sabato 18 aprile 2009

più censurano e più si fottono


La beffa di Santoro - cronaca - Repubblica.it
IL COMMENTO
La beffa di Santoro
di ANTONIO DIPOLLINA

Ironia, parecchia, risposte puntuali, soluzioni sarcastiche, molte, per Michele Santoro e la sua band. Una sorta di gioco fin troppo agevole in certi punti, vista la pochezza degli attacchi avversari. Ecco la "puntata riparatoria" di Annozero, ieri sera, dopo quella contestata della scorsa settimana.

Le vignette di Vauro vengono presentate comunque senza Vauro, Sabina Guzzanti vi aggiunge il carico da undici, Santoro&Travaglio sceneggiano a puntino le repliche contro tutto e tutti, con un certo gusto per teatralità e colpi ad effetto. La controparte è Niccolò Ghedini, il più battagliero e spregiudicato di tutto il Pdl, in teoria: ma a un certo punto entra quasi anche lui nel gioco e si limita alla parte, non brillantissima né forse ce n'era bisogno. Passa anche una fantastica intervista di Ruotolo al vescovo de L'Aquila che giorni addietro aveva emesso un comunicato di indignazione, dalle sue risposte si evince che non solo il prelato, come ammette, non ha visto la famosa puntata ma gliene hanno anche raccontato probabilmente un'altra.

E insomma, alla fine, il gioco televisivo è quello, quasi da far passare sotto traccia l'episodio e richiederne a gran voce un altro migliore per la prossima puntata, ché questo ha un po' stufato. Il guaio è che invece sul terreno, tramortita, resta parecchia della credibilità residua di molti attori in gioco. Ora tocca restare col fiato sospeso ad aspettare cosa si inventeranno davvero i vertici Rai e in particolare il nuovo direttore generale per uscire in modo appena dignitoso da tutto questo: la censura a Vauro, anche dopo aver guardato per la centesima volta la vignetta incriminata a caccia di qualcosa di impresentabile - che deve pur esserci, no? - fa tornare indietro il paese a tempi impensabili, lo sbalordimento rimane assoluto. L'indagine interna della Rai non potrà mai essere una cosa seria, né se si conclude nel nulla né, appunto, se dovesse dare spunto a provvedimenti punitivi che in un caso simile, se ci mettessimo a spiegarlo con esattezza oltre le frontiere, farebbe ridere il mondo intero. Tutto assurdo, con tutti che a un certo punto non hanno creduto vero che ci fosse questa possibilità succosa e mediaticamente lucrabile di mettersi a recitare una parte purchessia.


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