domenica 12 aprile 2020

Ahi l'Olanda!


https://www.corriere.it/economia/finanza/20_aprile_08/olanda-quinta-economia-ue-paradiso-fiscale-multinazionali-3cfed96e-79a3-11ea-afb4-c5f49a569528.shtml

E l'Olanda, terra di false libertà, ma di evasioni fiscali, dove negli anni 70 il Paradiso era il tempio della droga, ma la Polizia, democraticamente, ti espelleva se dormivi sotto i ponti ... ecco ora si pone come gendarme alle possibili disposizioni europee di solidarietà nell'attuale congiuntura.
Vedere cosa scrivevo allora.

"Mercoledì 20/8 Un cupo tagliente richiamo, tristemente noto nel ricordo, mi sveglia nel corso della notte tranquilla, chiuso nel sacco a pelo, scrigno d’infinite illusioni e di esperienze di vita, con cavalli scalpitanti che con il loro nitrito, come sfogo umano inarrestabile, gridano il bisogno di scoprire, scoprire fino in fondo, fino all’osso, di tagliare la crosta della pelle del mondo, di sbagliate e presuntuose idee, è il grido imperioso,  miracolosa fusione fra uno spasmo d’angoscia e una sferzata sul viso dall’alto della blu autorità costituita, del sonno tranquillo dei bravi borghesi, solerti e laboriosi, che dormono in case accoglienti e vanitose, che pagano alla morte le tasse, che dicono perennemente no al piacere, ed è un richiamo che mi riporta a foschi ricordi, di ansie malcelate, di ricacciati spaventi, nella grigia quasi sorprendente atmosfera di Amsterdam, città aperta sul progresso, dove non ti trattano come individuo, ma come delicato e rispettato congegno del grande meccanismo che ha nome Sistema, con facce bionde e sorridenti, baffi che spuntano da sotto al duro cappello, simbolo d’ordine e d’autorità. E la frustrazione aumenta implacabile, senza lasciare varchi o spiragli per la testa troppo grossa e pesante, coperta di stracci dolci e palpitanti. 
    Ore 9 del mattino, siamo in pieno assurdo, ancora ne dovevo vedere e probabilmente non sono finite qui, le assurdità oscene di questo mondo pazzo. In questo caso penso si possa parlare di fascismo mascherato, molto abilmente da una scorza superficiale ben costruita di civiltà apparentemente avanzata, irreprensibile. Mi trovo nell’arena di sabbia per l’addestramento dei cavalli della polizia-a cavallo, sono insieme ad altre 12 persone, fra cui due ragazze, ci hanno preso insieme ad altri questa notte nel posto che credevo sicuro, sotto un ponte. Come al solito l’operazione ha avuto inizio alle 5, alcuni sono stati rilasciati, noi invece, inspiegabilmente ci troviamo qui sulla sabbia generalmente battuta dagli zoccoli dei cavalli.  
    Sembra proprio di essere in un’arena da tori, con i poliziotti posti ad un livello più elevato, che ci controllano e commentano, come fossimo gladiatori o cristiani pronti per il pasto delle belve. E’ veramente incredibile come riescano ad essere repressivi e frustranti psicologicamente, questi gentleman in divisa.  La difficoltà maggiore, poi, per me è l’incomprensione della lingua, non capisco un accidenti, non riesco a comunicare con nessuno, siano essi poliziotti o compagni di sventura. 
...
La cosa più pazzesca è il non poter spiegare o gridare in faccia a questi sbirri civili, che noi siamo qui, rinchiusi in una sorta di serraglio, guardati a vista, senza neppure poter pisciare, solo perché dormiamo in sacchi a pelo e non in albergo e viviamo, forse, in modo non costituzionale. E’ la rabbia di non potergli gelare quel mieloso sorrisetto sulle labbra cariche di sufficienza e ipocrisia. L’ipocrisia di stato, che permette il Paradiso con tutte le droghe, ma condanna per il buon decoro, chi dorme per strada. "    da "Però, quante ne ho passate!"



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