Compleanno col virus
Ecco, uno arriva all'alba del 78esimo, pensando di averle viste tutte, di averne fatte molte di esperienze, e invece nell'anno di grazia 2020 ha festeggiato il compleanno da solo, in casa, con l'amata compagna, e ha spento le candeline a favore di un video per parenti e amici.
Già, siamo nell'anno che passerà alla storia come quello del Coronavirus o Covid19, che dir si voglia. Ha provocato una epidemia, anzi pandemia, perchè ha interessato l'intero pianeta, che sta mettendo a dura prova le capacità intellettive e scientifiche dell'umana gente. Fior di scienziati e studiosi, tra cui gli sconosciuti virologhi, stanno studiando, dissertando e cercando di essere convincenti, sulle origini del virus e su come sia giusto, o meglio, comportarsi per non farsi contagiare, per sconfiggerlo.
Sembra stabilito che sia arrivato dalla lontana Cina, paese ben diverso dall'immagine stereotipata di molti film, che presenta una evoluzione in termini di informatica e scienza digitale incredibile. Eppure resistendo zone di antichi comportamenti, come i mercati di animali vivi, come i pipistrelli, ecco che possono prodursi effetti nocivi come i virus.
Forse il periodo più acuto, con assai vittime, sta passando ma è certo che la situazione che si è creata, con le nuove condizioni di vita, come la clausura nelle proprie abitazioni, e l'obbligo di distanze salutari tra gli individui, con le file davanti ai supermercati, il tutto ha provocato infinite situazioni di novità, di esperienze inimmaginabili. Ma ha anche scatenato comportamenti e reazioni discutibili, a volte esecrabili. Senza parlare del male cronico insito nell'agire dei politici, e di chi ha la responsabilità delle decisioni che riguardano la collettività, così ad esempio la solita diatriba tra le diverse posizioni, che anche in un momento che dovrebbe vedere precipuo il bene e l'interesse collettivo, provoca distinzioni, opposizioni, e spesso speculazioni di squallido sciacallismo, e il tutto non facilita le scelte rapide ed efficaci.
Ci sono poi pure i casi di chi ferocemente cerca di approfittare della situazione per speculazioni economiche ributtanti, oltre a quelli classici da criminalità organizzata.
Per fortuna, e per contrappasso, fioriscono anche comportamenti di solidarietà e di empatia nei confronti di chi sta peggio ed è più in difficoltà, e prima o poi bisognerà farne una raccolta delle opere buone perchè restno a monito delle generazioni future.
Probabilmente resteranno di monito, si spera, anche quelle azioni scellerate di questo o quello, personaggio o ente, preposti all’azione nell’interesse collettivo, che per incapacità o insensibilità hanno contribuito non poco a fomentare invece che controllare l’epidemia, con l’effetto terribile della moltiplicazione di morti.
Io però, resto dolorosamente pessimista, conscio della inguaribile incapacità del genere umano di apprendere dalle esperienze dolorose del passato, dagli errori di comportamento e di valutazione nei confronti della natura e di altri esseri viventi.
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