Italia, in qualche modo, è
sempre divisa in tre: una parte marcia, razzista, stronza, per lo più al Nord
che ha dato il voto al bieco Salvini e alla destra furbescamente coalizzata, e
un’altra parte, per lo più il Sud, migliore, più liberale e ribelle speranzosa
che ha premiato i 5 stelle, e poi c’è la terza parte dei delusi senza speranza,
degli astenuti o di chi ha votato a sinistra (sigh!) o come il sottoscritto che
ha dato un voto di fiducia a una persona che stimo, Emma Bonino, senza alcuna illusione.
Ed ora vediamo che ne verrà fuori.
Praticamente
chi ha voluto il sistema rosatellum, ha ottenuto ciò che voleva:
l’ingovernabilità, e comunque è stato punito duramente: il PD di Renzi non c’è
quasi più, e forse finalmente anche la parabola immortale del nefasto Cavaliere Nero è alla fine, e da tutti questi cocci può essere che si possa mettere
insieme un qualcosa di positivo, ma è difficile, molto difficile, oserei dire impossibile. Auguri e figli razzisti.
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